Edilizia residenziale | Rovereto

Social housing a Rovereto: edificio in legno di nove piani

Sorge a Rovereto, nell'area ex Marangoni Meccanica, l’edificio realizzato da Ri-Legno, su commissione di Rovim srl e Finint in collaborazione con lo studio Rewis. Nove piani realizzati in legno lamellare X-Lam Dolomiti che fanno della palazzina, la più alta d'Italia, un vero e proprio gioiello d'innovazione edilizia e un esempio di sostenibilità. I pannelli X-Lam usati nella costruzione provengono dagli alberi della tempesta Vaia del 2018.

Nell’area ex Marangoni, a sud di Rovereto, X-Lam Dolomiti ha messo la firma sull’edificio in legno più alto d’Italia. Si tratta di una palazzina di 9 piani per 29 metri di altezza, adiacente a un altro volume abitativo di 5 piani, per un totale di 68 appartamenti destinati al social housing. La struttura risponde ai più moderni criteri costruttivi e rappresenta un esempio di sostenibilità dal punto di vista sociale, ambientale ed economico.

X-Lam Dolomiti | Il legno proveniente dal Vaia.

Pannelli Xlam con legno del Vaia

I pannelli Xlam usati nella costruzione hanno permesso di dare nuova vita al legno degli alberi schiantati dalla tempesta Vaia in Val di Fiemme e in Primiero nel 2018. Il progetto s’inserisce nell’ambito dell’intervento di rigenerazione urbana dell’area ex Marangoni, che ha preso il via con la bonifica del terreno tra via Abetone e via Benacense. Anche il legname strutturale, che costituisce il 90% del totale, è frutto di una riqualifica.

Sono stati impiegati 2.300 mc di legno ingegnerizzato, con un effetto ambientale pari a 3.700 t di Co2 corrispondente alle emissioni di 3 anni di tutte le persone che abitano nel complesso.
L’utilizzo del legno ha permesso di ridurre l’impatto ambientale dell’opera del 50-70% rispetto all’edilizia tradizionale, usando solo parte della ripresa annuale delle foreste italiane.

Il legno, inoltre, ha un costo energetico di produzione e smaltimento molto basso rispetto alle materie concorrenti (calcestruzzo, metalli), con un risparmio medio di 0,7 t di Co2 per mc di legno impiegato.

L’attenzione alla sostenibilità trova riscontro anche in altri aspetti di carattere economico e sociale. L’impiego del legno consente di abbattere i tempi di posa in cantiere e di mantenere in linea i costi preventivati.

X-Lam Dolomiti | Edificio a Rovereto.

X-Lam Dolomiti arriva a questo risultato dopo anni di esperienza nel settore. A partire dal 2011, con l’abolizione del limite di quattro piani nello sviluppo in altezza degli edifici in legno, l’azienda trentina ha cercato di sfruttare le potenzialità in verticale nella costruzione delle proprie strutture.

E così, dall’edificio a 5 piani di Gardolo (Tn) nel 2013, passando per quelli a 6 piani di Northumberland e di 7 piani de la Trobe University in Australia nel 2019, le dimensioni sono state progressivamente incrementate, fino ad arrivare al progetto di 9 piani di Rovereto nel 2020.

Un risultato importante, un vero e proprio record nel settore residenziale, che non rappresenta un punto di arrivo ma di ripartenza, in vista delle prossime sfide costruttive del futuro.

Progettazione strutturale

Gli edifici sono stati realizzati da Ri-Legno, su commissione di Rovim srl e Finint.
X-Lam Dolomiti si è occupata della progettazione strutturale con l’ing. Martino Miori come progettista strutturale, in collaborazione con lo studio Rewis, nella figura dell’ing. Tiziano Sartori e della fornitura e posa delle strutture in legno.

Ing. Martino Miori | Progettista strutturale XLam Dolomiti

Ing. Martino Miori | Progettista strutturale Xlam Dolomiti

«A livello strutturale questa è stata una vera e propria sfida, che abbiamo saputo affrontare prima di tutto grazie al lavoro di squadra, con l’appoggio di partnership esterne e attraverso un’attenta progettazione integrata. X-Lam Dolomiti, inoltre, può vantare un solido know how nel settore delle costruzioni in legno, frutto dell’esperienza acquisita negli anni. Questo progetto ci ha motivati ma non ci siamo fatti trovare impreparati. Uno degli obiettivi principali era quello di rendere l’intervento sostenibile dal punto di vista ambientale, economico ma anche sociale. Si tratta, infatti, di un progetto di edilizia sociale, in cui il legno ha dovuto competere con altre tipologie costruttive più tradizionali e consolidate come il mattone e l’acciaio.
In linea generale vorrei sottolineare che l’edificio è stato realizzato interamente in legno, senza l’ausilio di alcun elemento metallico dal punto di vista strutturale (a parte le connessioni). L’utilizzo del legno riduce notevolmente le emissioni di carbonio rispetto alle tecniche costruttive classiche, anzi permette lo stoccaggio della CO2 all’interno delle proprie strutture. La possibilità di avere a disposizione pannelli più grandi rispetto alle dimensioni standard presenti sul mercato, ha permesso di garantire tempi di realizzazione brevi e, di conseguenza, costi più sostenibili. Senza contare che la leggerezza del legno consente di risparmiare anche sulle spese di scavo. Nel giro di 10 anni siamo passati da villette da 2/3 piani a questo risultato: una palazzina di 9 piani in legno lamellare X-Lam strutturalmente innovativa, resistente al terremoto e all’incendio, con un ottimo rendimento energetico. Ci sono potenzialità nello sviluppo in altezza degli edifici e nell’utilizzo di X-Lam in combinazione con altri materiali come l’acciaio o il legno lamellare stesso. Con questo progetto si sono aperte nuove prospettive, vedremo quali saranno le richieste del mercato nel prossimo futuro».

XLam Dolomiti | Cantiere dell’edificio in legno a Rovereto.

Tecnologia Xlam

X-Lam Dolomiti progetta, produce e costruisce strutture ed edifici di legno sostenibili, con alte performance energetiche, sismicamente sicuri e duraturi nel tempo. Il pannello X-Lam prodotto dall’azienda è realizzato all’interno dello stabilimento produttivo ed è composto da tavole di abete rosso incollate a strati incrociati con colle prive di formaldeide.

Pannelli di piccole e grandi dimensioni sono prodotti, preforati e sagomati per tutte le forometrie di porte, finestre e aperture di diverso genere. Una volta pronti, vengono numerati per facilitare il montaggio e trasportati in cantiere dove vengono assemblati in tempi estremamente rapidi.

X-Lam Dolomiti.

Caratteristiche strutturali

Assenza di elementi metallici. La struttura dell’edificio è stata realizzata con elementi portanti in legno, senza l’ausilio di profili d’acciaio. Gli unici elementi metallici riguardano le connessioni fra gli elementi strutturali prefabbricati.

Leggerezza. La leggerezza rende il legno un materiale particolarmente adatto allo sviluppo di strutture in verticale. Questo aspetto garantisce carichi inferiori sulle fondazioni. Il peso di tutto l’edificio di 9 piani in legno corrisponde al peso del piano interrato che rispetta l’impronta dell’edificio) e, di conseguenza, un risparmio sui costi di scavo e di realizzazione delle strutture di fondazione.

Posa dei pannelli. L’utilizzo di pannelli in legno di grandi dimensioni – da 3,5 metri di altezza fino a 13,5 metri di lunghezza – ha consentito di velocizzare il processo di posa e, di conseguenza, di ottimizzare le tempistiche del cantiere nel rispetto dei costi concordati in fase di preventivo.

La struttura a strati incrociati del pannello in X-Lam permette la posa di pannelli portanti di grandi dimensioni riducendo il numero delle connessioni, con un risparmio ulteriore in termini di tempi e di costi. Il lavoro è stato realizzato in 9 settimane con l’ausilio di 4 operai specializzati.

X-Lam Dolomiti | Assenza di elementi metallici.

Attacco a terra. Per garantire la durabilità dell’edificio nel tempo, uno degli aspetti da considerare è rappresentato dall’attacco a terra. La soluzione proposta è un cordolo prefabbricato in calcestruzzo armato che rialza il pannello parete di 20 cm dalla quota di imposta della pavimentazione esterna proteggendolo dai ristagni di acqua e, grazie a una guaina impermeabilizzante, anche dall’umidità di risalita.

Questo sistema è stato sviluppato da X-Lam Dolomiti appositamente per questi tipi di edifici, nell’ottica di semplificare e velocizzare il cantiere. La prefabbricazione del cordolo ha garantito un’interfaccia precisa fra cemento e legno.

Solaio. Il solaio è costituito da pannelli strutturali a tre strati per un totale di 120 mm collaboranti con travi in legno lamellare per evitare elementi strutturali metallici.
Durante le fasi del cantiere, i solai sono stati protetti con teli traspiranti che hanno
permesso una conservazione ottimale delle strutture anche nelle fasi di sospensione forzata a causa della pandemia da Covid19.

Antirumore e antisismico. Nella concezione strutturale dell’edificio, le pareti in legno separano fisicamente le unità immobiliari e lo spazio distributivo, garantendo non solo uno scheletro portante sismoresistente, ma anche ottime prestazioni acustiche. Sono stati inoltre inseriti nastri e guarnizioni di protezione dei pannelli per abbattere la trasmissione del rumore tra unità contigue.

Resistenza al Fuoco. L’edificio ha una resistenza al fuoco R60, definita mediante lo studio del calcolo del carico incendio. Su precisa richiesta del committente, i requisiti di resistenza al fuoco vengono soddisfatti direttamente dai pannelli X-Lam e dalle strutture in legno (sono un sistema, lavorano insieme), senza considerare la protezione offerta da rivestimenti, placcaggi o contropareti, in modo da poter eventualmente riadattare gli spazi senza intaccare i requisiti di resistenza al fuoco della struttura stessa.

Numeri del progetto

  • 11 mila mq di amianto bonificato
  • 9 piani
  • 29 metri di altezza
  • 560 mq per piano
  • 5100 mq totali
  • 800 pannelli X-Lam
  • 60 pannelli parete a piano
  • 27 pannelli solaio a piano
  • 1500 mc di legno lavorato
  • 2500 mc di tronchi
  • 13 settimane di lavoro
  • 0 kg di travi/colonne in acciaio, edificio «solo legno»
  • 100 mila viti impiegate
  • 10000 kg di piastre
  • 4 maestranze impiegate al montaggio

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