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«La riforma delle Camere di commercio tuteli gli interessi delle imprese»

Così Rete Imprese Italia esprimendo consenso sul parere della Commissione Finanze della Camera in merito allo schema di decreto legislativo sulle semplificazioni tributarie. Per i vertici associativi è positiva la richiesta di superare la responsabilità solidale in campo fiscale negli appalti.

R.ETE.ImpreseItalia«Il decreto legge 90/2014 indica la strada per la semplificazione amministrativa. Ma è un percorso ancora tutto da compiere. Speriamo che le buone intenzioni non rimangano sulla carta. Abbiamo fornito al Parlamento il nostro contributo di proposte sia per snellire la mole della burocrazia che pesa sugli imprenditori sia per costruire una riforma del sistema delle Camere di commercio all’insegna dell’efficienza e della difesa degli interessi delle imprese». Questo il commento di Rete Imprese Italia sul decreto legge approvato definitivamente dalla Camera.
In sostanza Rete Imprese Italia apprezza, in particolare, la previsione di adottare moduli standard per gli adempimenti amministrativi su tutto il territorio nazionale, una misura ora alla prova dei fatti della rapidità e della universalità senza eccezioni.
Positivo anche il giudizio sulle semplificazioni degli oneri formali imposti alle imprese per partecipare ad appalti pubblici, sulle misure per accelerare i giudizi amministrativi in materia di appalti pubblici e per contrastare l’abuso di processo.
Apprezzati da Rete Imprese Italia anche gli interventi per rendere più veloci e deflazionare i procedimenti di giustizia civile, attraverso l’obbligo del deposito telematico degli atti processuali e l’istituzione dell’Ufficio per il processo. Primi passi di una riforma della giustizia civile che le imprese attendono da 30 anni.

In tema di riforma delle Camere di commercio, Rete Imprese Italia giudica una soluzione di buon senso la gradualità della riduzione dei diritti camerali nel triennio 2015-2017. Una gradualità necessaria ad evitare che a venire tagliati fossero gli interventi a favore delle imprese e non il costo macchina delle Camere. Ora, però per Rete Imprese Italia la riforma è tutta da scrivere. Favorevole alle politiche di efficientamento e razionalizzazione del sistema camerale, ritenuto necessario, l’associazione ritiene che vadano prima definite le funzioni che dovranno svolgere le Camere di commercio, che devono continuare ad avere al centro il sostegno e lo sviluppo delle economie locali.

FISCO | 
Rete Imprese Italia valuta positivamente la richiesta, avanzata dalla Commissione Finanze della Camera al Governo, in merito all’abrogazione della responsabilità solidale negli appalti. Una norma che, nei fatti, ha solo complicato la vita degli imprenditori, ritardando i pagamenti, senza avere l’effetto di contrastare i mancati versamenti di ritenute fiscali.

Non altrettanto positivo il giudizio di Rete Imprese Italia sulla richiesta della Commissione di introdurre una norma in base alla quale, terminata la liquidazione, ai fin i tributari, la cancellazione della società dal Registro imprese possa avvenire solo dopo 5 anni dalla richiesta. Si tratta di una disposizione che non corrisponde agli obiettivi della legge delega di ridurre gli adempimenti a carico di imprese e cittadini e che bene avrebbe fatto la Commissione ad eliminare dal primo parere come richiesto, peraltro, dal Presidente Capezzone.
Rete Imprese Italia auspica, comunque, che dall’entrata in vigore della disposizione non discendano nuovi obblighi a carico delle imprese.

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