Consiglio Nazionale Geometri | Istruzione, Formazione e Lavoro

Laurea professionalizzante: dai Geometri la proposta di legge che riforma il percorso di accesso alla professione

In presenza di un nutrito gruppo di deputati l'on. Simona Malpezzi e il presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri Maurizio Savoncelli hanno illustrato alla stampa gli scopi di questa proposta di legge che dopo 90 anni riforma la professione del geometra con un'attenzione particolare al futuro dei giovani da mettere in relazione fattiva con le rinnovate necessità del mercato del lavoro in ambito nazionale e internazionale.

Per la categoria dei Geometri quella del 28 settembre 2016 è una data che passa alla Storia del lavoro in Italia e delle Professioni Tecniche.

Da sinistra l’on. Simona Malpezzi con il presidente del Consiglio Nazionale Geometri Maurizio Savoncelli e la deputata Manuela Ghizzoni.

Per la prima volta sul territorio nazionale, dopo 90 anni, è stata presentata alla Camera dei Deputati la proposta di legge che riforma il «percorso di accesso alla professione di Geometra».

La proposta è a firma dell’on. Flavia Malpezzi ma se c’è un protagonista assoluto per l’impegno profuso questi è tutto il Consiglio Nazionale dei Geometri con il suo vertice rappresentato dal presidente Maurizio Savoncelli. Consiglio che, organo di rappresentanza della categoria, non ha mai “mollato la presa” lungo questo percorso di riforma, passaggio d’importanza fondamentale per la categoria.

La soddisfazione per questo iter legislativo la si è riscontrata in occasione della conferenza stampa tenutasi alla camera dei deputati proprio nelle considerazione del geom. Savoncelli: «siamo di fronte a un passaggio decisivo per la categoria, che fissa un obiettivo primario: la nascita di un percorso di laurea triennale professionalizzante e abilitante che contraddistingue il Geometra nel panorama nazionale delle risorse tecniche professionali a disposizione del mondo economico e della società civile.
Nei diversi tavoli di confronto ai quali abbiamo finora partecipato è stata sostenuta con decisione l’importanza di un’evoluzione del suo percorso di accesso alla professione, in considerazione del ruolo costantemente svolto dai nostri iscritti in diversi ambiti, nell’emergenza, nella ricostruzione, nella crescita economica sostenibile.
Grazie alla sua vocazione multidisciplinare, il Geometra ha rivelato nel tempo la capacità di porsi in modo qualificato nel contesto nazionale e internazionale del mercato del lavoro. Infine, non abbiamo trascurato il cammino della normativa europea che impone per il 2020 una formazione universitaria specifica per svolgere la libera professione in ambito internazionale
».

Per esercitare la professione è stata presentata dunque una proposta di legge che istituisce una nuova laurea universitaria da frequentare obbligatoriamente per conseguire il titolo triennale che abilita direttamente al mondo del lavoro.

Come ha relazionato il vertice del Cng, al percorso didattico sarà possibile accedere dopo il diploma di scuola media superiore rilasciato dagli Istituti Tecnici, settore Tecnologico, indirizzo «Costruzioni, Ambiente e Territorio» (Cat).

In attesa dell’esito dell’iter parlamentare, all’inizio di questo anno accademico, in Italia sono state avviate tre esperienze ispirate alla proposta di legge, con le Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, di Siena, di San Marino e dell’ateneo telematico Uninettuno.

Un percorso virtuoso reso possibile attraverso la collaborazione degli Istituti Tecnici Cat locali e ai Collegi Provinciali dei Geometri, che rappresenta una delle caratteristiche principali della riforma e offre una risposta alle esigenze di molte famiglie italiane: la possibilità di assicurare un alto livello di scolarità ai ragazzi impossibilitati a proseguire gli studi universitari fuori sede.

Come abbiamo sopra evidenziato, questa è una riforma che arriva in porto dopo quasi 90 anni. Infatti la professione di geometra è ancora regolamentata dal Regio Decreto del 1929 e viene svolta oggi da oltre 100mila professionisti (9mila sono donne e la loro presenza negli ultimi anni è in crescita del 15%). Gli studi professionali del geometra sono ampiamente diffusi nel territorio nazionale e non esiste comune italiano che ne sia privo. Una professione potenzialmente capace di attrarre i giovani, che può consentire loro di avviarsi a forme di lavoro autonomo sia in ambito nazionale sia internazionale.

Abbiamo riferito della soddisfazione del presidente Savoncelli a cui si associa la considerazione del presidente Cipag Fausto Amadasi che ha sottolineato come la proposta presentata oggi «è la conclusione di un cammino che ci ha visto impegnati dall’orientamento scolastico negli istituti di primo livello sino alla carica abilitante e che ci consentirà  di consegnare al nuovo geometra uno strumento indispensabile per entrare immediatamente nel mondo del lavoro professionale, in linea  con la normativa europea che renderà obbligatorio il percorso universitario entro il 2020».

Nell’introdurre i lavori della conferenza stampa la prima firmataria della proposta di legge, l’on. Simona Flavia Malpezzi, ha precisato che si tratta di una proposta che può riaprire il progetto delle lauree professionalizzanti e «dare un contributo di crescita alla professione del geometra e soprattutto agli studenti attraverso un percorso di laurea che finalmente è anche abilitante e, pertanto, molto vicina al lavoro che saranno chiamati a svolgere. Una soluzione che contribuisce a semplificare il sistema e che può fare da modello per altri ordini professionali. Il percorso di formazione professionalizzante al quale mi sono ispirata è quello tedesco che per questioni personali ho avuto modo di conoscere da vicino e che vorrei portare anche in Italia».

QUI la sintesi della relazione della proposta di legge

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