Formazione | Consiglio nazionale geometri

La salubrità degli edifici tra formazione e sviluppo occupazionale

Per Paola Allegri, presidente dell'Associazione Nazionale Donne Geometra, è responsabilità della «nuova edilizia» quella di promuovere l’idea di un edificio Nzeb capace di dare vita a un «edificio salubre» ed «economico» per tutti. Le imprese, i produttori di materiali, i professionisti che operano nel settore dell’edilizia dovranno affrontare insieme questa sfida.

All’interno delle iniziative predisposte dal Saie in occasione della sua 50° edizione, Andil (Associazione nazionale produttori laterizio), l’Associazione nazionale Donne geometra e i periodici editi da Tecniche Nuove, Costruire in Laterizio, Imprese Edili e Il Nuovo Cantiere, hanno sviluppato il dibattito su «La salubrità degli edifici».

Gruppo Edificio salubre geometri
La squadra del progetto formativo Esperti in edificio salubre.

Un appuntamento formativo e gratuito per i liberi professionisti, geometri, architetti, ingegneri, periti e per gli operatori dell’edilizia tutta.
Infatti, con il documento e l’introduzione della direttiva Nzeb «Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l’impermeabilizzazione del suolo» la Commissione europea ha, di recente, posto l’attenzione all’eccessivo consumo di suolo nel vecchio continente. La sfida, peraltro ambiziosa, come ammette lo stesso Janez Potocnick, commissario europeo per l’ambiente, è quella per cui ogni stato membro dovrà tenere conto delle conseguenze derivanti dall’uso dei terreni entro il 2020, con il traguardo di un incremento dell’occupazione di terreno pari a zero da raggiungere entro il 2050.

Per l’edilizia non è uno «stop», ma un puntare sul recupero del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto del risparmio energetico e della salubrità, visto che uno squilibrio tra isolamento termico e aerazione interna è causa d’inquinamento indoor e le condense, muffe e umidità sono solo alcune delle conseguenze che originano gravi patologie alla salute della collettività. Allergie, dermatiti, asma invalidante, stanchezza, depressione, affezioni alle vie respiratorie e tumori  colpiscono gli individui che vivono in casa, in ufficio e negli edifici pubblici. Responsabilità della «nuova edilizia» è quella di promuovere l’idea di un edificio Nzeb capace di dare vita a un «edificio salubre» ed «economico» per tutti. Le imprese, i produttori di materiali, i professionisti che operano nel settore dell’edilizia dovranno affrontare insieme questa sfida.

corso esperto edifico salubre saie andil 2014
I professionisti che hanno partecipato al corso – dibattito.

In questa materia i geometri italiani, grazie al progetto formativo dell’Associazione nazionale Donne geometra «Esperto Edificio Salubre», stanno suscitando un alto interesse tra i professionisti dell’edilizia. In particolare i geometri hanno dato vita a un percorso formativo che ha permesso loro di essere il primo ordine professionale ad occuparsi delle materie legate alle malattie che si contraggono all’interno degli ambienti confinati. Una realtà che sta catalizzando l’interesse di molti, visti anche i risvolti occupazionali.
Proponiamo alcune immagini e il video dell’evento tenutosi al Saie nel padiglione dell’Andil, uno dei convegni che ha fatto registrare il tutto esaurito. Il Consiglio nazionale geometri e geometri laureati era rappresentato da Cesare Galbiati, Nino Frisullo e Paola Allegri.
Tra gli altri interventi quello a carattere medico scientifico del prof. Nicola Fiotti dell’Università degli studi di Trieste e del prof. Marco D’Orazio dell’Università Politecnica delle Marche che hanno parlato rispettivamente della relazione tra l’abitare e la salute e delle problematicità dell’isolamento dei fabbricati.
Per l’industria dei laterizi sono intervenuti l’arch. Franco Favaro di San Marco Terreal Italia focalizzando le soluzioni e i sistemi in cotto per il benessere indoor e l’arch. Aldo Barbaglia di Monier che ha fatto il punto sull’impermeabilizzazione, la traspirazione e la ventilazione come capisaldi dell’edificio salubre. Sono intervenuti anche i geometri Annalisa Tiezzi e Andrea Muroni, in qualità di esperti dell’edifcio salubre evidenziando la necessità e la modernità per la categoria di operare e progettare in salubrità.

Cesare Galbiati e Nino Frisullo, Consiglio Nazionale Geometri | "Siamo molto soddisfatti di questo incontro, i contenuti sono stati importanti e l'apertura di tutti i settori del mondo dell'edilizia verso queste tematiche fa ben sperare per un ambiente costruito che sia sempre più innovativo ma anche sempre più attento alla salute delle persone".
Cesare Galbiati e Nino Frisullo, Consiglio Nazionale Geometri | “Siamo molto soddisfatti di questo incontro, i contenuti sono stati importanti e l’apertura di tutti i settori del mondo dell’edilizia verso queste tematiche fa ben sperare per un ambiente costruito che sia sempre più innovativo ma anche sempre più attento alla salute delle persone”.

L’inquinamento indoor. Le miscele complesse di inquinanti che possiamo trovare negli ambienti interni, anche a basse concentrazioni, possono provocare effetti nocivi sulla salute delle persone, soprattutto le fasce più sensibili, come bambini, donne in gravidanza, anziani.
Formaldeide, polveri, batteri, radon, umidità e muffe, composti organici volatili emessi dai materiali per la costruzione, sono solo alcuni inquinanti che possono essere presenti negli ambienti confinati e che possono generare asma, irritazioni, allergie, depressione, nevrosi fino a patologie più gravi come i tumori maligni.
Solo per l’esposizione ad alte concentrazioni di Radon, si stima che in Europa muoiano oltre 20.000 persone ogni anno, di cui oltre 3.300 in Italia, dove rappresenta la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo da tabacco. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che negli ultimi 50 anni abbiamo costruito i nostri fabbricati con materiali dannosi per la salute. Questo fattore, unito ai nuovi criteri tecnico-progettuali per gli edifici imposti dalla crisi delle risorse energetiche mondiali, con conseguente spinta a sigillare gli ambienti interni, hanno trasformato le nostre abitazioni, i luoghi di lavoro, le scuole in vere e proprie trappole per la salute.
Non solo. Negli ultimi cinquant’anni, i nostri sistemi costruttivi sono stati sempre più orientati all’utilizzo di nuove tecniche, tecnologicamente e chimicamente avanzate e veloci, a discapito della salubrità degli ambienti costruiti. Una delle problematiche che maggiormente si riscontrano negli edifici esistenti, infatti, sono problemi di muffe o macchie nei muri interni dovuti all’umidità a causa della mancata traspirabilità dei muri stessi o derivate da ponti termici non adeguatamente progettati.
Questo chiama i progettisti, le industrie dei materiali e le maestranze in prima linea nel processo di qualità dell’ambiente costruito, anche con pesanti responsabilità, considerato che sono già state promulgate le prime sentenze, riconoscendo anche il danno biologico per l’insorgere di problematiche invalidanti alla salute derivate dall’esposizione alla muffa.
È sempre conveniente isolare un edificio? Per L’ing. e arch. Marco D’Orazio, docente del Politecnico delle Marche, «Certamente, se consideriamo l’uso delle risorse rinnovabili la risposta è positiva, ma molto spesso produciamo l’energia che serve ai nostri edifici con risorse non rinnovabili, non ottenendo grandi riduzioni dell’inquinamento ambientale generale; isolando, in parte riduciamo i costi per il riscaldamento, ma non è detto che riduciamo anche i costi per il raffrescamento e, soprattutto, non è detto che questo tipo di azioni siano così efficaci tanto per il comfort quanto per la salute delle persone.
Riguardo ai costi, l’introduzione di soluzioni costruttive particolarmente performanti e tali per cui siamo costretti a impegnare altre risorse per la produzione di un beneficio, non è detto che alla fine diano luogo a soluzioni convenienti da un punto di vista economico. Inoltre, nelle procedure che utilizziamo per i calcoli delle prestazioni energetiche, dettate dalle nostre normative, non consideriamo i costi dovuto al raffrescamento estivo. Ed è proprio nella fase estiva che si stanno registrando i primi problemi.
Diversi autori, hanno evidenziato già da una decina d’anni, che nei climi temperati o caldi come i nostri, contenere i consumi energetici in fase invernale senza tenere conto di quello che succede in fase estiva, in realtà è completamente sbagliato perché si rischia di raggiungere un punto nel quale gli edifici sono incapaci di trasmettere il calore che accumulano durante l’estate verso l’esterno, tanto che gli studi individuano un punto ottimale oltre il quale queste strategie non hanno alcun senso. Ma il punto più problematico, sul quale oggi stiamo registrando problemi importanti, riguarda quello della salute.
L’idea di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici adottando sistemi di forte isolamento, quali quelli che ci spinge a fare lo Stato italiano attraverso decreti sulle incentivazioni economiche, portano a ripercussioni molto gravi, perché ovviamente se si isola si impedisce la trasmissione di calore verso l’esterno e allo stesso tempo si impedisce la trasmissione di flussi di altra natura, compresi gli inquinanti interni».

GLI ESPERTI DEL LATERIZIO

L’arch. Aldo Barbaglia del gruppo Monier è intervenuto sull’impermeabilizzazione traspirazione e ventilazioni del sistema tetto, quali capisaldi della buona costruzione di una copertura sostenendo che «… alla fine, quello che cerchiamo all’interno dell’abitazione, può essere gestito e controllato intervenendo sui parametri di base principali che influenzano il benessere interno, ovvero, temperatura, umidità, velocità dell’aria e un buon isolamento acustico.
Prima della fase progettuale di un manto di copertura, dobbiamo tenere conto di tutta una serie di elementi, che passa dallo stato impermeabilizzante a quello isolante, a un durevole manto di copertura che va a impattare notevolmente sia da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista della salubrità. Infatti, più la tegola è ampia e l’onda è alta, più è in grado di veicolare dell’aria sotto la tegola stessa, contribuendo all’effetto camino che durante il periodo estivo porta via parecchio calore».

Gruppo Monier | Una delle soluzioni illustrate dall'arch. Aldo Barbaglia.
Gruppo Monier | Una delle soluzioni illustrate dall’arch. Aldo Barbaglia.

L’arch. Franco Favaro della San Marco Terreal Italia, ha illustrato le soluzioni costruttive e i sistemi in cotto per il benessere indoor. «Fra tutti i materiali – ha detto – certamente il laterizio assicura il migliore equilibrio fra le varie esigenze di una costruzione, perché possiede caratteristiche positive sia per il benessere ambientale (salubrità, traspirabilità, capacità di accumulare calore e di isolare dal caldo e dal freddo), sia per la durabilità e l’affidabilità strutturale delle costruzioni (elevata massa, semplicità di posa, di gestione e di manutenzione) sia per il fatto che il laterizio ha un potenziale d’inquinamento pari a zero, ossia nessun rischio di emissione che, accanto alla classe zero di reazione al fuoco, ne fa uno dei materiali naturali più sicuri, ecologici e salubri. La San Marco fa parte di un gruppo di fornaci che utilizza argilla per la produzione di elementi per pareti, pavimentazioni e coperture.
L’azienda, in termini di contributo verso il confort e la salute negli ambienti confinati ha lavorato su due fronti, uno sulla materia, l’altro sugli elementi che compongono i sistemi. L’argilla è il materiale che storicamente è stato impiegato per la realizzazione di elementi per le costruzioni; le sue caratteristiche di biocompatibilità, traspirabilità e la capacità di mantenere l’equilibrio idrometrico degli spazi abitativi, lo rendono un materiale idoneo alla realizzazione di edifici salubri.
L’argilla per il laterizio può essere lavorata con tecnologie diverse che portano a due elementi con caratteristiche diverse: possiamo avere l’elemento estruso, più compatto perché all’interno contiene meno aria, e l’elemento più tradizionale lavorato a cassetta con un impasto molle in quanto contenete il 30% di acqua, che in fase di essicazione contribuirà a rendere poroso il materiale. La San Marco ha reso questo materiale tradizionale adatto a un utilizzo interno; il prodotto, infatti, una volta essiccato viene cotto con delle farine di legno che ad alte temperature bruciano, ottenendo una alta porosità, capace di assorbire anche il 25% di acqua, e una superficie liscia senza sabbia, particolarmente indicata per l’architettura degli interni.
Oltre a risvolti progettuali estetici, l’utilizzo di questi elementi in laterizio negli ambienti interni, che possono essere posizionati a vista, senza l’utilizzo di tinteggiature o finiture dannose, contribuisce a un miglioramento della qualità dell’aria interna, in quanto, sfruttando le capacità del materiale di assorbire o restituire umidità nell’aria, fanno si che l’ambiente non venga influenzato immediatamente dalle funzioni di esercizio, contribuendo a creare benessere e comfort interni. Non solo, costituendo un elemento massivo ad alta inerzia, la capacità di accumulo e smorzamento non è solo igrometrico ma anche termico.
Queste pareti interne, se messe in relazione con grandi aperture vetrate, possono immagazzinare il calore, soprattutto in inverno, e restituirlo nella fase serale.

San Marco Terreal | Una delle soluzioni illustrate dall'arch. Franco Favaro.
San Marco Terreal | Una delle soluzioni illustrate dall’arch. Franco Favaro.

L’azienda, ha predisposto anche un sistema costruttivo Cotto3, una soluzione esclusiva per costruire l’involucro edilizio in laterizio con le prestazioni e il rispetto per l’ambiente che questo materiale può assicurare, sia in termini di uso delle materie prime che di ottimizzazione produttiva con un occhio vigile verso i cinque indicatori particolari: efficienza energetica, sostenibilità ambientale, affidabilità strutturale, comfort e sicurezza, economia e durata. Una ulteriore applicazione con l’utilizzo del laterizio è il sistema a frangisole, che permette un’ottima gestione dell’irraggiamento estivo.
Le Normative di riferimento sul contenimento dei consumi energetici, indicano la necessità di provvedere con sistemi passivi di oscuramento per la protezione al calore e un migliore isolamento termico degli edifici. La soluzione in laterizio, offre una gamma di formati e di elementi, anche orientabili, che possono essere progettati in funzione delle caratteristiche del fabbricato e delle caratteristiche climatiche del contesto in cui il fabbricato è inserito. Anche l’utilizzo di elementi in argilla per le pavimentazioni interne, contribuisce alla creazione di un ambiente più sano, unendo resistenza, prestazioni, biocompatibilità ed estetica, salvaguardando la tradizione costruttiva italiana. Oggi si offrono soluzioni più attente a quelle che sono le attuali esigenze costruttive e prestazionali, e queste pavimentazioni ben si coniugano con sistemi per il riscaldamento a pavimento ad acqua o elettrici.
Un ulteriore sistema costruttivo è quelle delle facciate ventilate dove la tradizione della terracotta viene valorizzata dalle soluzioni tecnologiche e architettoniche più all’avanguardia per creare un involucro che contribuisce alla realizzazione di ambienti interni confortevoli e salubri.
La San Marco, ha da sempre posto la massima attenzione verso le tematiche di ecosostenibilità e benessere ambientale, creando anche un laboratorio che raccoglie e ricerca soluzioni e idee innovative per la salvaguardia dell’ambiente, aperto a un confronto fattivo per progetti di alta qualità».

Un ringraziamento particolare all’arch. Davide Desiderio, responsabile comunicazione e immagine di San Marco Terreal e a Rosario Gulino di Andil per il materiale fotografico fornito e il supporto all’organizzazione dell’evento.   (Riprese video di Veronica Mulinello)

Per ogni informazione sul corso per diventare Esperto in Edificio Salubre scrivere a: espertocasasalubre@libero.it

Leggi anche: Il cantiere dell’edificio salubre >>

Scarica il pdf: I componenti edilizi e il troppo risparmio energetico>>

Scarica il pdf: Aspetti problematici dell’isolamento dei fabbricati – prof. Marco D’Orazio, Università Politecnica delle Marche >>

Scarica il pdf: Impermeabilizzazione, traspirazione e ventilazione: i capisaldi dell’edificio salubre – Aldo Barbaglia, Monier >>

Scarica il pdf: Soluzioni e sistemi in cotto per il benessere indoor – Franco Favaro, San Marco/Terreal Italia>>

 

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