Cna-Cresme | Nuovo ciclo espansivo 2016

L’anno conferma il trend positivo per gli impianti

Dall’indagine Cna-Cresme emerge che gli osservatori di mercato prevedono per l’anno in corso il ritorno alla crescita. Per l’impiantistica si ipotizza un + 4,4% nel 2016, +4,6% nel 2017,+5,5% nel 2018 e +4 % nel 2019.

L’anno in corso si sta dimostrando un anno di crescita ‘parziale’ per il settore delle costruzioni: sancendo l’uscita dalla fase recessiva e l’avvio di un nuovo ciclo espansivo. Per l’impiantistica negli edifici si sta profilando un trend positivo con questi tassi di crescita annuali:

  • + 4,4% nel 2016
  • +4,6% nel 2017
  • +5,5% nel 2018
  • +4 % nel 2019
Sergio Silvestrini | Segretario generale Cna
Sergio Silvestrini | Segretario generale Cna

Il dato emerge dal II Rapporto CnaCresme sul mercato dell’installazione degli impianti in Italia, presentato a Roma dal segretario generale della Cna Sergio Silvestrini. Nella seconda metà dello scorso anno ha avuto inizio una lenta fuoriuscita da una situazione di crisi iniziata nel 2007 ed ora tutti gli osservatori di mercato prevedono per il 2016 un ritorno alla crescita.

Italia ed Europa. Lo scorso anno la quota di mercato degli impianti sugli investimenti in costruzioni in Italia ha registrato il 34%. Il valore della produzione è di 46 miliardi.
Il mercato tedesco è risultato il primo mercato Ue con un valore della produzione di 100 miliardi, a seguire la Francia con l’impiantistica che vale 50 miliardi, il nostro Paese con 46 miliardi e il Regno Unito con 44. A far crescere nuovamente la domanda di impianti è stata la produzione d’energia da fonti rinnovabili, la riqualificazione edilizia per l’efficientamento energetico, gli impianti di climatizzazione idraulici e per l’edilizia, le tlc, le installazioni elettriche, la produzione e distribuzione di energia idrica ed elettrica.

L’occupazione. Nel periodo 2008-2013 il comparto ha perso 566mila occupati diretti su un totale di 1.459.000 posti di lavoro: di questi posti di lavoro persi 501mila solamente nelle attività non impiantistiche e 64.600 nelle installazioni d’impianti. Globalmente con la crisi il settore installazione ha perso l’11,8% degli occupati ma nel resto del comparto delle costruzioni la perdita è stata del 34,2%.
Lo scorso anno il mercato pubblico dell’impiantistica civile e industriale sul territorio italiano ha valso 20 miliardi, con un +4,5% sul 2014 e pari al 67% degli appalti di opere pubbliche.

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