Produzione | Cadorin

Leggere seduti in un libro

Sedia Libro si chiama cosi il prototipo dell'azienda Cadorin, esposto fino al 30 novembre a Milano nel Palazzo Isimbardi, che ricrea un libro in legno che aperto si trasforma in un'area per lettura dotata di tutti comfort.

Sedia Libro è una costruzione in legno, alta quasi come una persona, che una volta aperto ricrea un’area di lettura comprensiva di poltrona, pensili e illuminazione. Il primo prototipo di «Sedia libro» è stato progettato dall’architetto Barbara Fornasir e commissionato dal critico Vittorio Sgarbi ed è stato realizzato artigianalmente dall’azienda trevisana Cadorin>>, ideatrice già dell’attuale collezione «Tomi de legn».Sedia libro

«Sedere è leggere» è il nome dato da Sgarbi  all’opera e riportato anche sulla copertina con la sua firma. Sarà in esposizione fino al 30 novembre a Milano, nel Palazzo Isimbardi (ingresso gratuito) che, con il progetto «Expo belle arti» promosso da Regione Lombardia e curato da Vittorio Sgarbi, ospita il padiglione del libro.  Sedia Libro è visibile nella sala che ospita la ricostruzione della storica libreria di Trieste del conosciuto poeta triestino Umberto Saba, sempre curata dall’architetto Barbara Fornasir. Alla mostra sono presenti anche le poltroncine e la panca della collezione Tomi de legn di Cadorin Group.

Rita Cadorin e VittorioSgarbi
Barbara Fornasir e Vittorio Sgarbi

Rita Cadorin | Direttore marketing e sviluppo Cadorin
«Visto le grandi dimensioni, creare la Sedia Libro ha rappresentato per noi una bella sfida. Questo grande libro in legno infatti occupa chiuso ben 30x100x150 cm di spazio mentre aperto diventa una sedia poltrona con relativo appoggio leggio, completo di pensili per libri ed illuminazione. Il prodotto è stato realizzato a mano principalmente da mio padre, Delfino Cadorin. Ogni singolo pezzo è in legno massello di Noce europea del colore Corteccia, una delle nostre finiture, e la struttura è in Abete austriaco naturale. Il meccanismo di apertura del sedile all’interno del librone, lo schienale dello stesso e il leggio è senza automatismi ma si avvale di corsie, incastri ed automatismi in legno massello. Per la fornitura dei componenti ci siamo avvalsi della collaborazione di: Centro studi e restauro di Gorizia, Gobbo salotti di Cittadella (Pd), Miko di Savogna (Go), T.p.s. di San Giovanni al Natisone (Ud), Viabizzuno di Bentivoglio (Bo). Non solo: tutte le scritte di copertina e costa sono dipinte a mano dal maestro d’arte Flavio Polloniato di Marostica. Il risultato finale è un pezzo davvero unico ma non vogliamo resti solo un prototipo: sarà inserita in produzione Cadorin in edizione numerata. Ogni Sedia Libro avrà infatti un numero romano (quella esposta a Palazzo Isimbardi è la n. I-2015) e potrà essere personalizzata secondo le esigenze del committente».

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