Tecnoborsa | Indagine su intermediazione e valutazione

Le famiglie italiane e il mercato immobiliare in sei grandi città

L’indagine curata dal Centro studi sull'economia immobiliare - Csei Tecnoborsa evidenzia il ricorso all’intermediazione e alla valutazione degli immobili a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova.

Roma, Napoli, Palermo, Genova, Torino e Milano sono le sei città «campione» dell’indagine del Centro studi sull’economia immobiliare di Tecnoborsa – Csei >>, che evidenzia il ricorso all’intermediazione e alla valutazione degli immobili compravenduti da parte delle famiglie italiane.Vetrina-agenzia-immobiliare

Come sempre, l’agenzia immobiliare rimane di gran lunga il canale d’intermediazione più utilizzato e, per giunta, il 52% degli acquirenti ha affermato di essere venuto a conoscenza del bene comprato recandosi direttamente presso un’agenzia o leggendo annunci pubblicati sempre da queste ultime sui diversi canali informativi. Invece, per coloro che non hanno usufruito delle agenzie immobiliari la causa prevalente rimane il costo troppo elevato, motivazione in crescita rispetto all’indagine precedente insieme alla scarsità dei sevizi; viceversa, è scesa la quota di chi ha indicato come causa del mancato ricorso la scarsità degli immobili offerti.
Il ricorso a un canale d’intermediazione è molto più alto tra coloro che hanno venduto, con uno scarto di 10,3 punti percentuali: anche in questo caso il canale preferito rimane l’agenzia immobiliare, ma va evidenziato che, a differenza di quanto rilevato per la domanda, c’è stato un calo di coloro che vi hanno fatto ricorso. Tuttavia, la motivazione prevalente del mancato ricorso è sempre la stessa, il costo troppo elevato, anche se la quota di chi ha indicato questa motivazione è scesa di 10 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nel 2013; da segnalare che una discreta percentuale ha indicato espressamente la scarsità dei servizi offerti.

Meno figure professionali. Continua il trend decrescente del ricorso alla figura professionale di un valutatore da parte di chi ha acquistato, infatti è molto alta la quota di chi ha dichiarato di aver stimato l’immobile da solo o di non averlo valutato affatto; tuttavia, tra gli specialisti della valutazione l’agenzia immobiliare rimane la preferita rispetto ai liberi professionisti abilitati.

Meno «fai da te». Dall’analisi dell’offerta, diversamente da quanto riscontrato per la domanda, è emerso un lieve incremento di chi ha fatto valutare il bene prima di venderlo; inoltre, è molto alta la quota di chi si rivolge ad un professionista, in modo particolare ad un’agenzia immobiliare, rispetto al fai da te. Infine, dal confronto tra domanda e offerta è emerso che il ricorso alla valutazione è molto più alto tra chi vende, infatti c’è un gap di quasi 34,1 punti percentuali.

Valter Giammaria | Presidente Tecnoborsa
Valter Giammaria | Presidente Tecnoborsa

Valter Giammaria | Presidente Tecnoborsa
«Il 56,7% di chi ha acquistato si è rivolto ad un’agenzia immobiliare e le città più attive in tal senso sono state Genova, Milano e Napoli, mentre solo il 4,2% è ricorso al supporto di altri consulenti per portare a termine la transazione immobiliare. Il restante 38,3% ha preferito far da sé e tali valori sono rimasti invariati rispetto a quanto rilevato con l’indagine 2013.
Spostando l’analisi dal lato della vendita, c’è da notare che l’atteggiamento delle famiglie che hanno venduto non è cambiato rispetto agli anni passati, infatti, oltre la metà si è rivolta all’agenzia immobiliare (60,7%), anche se la quota è scesa rispetto a quella rilevata nel 2013. Genova, Torino, Napoli e Milano le città ai primi posti. Il 9,7% di coloro che hanno ceduto un immobile si è avvalso dell’aiuto di altri consulenti e tale quota è più che raddoppiata rispetto a quanto rilevato nelle indagini precedenti. Il restante 29,6% ha preferito il fai da te.
Si è servito di uno specialista per la valutazione di un bene immobiliare il 53,8% di coloro che hanno acquistato, valore che continua a scendere, infatti, il dato rilevato è inferiore a quello del 2013 di 2,1 punti percentuali e di ben 11,4 punti rispetto al 2011. La città dove il ricorso alla valutazione è stata maggiore è risultata essere Torino.
Infine, dall’analisi dell’offerta è emerso che ben l’87,9% di chi è riuscito a vendere un immobile, nel biennio preso in esame, l’ha fatto valutare prima di immetterlo sul mercato. Rispetto alle rilevazioni precedenti, il fenomeno (contrariamente a quanto rilevato per la domanda) è risultato essere in crescita e, infatti, c’è stato un incremento di 1,9 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nel 2013 e di ben 14,5 punti rispetto al 2011».

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