Piacenza | Sistema urbanistico ambientale

La valorizzazione del Parco delle Mura

Con 20mila euro di premio è stato lo studio Prep ad aggiudicarsi il concorso per il Parco delle mura di Piacenza. Voluto dalla Regione Emilia Romagna prevedeva interventi architettonici e urbanistici ma anche proposte per creare una vera e propria impresa culturale.

La squadra di architetti internazionali, con a capo Carmen Andriani e João Nunes dello studio Proap (studi e progetti di architettura del paesaggio) ha ottenuto la vittoria del concorso per la valorizzazione del Parco delle mura di Piacenza.
Voluta dalla Regione Emilia Romagna, questa iniziativa ha ridato impulso a una questione molto sentita nella città padana, quella dell’ambiente e del paesaggio agricolo nei pressi del centro storico. Il concorso con un premio di 20mila euro per il vincitore richiedeva ai partecipanti interventi architettonici e urbanistici (sistema del verde, sistema dei percorsi, rifunzionalizzazione di contenitori esistenti all’interno del sistema difensivo dei Bastioni e delle Porte, sistema informativo-divulgativo) ma anche proposte per creare una vera e propria impresa culturale.

Il team vincente, consapevole dell’importanza dell’area per i cittadini, non ha aggiunto cubature ma inteso costruire un nuovo paesaggio che valorizza il grande parco che comprende il sistema delle fortificazioni nel quadrante Nord Ovest della città e si rapporta con il fiume.

Temi del progetto. Tre sono stati i temi sui quali si è sviluppato il progetto vincitore:

  • la centralità territoriale del parco;
  • il ruolo produttivo dell’agricolo e degli spazi aperti nella definizione di questa parte di paesaggio urbano;
  • il ruolo dei sistemi delle infrastrutture precisati come “lenti”che riguardano le vie ciclabili e pedonali.

In tutto ciò lo scopo sempre presente quello di trasformare le mura in un sistema ambientale-culturale, turistico e produttivo. Infatti i progettisti hanno previsto per tutti gli spazi presi in considerazione nuove funzioni e nuovi usi, come ad esempio la grande volta del solaio agricolo andrà a copertura per il nuovo mercato semi-ipogeo nell’area dell’ex caserma. Inoltre il progetto prevede il recupero di parte del costruito esistente da trasformare in albergo.

Specialisti del verde. Alcuni specialisti nell’ambito del tema agricolo hanno collaborato nella realizzazione del progetto sviluppando quindi un elaborato che non ha trascurato nessuna soluzione rispetto al risultato migliore per la realizzazione del parco: soluzioni per il trattamento del suolo e della sua modellazione con spostamenti di terra, scavi e incisioni. Non sono state aggiunte cubature ma al massimo sono state ricavate per differenza tra gli scarti di quote, lavorando sullo spessore del suolo.

Piccole strutture modulari. Il progetto non prevede strutture ex novo se non complessi costruttivi leggeri, convertibili e di basso impatto visivo e ambientale integrati con le altre parti già esistenti e soprattutto con l’ambito circostante. Si tratta di piccole strutture modulari chiuse, come serre agricole, attrezzature e coperture leggere, pensiline, luoghi per la sosta, nebulizzatori d’acqua, come sprinkler idraulici usati per l’irrigazione dei campi, possono costituire un campionario codificato e ripetibile in più punti dell’area d’intervento.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here