Produzione | Legno lamellare

Le importanti perfomance di Xlam Dolomiti in Italia e nel mondo

I fratelli Paterno guardano con soddisfazione al futuro con obiettivi precisi: Xlam Dolomiti prevede il raddoppio della capacità produttiva e la creazione di un nuovo reparto di prefabbricazione entro il 2020, per rispondere al meglio a tutte le richieste che arrivano da ogni parte del mondo.

Xlam Dolomiti progetta modelli di costruzioni, partendo dal legno ed esporta in tutto il mondo: dall’Oceania all’America. Cervello e cuore trentini ma business globale. E non è un caso che la superficie boschiva del Trentino supera di gran lunga quella urbana.

La società (fondata nel 2010) fa parte del Gruppo Paterno, è diretta dal presidente e amministratore delegato Albino Angeli e, nel tempo, si è consolidata fino a diventare non solo uno dei principali soggetti per la produzione di pannelli con tecnologia Xlam, ma anche un referente mondiale per la progettazione e la realizzazione di edifici residenziali, commerciali e soprattutto multipiano.

Il team Xlam Dolomiti.

L’obiettivo dei fratelli Paterno, soci unici della società, è quello di diffondere la cultura del basso impatto ecologico, con la quale la tecnologia Xlam e il legno lamellare sostituiscono le metodologie di costruzione tradizionali, in una visione di economia circolare: si progetta e costruisce quanto la natura fornisce.

Con più di 150mila di metri quadrati di pannelli prodotti annualmente, Xlam Dolomiti è il più grande player italiano, in grado di garantire non solo la fornitura ma anche e soprattutto la progettazione e le informazioni tecniche per una corretta installazione.

Centrale, fin dall’inizio, è stata, per i fratelli Paterno, la divisione interna di “engineering”, seguita in ogni passaggio da un team interno alla società. L’intero gruppo di lavoro è composto da 50 collaboratori, altamente specializzati e in grado d’intervenire in ogni parte del mondo. La linea tracciata è stata chiara fin da principio: produzione e progettazione trentine e sguardo globale, con distanze continentali che non rappresentano una criticità.

Alcuni esempi d’interventi nel mondo

Grazie alla partnership con Multiplex Costruzioni Australia, Xlam Dolomiti ha progettato e fornito tutto il legno per due grandi campus universitari australiani: Monash University e la Trobe University.

Il primo intervento è esemplificativo per descrivere al meglio la qualità del servizio offerto: il campus è stato inaugurato a settembre 2019 dopo meno di un anno di lavoro. Nel mercato globale diventa sempre più importante la velocità dell’intervento accostata alla qualità.

A una distanza di 16.000 km la società trentina ha coordinato la progettazione, la produzione e non ultimo il trasporto di 1.600 metri cubi di Xlam e legno lamellare.

Il punto di forza è l’unione del know how di prodotto, della progettazione/engineering, della realizzazione e della logistica su scala globale. Il risultato finale, confermato da tutti i media australiani, è il campus con l’edificio più alto dell’Oceania e con tutti i migliori parametri di certificazione energetica, di sicurezza e di sostenibilità nel tempo. Questa struttura, oltre a essere la prima certificata PassiveHaus in Australia ha vinto numerosi premi, tra i quali quello dell’edificio più sostenibile in Australia.

Risultato che ha permesso alla società trentina di essere confermata come partner di Multiplex Australia anche nel 2019 per il progetto di la Trobe University il cui assemblaggio della parte in legno à stato terminato il 20 dicembre. Questo progetto ha visto la progettazione, la produzione e la spedizione di quasi 5.000 mc di legno ingegnerizzato. Siamo in presenza dell’edificio in legno più grande a livello di importi mai appaltato nell’intero emisfero Sud.

In Italia, Xlam Dolomiti ha progettato, prodotto e assemblato le strutture in legno per la riqualificazione del Parco Innovazione, presso le ex Officine Reggiane. Un’area di 8.900 metri quadrati di spazi destinati a uffici per aziende e start up innovative.

Sono stati utilizzati oltre 800 metri cubi di Xlam e 700 metri cubi di legno lamellare, con un risparmio di anidride carbonica stimato in 1.200 tonnellate. L’edificio è in grado di ospitare oltre 400 persone ed è un colosso che si sviluppa su una lunghezza di 174 metri.

Un altro progetto, sviluppato sempre in Italia è il campus per la Loyola University John Felice in centro a Roma: 800 metri cubi di legno tra Xlam e lamellare per 30 camere doppie disposte su 4 piani. Struttura che al suo interno ingloba una chiesa di 200 metri quadrati, anch’essa realizzata in Xlam.

Anche in questo caso, un dato va evidenziato: tempi di costruzione ridotti al minimo per un livello qualitativo eccellente. Xlam Dolomiti è stata scelta come unico soggetto per la progettazione e realizzazione chiavi in mano dell’intervento.

Va detto che le costruzioni in legno offrono performance sismiche migliori rispetto all’edilizia tradizionale e anche la resistenza al fuoco può essere ottimale e di molto superiore rispetto a molte tecnologie impiegate ad oggi in edilizia. Standard ottimali, infine, si raggiungono anche sull’isolamento sia termico sia acustico.

I fratelli Paterno guardano con soddisfazione al futuro con obiettivi precisi: Xlam Dolomiti prevede il raddoppio della capacità produttiva e la creazione di un nuovo reparto di prefabbricazione entro il 2020, per rispondere al meglio a tutte le richieste che arrivano da ogni parte del mondo.

Per conseguire questo obiettivo, particolare attenzione viene dedicata alla ricerca e alla formazione continua di tutti i dipendenti, i quali, lavorando su scala globale, rappresentano una grande forza per la società trentina.

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