Restauro | L'Aquila

La ricostruzione de L’Aquila: avviati 101 cantieri per 690 milioni di euro

Sono 101 gli aggregati nei quali sono stati avviati i cantieri di restauro su progetti esaminati e autorizzati, anche ai fini dell’accesso ai finanziamenti, dalla soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici nel centro cittadino de L’Aquila.

Lavori in corso da diversi mesi si incontrano lungo tutto l’«asse centrale» e le aree limitrofe: Corso Vittorio Emanuele e Corso Federico II, dal Castello ai Quattro Cantoni e S. Bernardino, nelle aree di via Garibaldi, S. Maria Paganica e S. Pietro Coppito, nella zona di piazza Prefettura, del Duomo e di S. Giusta, fino alla Villa Comunale e a Porta Napoli. Di seguito il quadro dettagliato e aggiornato del bilancio già diffuso, insieme a quello della Direzione regionale, in occasione della visita all’Aquila del Ministro Franceschini del 1 marzo scorso.

l'aquila

Restauri ultimati. Negli ultimi mesi sono tornati visibili Palazzo Paone, Palazzo Cappa Camponeschi e Palazzo Lely tra via Garibaldi e S. Maria Paganica, Palazzo Pica in piazza IX Martiri, Palazzo Micheletti in via Castello, Palazzo Bonanni a Corso Vittorio Emanuele, Palazzo Marinucci in via XX settembre e Palazzo de’ Nardis in via Fortebraccio. Quasi completato anche il quartiere Incis di Porta Napoli, esempio di edilizia pubblica del primo Novecento sottoposto a tutela e Villa Masci a viale Duca degli Abruzzi. Fuori città sono ultimati anche il Castello Rivera a San Sisto, l’aggregato Madonna delle Grazie a Pettino e un edificio in via Collevernesco a S. Elia. A questi si aggiungono anche i primi restauri completati nel cratere, tra cui Palazzo Rosati a Ripa di Fagnano, Villa Bonanni a S. Felice d’Ocre e Palazzo Rosselli a Villa S. Angelo.

Lavori in corso. Procedono i lavori anche negli altri cantieri aperti da tempo nel centro storico, tra cui Consorzio Vico V in via Castello, Palazzo Cappa Cappelli a Corso Vittorio Emanuele, Palazzo Bafile in via Garibaldi, Palazzo Fibbioni e Consorzio Tempera nei pressi di S. Bernardino, Consorzio tra via Roma e via Cascina, Palazzo Visconti a via Roio e, verso il Duomo, i consorzi di Piedipiazza, tra via Sassa e via Roio, di Piazza della Prefettura, di S. Marciano; Palazzo Zuzi in via Bone Novelle, l’ex Inail in Corso Federico II, Palazzo Gualtieri in piazza S. Giusta e l’aggregato «Costa degli Ebrei» in via Fortebraccio. Anche Villa La Silvestrella, il Convento di S. Chiara e il complesso dei Salesiani, ai margini delle mura cittadine, sono quasi completati.

Alessandra Vittorini | soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici
«I 101 cantieri aperti e i 13 restauri ultimati negli aggregati d’interesse culturale costituiscono un primo importante nucleo della ricostruzione cittadina. I progetti presentati hanno interessato 129 aggregati (121 nel centro storico), di cui 123 autorizzati (94 nel centro storico) pari al 95% del totale, corrispondenti a un importo pari a circa 690 milioni di euro di contributi

Interventi su edifici privati di interesse culturale. Dati aggiornati al 28.2.2014 e relativi a tutti i progetti presentati fino alla data del 5 marzo 2013, dopo la quale è entrato in vigore l’obbligo di adozione della scheda parametrica.
129 progetti presentati = 129 aggregati di cui 121 nel centro storico
123 progetti autorizzati = 123 aggregati (95% dei presentati) di cui 94 nel centro storico per circa 690 milioni di euro di contributi
101 cantieri avviati = 101 aggregati (82% degli autorizzati) di cui 64 nel centro storico per circa 478 milioni di euro di contributi 

Le attività dei tecnici della soprintendenza non si esauriscono nell’esame e nell’autorizzazione dei progetti ma proseguono nei cantieri, con sopralluoghi, verifiche e accertamenti legati alle diverse fasi dei lavori, alle criticità, agli imprevisti e alle relative indicazioni operative in corso d’opera.

La soprintendenza esamina e autorizza anche i progetti di restauro per tutti gli altri edifici di interesse culturale appartenenti a Enti e Amministrazioni pubbliche. Tra gli altri: il Palazzo dell’Inps, la sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche, l’ex Gil, la Basilica di S. Bernardino, il Palazzo Camponeschi, il Teatro Comunale, Palazzo Margherita. Da sottolineare infine la continua azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento degli interventi autorizzati (dalla presentazione del progetto alla conclusione dei lavori) svolta dagli uffici della soprintendenza, che sono costantemente impegnati nelle complesse e articolate attività di raccordo e confronto con gli altri uffici coinvolti nella ricostruzione post-sisma, in continui incontri tecnici con le amministrazioni comunali e gli uffici Speciali per la ricostruzione de L’Aquila e del cratere (Usra e Usrc) e gli altri enti.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here