Ancoraggio in copertura | Torggler

Le prestazioni della schiuma poliuretanica

La scelta di utilizzare la schiuma poliuretanica, tra i vari sistemi di ancoraggio possibili per i coppi, è stata dettata innanzitutto dalla necessità di garantirne la tenuta anche a fronte delle potenti raffiche di bora.

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I criteri di scelta del sistema di ancoraggio per 400 mq di copertura in coppi distribuiti su due falde dovendo garantire la tenuta in presenza di potenti raffiche di bora, pendenza delle falde nell’ordine del 37-38% e notevoli vibrazioni causate dal traffico cittadino.

I lavori di straordinaria manutenzione della copertura di un condominio situato in posizione centrale a Trieste, erano già stati da tempo programmati e sono stati realizzati a cavallo di gennaio e febbraio 2012, periodo in cui la Bora ha soffiato con un’intensità record di quasi 183 km/h (secondo l’Ismar, Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche, e 168 km/h secondo l’Osmer, Osservatorio meteorologico regionale).
Al di là della diversità della rilevazione, resta il dato impressionante delle conseguenze che ne sono derivate in termini di tetti scoperchiati, grondaie divelte, cassonetti rovesciati, cornicioni collassati… In particolare, dopo il rifacimento dell’impermeabilizzazione, che ha previsto l’applicazione di una nuova guaina ardesiata, si è dovuto attendere la fine di uno dei più lunghi periodi di bora mai registrati, per poter salire in sicurezza sulla copertura e posare il nuovo manto in coppi.
Nonostante i 400 mq circa di copertura fossero distribuiti semplicemente su due falde, la particolare conformazione dell’edificio che segue la linea curva della strada, ha richiesto un calcolo geometrico preliminare per compensare l’asimmetria delle falde e fare in modo che i coppi risultassero distribuiti con omogeneità.

Il sistema di ancoraggio
La scelta di utilizzare la schiuma poliuretanica, tra i vari sistemi di ancoraggio possibili per i coppi, è stata dettata innanzitutto dalla necessità di garantirne la tenuta anche a fronte delle potenti raffiche di bora di cui si parlava; inoltre la pendenza delle falde era nell’ordine del 37-38% per cui c’era bisogno di un sistema sicuro che fosse in grado di resistere alle vibrazioni causate dal caotico traffico cittadino. Infine, una volta soddisfatti i requisiti prestazionali, la rapidità e quindi l’economicità di questa tecnica, hanno indirizzato l’impresa nella scelta del prodotto Sitol Schiumapur Coppi della Torggler Chimica.
Il prodotto è presente sul mercato italiano dal 2005 ma la posa con schiuma poliuretanica tradizionale ha inizio fin dai primi anni ‘90; sono stati i conciatori di tetti meno tradizionalisti a intuire che la schiuma poteva essere efficacemente impiegata per questa tipologia di lavori. Torggler Chimica, grazie alla continua interazione con chi vive il cantiere, ha solo messo a punto un prodotto specifico che avesse caratteristiche di fissaggio più che di semplice riempitivo. E infatti notevoli sono le differenze tra la schiuma per il montaggio dei coppi, rispetto a una normale schiuma poliuretanica che, normalmente, privilegia la resa in termini di volume (litri in espansione libera).
Innanzitutto l’espansione è più ridotta per evitare che gli elementi vengano alzati; è ovvio, quindi, che la schiuma sia caratterizzata da una maggiore compattezza e da pori più piccoli, fattori, questi, che implicano che la superficie di adesione sull’intradosso di canale e coppi sia quasi continua e di conseguenza che il valore di resistenza allo strappo sia maggiore. Un’altra differenza cruciale sta nella tempistica di indurimento, più che raddoppiata; la filmazione superficiale, molto più lenta, consente di lavorare con maggior calma e precisione, con la possibilità di registrare gli elementi, evitando rischi di mancato incollaggio a causa della formazione repentina della pelle, soprattutto nelle giornate con elevata umidità relativa. Anche relativamente al calore estremo a cui la copertura è sottoposta d’estate, va detto che Sitol Schiumapur Coppi resiste tranquillamente, senza subire modifiche; la sua temperatura di esercizio è infatti compresa tra -40°C e +120°C; inoltre il prodotto è caratterizzato da un’ottima resistenza all’acqua e ai microorganismi e da buona resistenza agli agenti chimici.

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