Laterizio | Sostenibilità

La sostenibilità ambientale delle tegole in laterizio italiane

In linea con lo standard EN 15804, due aziende associate Andil, produttrici di elementi per coperture, al termine del progetto europeo Life Herotile, hanno pubblicato le prime due Epd per tegole in laterizio (portoghese e marsigliese) nell’ambito dello schema nazionale di certificazione Epd Italy.

Alla data del gennaio 2019, sono oltre 6000 [1] le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (Epd) per prodotti da costruzione elaborate, registrate e pubblicate globalmente in accordo allo standard En 15804 [2].

La crescita del mercato delle Epd specifiche per i prodotti da costruzione, dalla data della pubblicazione della prima versione della norma armonizzata En 15804 nel 2012, è stata
rapida e progressiva se si considera che dall’agosto 2011, il numero delle Epd certificate è
passato da poco meno di 400 ad appunto oltre 6000.

I Paesi che hanno risposto con maggiore rapidità alla richiesta di materiali da costruzione provvisti di una etichetta ambientale che ne certifichi le prestazioni in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni sono Francia, Germania, Stati Uniti e Norvegia [1].

In questo lasso di tempo, numerosi sono i Paesi, non solo europei, che hanno avviato un programma nazionale di verifica e certificazione delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto,
sulla scia di quanto già da tempo sviluppato in Francia (Fdes e PEPecopassport), Germania
(Ibu), Gran Bretagna (Bream), Norvegia (Epd Norge) e Paesi Bassi (Mrpi).

Nel 2017 sono stati lanciati nuovi programmi in Irlanda, India e Belgio; nel 2018, finalmente anche l’Italia ha registrato il proprio schema di certificazione con la nascita del Program Operator EPDItaly1.

Numerose sono le motivazioni che hanno portato a una rapida crescita del numero di prodotti da costruzione provvisti di una dichiarazione ambientale di prodotto:

• in primis, la crescente sensibilità di progettisti e utenti finali verso le tematiche ambientali, con particolare riferimento ai temi del risparmio energetico e di risorse primarie
e alla riduzione delle emissioni inquinantinell’ambiente;

• l’inserimento in numerosi schemi di qualificazione della sostenibilità degli edifici, di criteri legati alla sostenibilità dei materiali, con crediti associati nello specifico all’impiego
di materiali provvisti di Epd;

• nuovi requisiti normativi, quali i Cam – Criteri Ambientali Minimi, di cui al dm 24 dicembre
2015 e smi , elaborati nell’ambito delle politiche di Green Public Procurement, che vincolano all’utilizzo di materiali e servizi da costruzione per i quali siano disponibili informazioni ambientali verificate da parte terza;

• la previsione di un futuro schema europeo per la valutazione dell’impatto ambientale
nel ciclo di vita dell’edificio2 (Level(s)).

Il progetto Herotile per una nuova tegola in laterizio

In questa prospettiva, Andil e alcune tra le aziende di riferimento nel mercato delle tegole in laterizio in Italia – insieme ad altri partner – hanno presentato e visto finanziato nel 2015 il progetto Life Herotile High Energy savings in building cooling by Roof Tiles shape optimization (LIFE14CCA/IT/000939) per lo sviluppo di due nuove tegole Marsigliese e Portoghese in grado di ridurre, in virtù del design innovativo, i consumi di energia in uso e le emissioni di gas climalteranti nel ciclo di vita [3].

Il progetto aveva quale obiettivo primario il design industriale delle due nuove tegole dalla forma e geometria migliorate e caratterizzate da una superiore permeabilità dell’aria, tali da migliorare la prestazione energetica degli elementi di copertura attraverso lo smaltimento passivo della radiazione solare tramite ventilazione
sottotegola.

L’obiettivo aggiunto era quello di testare e misurare, oltre alla riduzione dei consumi di energia-primaria per la climatizzazione estiva e invernale, la riduzione delle emissioni climalteranti e, complessivamente, la diminuzione dell’impronta ecologica nel ciclo di vita del manto di copertura realizzato con le tegole innovative, attraverso l’utilizzo della metodologia del Life Cycle Assessment (Lca).

A conclusione del progetto, nel gennaio 2019, i risultati della analisi LCA sono stati verificati all’interno dello schema di certificazione EPDItaly e nel marzo 2019 sono state convalidate e pubblicate due Dichiarazioni Ambientali di Prodotto per le tegole in laterizio portoghese modelli Unicoppo e Te.Si. (19067EPD) e marsigliese ROSSA (19069EPD) contenenti ognuna le informazioni tecniche aggiuntive relative alla rispettiva tegola innovativa, sviluppata e testata nel corso del progetto LIFE e che entrerà in produzione nel corso del 2019.

Epd, ovvero Dichiarazione Ambientale di Prodotto

Nell’ambito del progetto Herotile è stata quindi condotta un’analisi completa del ciclo
di vita delle due tegole innovative, denominate Aerotile e Life Herotile rispettivamente, al fine di misurare, al pari della prestazione energetica, il contributo offerto dall’impiego delle stesse, alla riduzione dell’impatto ambientale rispetto alle tegole portoghese e marsigliese di tipo tradizionale.

L’analisi è stata condotta dal Laboratorio Tea dell’Università degli Studi di Pisa che ha raccolto i dati relativi alla produzione delle tegole nei due diversi stabilimenti e redatto la certificazione ambientale di prodotto Epd, in accordo alla normativa europea sulla dichiarazione ambientale dei prodotti da costruzione En 15804.

Le Epd costituiscono uno strumento volontario a disposizione del produttore per certificare, in maniera completa ed esaustiva, la qualità ambientale del prodotto e dare risposta a ogni
istanza di sostenibilità proveniente da esigenze di progettazione o da requisiti normativi.

Lo studio Lca si è concentrato non soltanto sulla fase di fabbricazione delle tegole (moduli
A1-A2-A3) ma, secondo l’approccio modulare così come definito in EN15804 e in un’ottica d’impronta ambientale e in vista delle prossime evoluzioni della norma di settore3, sulle successive fasi di consumo di energia in uso (B6), trattamento e smaltimento dei rifiuti (C3 e C4) nonché sui benefici attesi al termine della vita utile legati al potenziale di riuso proprio delle tegole in laterizio (D).

Si tratta quindi di una analisi LCA del tipo dalla culla al cancello + opzioni. (fig. 1, fig. 2). I risultati dell’analisi hanno evidenziato, oltre a un’attesa diminuzione degli impatti ambientali relativi ai consumi di energia nella fase di uso (modulo B6) per la climatizzazione invernale ed estiva (fig.3, fig.4), nel caso della tegola Aerotile 4 anche una sensibile riduzione degli impatti relativi alla fase di approvvigionamento delle materie prime (modulo A1), derivanti dall’impiego di miscele di argille provenienti da cave site a distanza ridotta dagli stabilimenti di produzione e all’utilizzo, in conformità alle più recenti disposizioni CAM5, di materiali riciclati impiegati come materie prime seconde
(fig. 4).

Il profilo ambientale della tegola in laterizio italiana

Stante la somiglianza tra i due processi di produzione delle tegole portoghesi e marsigliesi,
dalla analisi dello studio LCA è possibile dedurre alcune considerazioni comuni:

durante la fase di produzione (A1-A2-A3) i contributi primari all’impatto ambientale derivano, come è logico, dai consumi di energia primaria (gas naturale ed energia
elettrica) e dalle emissioni relative, durante la manifattura della tegola (modulo A3). Tale
considerazione è valida per sei dei parametri primari, descrittori del consumo di risorse
(GWP, AP, EP, POCP, ADPE, ADPF) ma non per il parametro ODP primariamente
affetto dall’utilizzo di additivi specifici;

gli impatti generati complessivamente nel modulo A di produzione (A1-A2-A3) incidono significativamente sul bilancio ambientale del prodotto nel ciclo di vita (A1-A2-A3-B6-C3-C4) andando a pesare fino al 90% su parametri significativi quali il consumo di risorse (PERT e PERNT) e le emissioni di gas serra (GWP) (fig. 5, fig. 6).

Nel momento in cui però, viene definito uno scenario di vita utile (RSL), che per le tegole in laterizio è valutato in 100 anni, tali proporzioni variano drasticamente (fig. 7, fig. 8), a dimostrazione che, da un lato i consumi di energia per la climatizzazione degli edifici determinano ancora una quota assai rilevante degli impatti e delle emissioni a carico dell’edificio, dall’altro, la scelta di materiali in grado di ridurre questa quota consente un incremento deciso della sostenibilità dell’edificio, nell’ottica dell’edificio aenergia zero (nZEB).

Come è possibile dedurre infatti dai grafici di fig. 9 e fig. 10 la realizzazione di coperture in laterizio con le tegole Aerotile e Life Herotile, consente di ridurre di circa il 3% ogni anno, per ognuno dei 100 anni del ciclo di vita, gli impatti causati dal consumo di energia per la climatizzazione dell’edificio.

Ma le due Epd per le tegole in laterizio, non si limitano a descrivere gli impatti ambientali in produzione e durante l’uso delle tegole nell’edificio, ma in piena coerenza con la più recente versione dello standard En 15804, approvata nel gennaio 2019 e in corso di validazione6, e in linea con le indicazioni PEF 7, considerano gli impatti relativi al fine vita e allo smaltimento dei materiali da costruzione una volta esaurita la loro prestazione nell’edificio o alla demolizione di quest’ultimo, e i benefici attesi dall’eventuale recupero o riciclo degli stessi.

Ed è proprio questo ultimo aspetto che l’Epd è in grado di descrivere attraverso il modulo D, quantificando i benefici ambientali derivanti dall’impiego di tegole in laterizio, caratterizzate da una durata di vita che, come la bibliografia ma soprattutto l’esperienza e la storia architettonica italiana dimostrano, va ben oltre la durata di vita dei componenti ai quali si lega nell’elemento di copertura e, spesso, oltre la durata di vita dell’edificio stesso.

Il modulo D esprime infatti, attraverso i medesimi indicatori relativi alle fasi del ciclo di vita A, B,C, il beneficio ambientale ossia il risparmio di energie e risorse; dovuto al potenziale di riuso della tegola, oltre agli eventuali debiti ambientali derivanti dalle operazioni necessarie, al termine della vita utile, per ripristinare la piena funzionalità degli elementi.

Alla dismissione di una copertura in laterizio, mediamente è possibile recuperare circa il 70% degli elementi che necessitano eventualmente di veloci operazioni meccaniche di pulizia prima di poter essere reimpiegate direttamente entrando come materie prime secondarie, o meglio come ‘end of waste’, nel ciclo di vita di un nuovo edificio, avendo mantenuto inalterate le proprie prestazioni.

La percentuale di riuso elevata e la scarsa necessita di operazioni complementari possono contribuire in maniera rilevante al miglioramento della sostenibilità dell’edificio ovviamente in relazione alla sua Design Service Life.

I grafici di fig. 11 e fig. 12 riportano, a titolo esemplificativo, i contributi derivanti dall’impiego delle tegole in laterizio in edifici con DSL pari a 50 e 100 anni, per tre dei principali indicatori di impatto ambientale e consumo di risorse. Un nuovo valore per la tegola in laterizio italiana.

In conclusione, con la pubblicazione delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto delle due aziende partner del progetto Life Herotile contribuiscono alla costruzione della nuova carta di identità del costruire sostenibile in laterizio, in linea con le più recenti strategie europee di risparmio energetico e riduzione dei consumi di risorse e delle emissioni e le ultime prescrizioni europee e nazionali in materia di impronta ecologica di prodotti ed edifici [4].

Queste Epd si inquadrano in un panorama di Dichiarazioni Ambientali finalmente, anche in Italia, sempre più ampio e che conta oggi, nel nostro sistema nazionale Epd Italy, oltre 50 documenti relativi a prodotti e componenti per l’edilizia. Il risparmio energetico non è più l’unico obbiettivo, in uno scenario tecnologico che ormai offre tutti gli strumenti per la progettazione di edifici ad energia quasi zero: la nuova sfida è l’edificio ad energia inglobata quasi zero e il laterizio dimostra di avere le carte in regola per raccoglierla.

testo di Caterina Gargari Architetto, PhD, libero professionista e Fabio Fantozzi Professore associato, Dip. DESTEC, Università degli Studi di Pisa

Abbreviazioni

EPD Environmental Product Declaration
LCA Life Cycle Assessment
RSL Reference Service Life
GWP Global warming potential
ODP Ozone Depletion Potential
AP Acidification potential
EP Eutrophication potential
POCP Photochemical Ozone Creation Potential
ADPE Abiotic depletion potential for non fossil
resources
ADPF Abiotic depletion potential for fossil resources

Note

1. www.epditaly.it.
2. Level(s) è un sistema di indicatori chiave di performance per misurare e valutare gli edifici sostenibili in tutta Europa lanciato nel 2017 dalla Commissione Europea
3. È stata recentemente approvata in sede CEN la nuova versione della EN15804:2018 che recepisce le istanze del progetto PEF e ad esso si allinea.
4. L’impasto della tegola LIFEHEROTILE non varia rispetto alla
marsigliese ROSSA
5. Criteri Ambientali Minimi per “l’affidamento del servizio di progettazione per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la progettazione e gestione
dei cantieri della pubblica amministrazione” di cui al DM 24 dicembre 2015 e s.m.i elaborati nell’ambito delle politiche di Green Public Procurement.
6. 15804/FprA2:2019 inviata a CEN per la procedura di votoformale che si concluderà entro giugno 2019
7. Product Environmental Footprint, metodologia introdottacon la Raccomandazione 2013/179/CE

Bibliografia

[1] Jane Anderson, @ConstructionLCA, 2019
[2] UNI EN15804:2014 Sustainability of construction works— Environmental product declarations — Core rules for the product category of construction products; Versione
Italiana EN 15804:2012+A1:2013
[3] M. Bortoloni, G. Dino, M. Bottarelli, G. Zannoni, Tetto ventilato, design innovativo per tegole tradizionali, Costruire in Laterizio 175 (2018) 60-66.
[4] Caterina Gargari, La sostenibilità delle tegole in laterizio,Laterizi d’Italia n.7, 2019, pp. 22–25.

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