Organizzazione del cantiere | La sfida della gestione integrata Bim

L’edilizia di fronte a un bivio tecnologico

La progettazione di un cantiere edile ha nella gestione della sicurezza un ulteriore aspetto caratteristico che può essere risolto dall’utilizzo del Bim. L’applicazione della normativa per la sicurezza in cantiere richiede in via progettuale la redazione e la composizione di specifici elaborati anche grafi ci ed è proprio nella composizione di questi che emergono le potenzialità di un sistema Bim.
L'autore | Ing. Mauro De Luca Picione Dottore di Ricerca in ingegneria edile, libero professionista e docente a contratto, Università degli Studi della Basilicata.
L’autore | Ing. Mauro De Luca Picione
Dottore di Ricerca in ingegneria edile, libero professionista e docente a contratto, Università degli Studi della Basilicata.

Le nuove tecnologie informatiche e in particolare il Bim si stanno rivelando un’opportunità per il settore delle costruzioni; sempre più professionisti, infatti, stanno optando per l’utilizzo di questi strumenti.
All’interno del comparto edile è la fase della progettazione che, più delle altre, sta traendo i benefi ci più signifi cativi, dall’uso dei software per la modellazione e la visualizzazione; ma è la fase esecutiva del processo che può trarre vantaggi ancora maggiori. È questa l’idea alla base di una serie di articoli che iniziano con questo numero attraverso i quali investigare le possibilità e le opportunità dell’utilizzo di software in cantiere.

L'autore | Ing. Vittorio Mottola Laureato in ingegneria edile, libero professionista e imprenditore edile, consulente software tecnico.
L’autore | Ing. Vittorio Mottola
Laureato in ingegneria edile, libero professionista e imprenditore edile, consulente software tecnico.

I temi che si approfondiranno saranno, quindi, il rapporto tra il Bim e il cantiere edile per passare poi a singole questioni come il controllo della commessa, la gestione della sicurezza, il progetto del cantiere e la sua rappresentazione, la specificità del cantiere di restauro e manutenzione, per chiudere con un’analisi e un confronto con le aziende leader di settore sugli archivi disponibili degli oggetti digitali tematici che possono essere inclusi nel modello digitale Bim di un cantiere edile. È riconosciuta tra gli operatori del settore la necessità di ripensare il processo produttivo edilizio così come il rapporto tra le diverse componenti operative e i diversi attori dello stesso processo.
Il perdurare di un periodo di crisi economica, l’analisi dei dati statistici sugli infortuni sul lavoro, che evidenziano cali dovuti quasi esclusivamente a minori ore lavorative, rendono sempre più forte l’esigenza di una previsione meno probabilistica dei tempi e dei costi, in un’ottica di efficienza e di sicurezza. Come altri settori industriali, l’attività innovatrice dei processi produttivi si basa e si rivolge alle tecnologie dell’informazione e all’uso di piattaforme software sempre più performanti e con caratteristiche sempre più specializzate nella simulazione multidisciplinare integrata del processo produttivo.

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In particolare, la direzione di sviluppo e di ricerca è quella dell’integrazione delle diverse fasi operative, e, soprattutto, di integrare, con metodologie ancora in fase di studio e sperimentazione, i dati e le informazioni relative al prodotto reale e al suo ciclo di vita. È fondamentale garantire una corretta e stabile comunicazione tra i differenti protagonisti del processo progettuale-produttivo tanto più nella gestione dei passaggi nevralgici dello stesso processo, ovvero, progetto-cantiere e cantiere–gestione.
L’intero settore delle costruzioni vive una stagione di innovazione e sperimentazione sempre più indirizzata verso l’obiettivo della condivisione di dati e informazioni, come dimostrano diversi progetti di ricerca uno per tutti Innovance (Industria 2015 Consorzio Ancenergia).
È condivisibile, in analogia a quanto accaduto in altri settori industriali (meccanico, elettronico, ecc.), che la possibilità di includere in un unico «luogo» digitale le informazioni di progetto e di processo siano possibilità e opportunità ambiziose da perseguire con fermezza e determinazione; un luogo accessibile a tutti gli addetti è, quindi, una realtà di indubbia validità operativa.
Ed è proprio la fase esecutiva del processo edilizio, ovvero il cantiere, che può trarre dall’utilizzo di data base dedicati e regole condivise i maggiori e i più signifi cativi vantaggi; infatti, la presenza contemporanea di molti attori di processo e di diversi ruoli di controllo fanno sì che si crei un continuo fl usso d’informazioni e dati da gestire. Il concetto di centralizzare attraverso un data base i dati di lavoro dell’intervento è oggi possibile attraverso l’architettura Bim.
Ideare, progettare e costruire con il Bim. Il concetto di Bim, Building Information Modeling (o Modelling) – letteralmente costruzione delle informazioni modellando – si sviluppa attorno all’idea di inserire le informazioni inerenti gli elementi di un progetto all’interno del progetto stesso mediante l’uso di specifici software che sono in grado di associare tipologie d’informazioni diverse agli elementi grafi ci della progettazione.
Il programma, che ha le caratteristiche intrinseche di un database, si relaziona con l’operatore mediante un’interfaccia di tipo grafico.
Il sistema, se opportunamente sfruttato, riesce a immagazzinare informazioni,  completamente personalizzabili, collegabili agli oggetti di progettazione e in generale a ogni oggetto incluso del processo produttivo.

La percezione che può dare, seppur in scala, un modello tridimensionale è oggi implementata grazie alla possibilità di realizzare un plastico Bim dinamico. Immagine tratta dal sito dell’azienda Iron Work Model di Giuseppe Vitali.

Il Bim può essere definito, in un senso più generale, come una procedura standardizzata di lavoro di equipe in cui i dati possono essere inseriti non solo mediante le competenze tecniche riferibili alle proprie specifiche professionalità, ma anche in maniera tale che gli stessi dati possano essere integrati, gestiti visualizzati dagli altri professionisti chiamati a rispondere ai più svariati aspetti della progettazione con le rispettive competenze.
La possibilità di applicare e utilizzare piattaforme Bim nella progettazione e gestione del cantiere edile è un’ulteriore frontiera di ricerca i cui risultati sono ancora limitati, ma sicuramente incoraggianti. Il cantiere diviene, secondo questa strada, una della fasi di un unico processo logico che va dall’ideazione alla dismissione del prodotto edilizio.
In particolare, la possibilità di attribuire parametri temporali agli oggetti e, quindi, «vederli» conformarsi e/o modificarsi attraverso una successione di sequenze operative è uno dei risultati già possibili e attuabili.
La progettazione di un cantiere edile ha nella gestione della sicurezza un ulteriore aspetto caratteristico che può essere risolto dall’utilizzo del Bim. L’applicazione della normativa per la sicurezza in cantiere richiede in via progettuale la redazione e la composizione di specifici elaborati anche grafi ci ed è proprio nella composizione di questi che emergono le potenzialità di un sistema Bim.
È noto che la norma richiede, quale obbligo, la composizione di almeno una planimetria di cantiere che rappresenti l’assetto logistico dell’unità produttiva, oltre che la redazione di elaborati grafi ci specifici sui temi della sicurezza. Ottemperare in maniera corretta a detti obblighi, ovvero, realizzare elaborati che siano in continuità con il progetto e non rappresentazioni avulse, può trasformarsi in un significativo onere in termini di tempi e di costi.
Al contrario, in un modello strutturato in maniera tale da contenere anche le informazioni sul cantiere, gli stessi risultano elementi di rappresentazione di un unico sistema digitale.
Ancora, il tema del cantiere mostra un’altra necessità che può essere risolta con il Bim; infatti, è proprio nel cantiere che la simulazione, la previsualizzazione, permette di evidenziare delle criticità di processo o delle difficoltà operative. Nel concreto di questo singolare stabilimento produttivo, il cantiere edile, ciò significa progettare il modello architettonico, strutturale e impiantistico con regole condivise tali da rendere identificabili i singoli elementi, al fine di poter studiare, oltre la loro collocazione spaziale, la rispettiva collocazione temporale-interferenziale.

01 BIM

Il Bim e il cantiere. Che l’interesse per l’argomento sia elevato lo dimostra la forte ricorrenza di terminologie e di acronimi negli appuntamenti di settore. Le fiere e i convegni in esse organizzate sono, spesso, l’occasione per fare il punto sulla situazione di un particolare distretto, per confrontarsi con altri professionisti, per discutere di proposte, idee, normative, presentare i lavori di ricerche svolte e per scoprire come le nuove tecnologie possono essere sfruttate. Ne emerge la sempre più forte interdipendenza tra il mondo dei software e il settore delle costruzioni.
La crisi economica generale, e in particolare del settore delle costruzioni, sta spingendo gli operatori verso soluzioni  e di efficacia. Ecco che allora una corretta progettazione con la simulazione del processo produttivo non è solo la risposta al dettato normativo cui rispondere burocraticamente, ma può essere un’opportunità per coniugare la sicurezza e la qualità con un minor costo e un minor tempo realizzativo.
In conclusione, al di là delle campagne pubblicitarie spesso enfatiche delle software house, possiamo dire che il concetto di Bim cela dietro le sue molteplici sfaccettature e interpretazioni il concetto più antico di progettazione integrata, idealizzata e teorizzata per decenni, ma che, anche a causa di limiti tecnologici, non si è mai concretizzata su larga scala. E nella progettazione integrata, oltre gli aspetti architettonici, strutturali e impiantisti, non può non mancare il progetto del cantiere, le istruzioni d’uso di quanto progettato.
Oggi l’evoluzione concettuale in continua modificazione trova sponda in una tecnologia reale che al di là del susseguirsi degli acronimi come Blm, Building Lifecycle Management, e di Dim, District Information Modeling, mostra un interesse constante e una direzione consolidata secondo una naturale evoluzione del concetto di associazioni delle informazioni reali al nostro modello simulato in una scala, temporale, documentale e dimensionale, sempre più precisa.

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