Edilizia residenziale | Domus Lignea, Cinisello Balsamo

Legno, cappotto in eps, flessibilità costruttiva e socialità

L’edificio, concepito in un programma di social housing in cui la committenza è fortemente impegnata e presente sul territorio cittadino, nasce anche come luogo aggregativo e di socialità tra i suoi abitanti. Tutte le divisioni interne sono state realizzate a secco, tramite l’impiego di tramezzi realizzati con doppia lastra in cartongesso e interposta lana minerale per garantire i valori termoacustici richiesti in fase di progetto.

L’area oggetto dell’edificazione (1.700 mq) si trova nella periferia nord del comune di Cinisello Balsamo, angolo con la via Risorgimento, in prossimità di altri due interventi di edilizia convenzionata sempre realizzati dal consorzio Cocec, unione tra le tre cooperative storiche di Cinisello Balsamo (UniAbita, La Nostra Casa e Diaz) che si è aggiudicato il bando del comune per destinarlo alla creazione di residenze in edilizia convenzionata (prezzo massimo al mq 2.400 euro). Il lotto confina con Cascina Nigozza, importante testimonianza di edilizia rurale dei primi del ‘900, anche se non perfettamente conservata.

Render dell’edificio ultimato con vista dagli orti urbani e in evidenza il sistema di persiane scorrevoli.
Render dell’edificio ultimato con vista dagli orti urbani.

L’edificio. È distribuito su 4 piani fuori terra oltre un piano interrato adibito ad autorimessa e cantine ed è composto da 16 unità immobiliari, suddivise in 2, 3 e 4 locali. Per esigenza di convenzione urbanistica gli appartamenti non potevano superare la superficie utile pari a 95 mq. L’accesso alle unità abitative avviene tramite un ascensore e un corpo scala di tipo aperto. Entrambi sono posizionati nel fulcro della pianta suddividendola in due corpi pressoché distinti; in particolare, gli accessi delle abitazioni (che si trovano nel corpo più a sud) si affacciano su un ballatoio comune riprendendo l’idea della distribuzione della casa a ballatoio (riproponendo un modello distributivo che in qualche modo cerca un dialogo con la vicina cascina storica). Il sistema costruttivo non è rigido: la presenza di alcuni setti portanti in legno non ha limitato la possibilità di modificare gli ambienti progettati, permettendo una flessibilità degli spazi anche in futuro.

Tutto il piano interrato è realizzato in cemento armato, compreso il solaio a quota zero. Su quest’ultimo si trovano i cordoli in c.a. ai quali sono state vincolate le piastre metalliche atte a ricevere le pannellature in X-Lam.
Tutto il piano interrato è realizzato in cemento armato, compreso il solaio a quota zero. 

Caratteristiche architettoniche.
Rivestimento di facciata: molta importanza è stata data al tipo di rivestimento dei prospetti. Avendo sempre come riferimento la limitrofa cascina Nigozza, si è optato sin da subito per un sistema di rivestimento a intonaco di colore bianco avorio per non creare dissonanze con l’intorno.
Sistema oscurante: di tipo ‘tradizionale’ (persiane) ma attualizzato da un sistema scorrevole a incasso. La persiana, con alette regolabili per permettere alla luce solare di essere bloccata durante il periodo estivo, una volta chiusa, lascia trasparire il suo alloggiamento in facciata evidenziato da una diversa colorazione dell’intonaco.

Solaio: su quest’ultimo si trovano i cordoli in c.a. ai quali sono state vincolate le piastre metalliche atte a ricevere le pannellature in X-Lam.
Solaio: su quest’ultimo si trovano i cordoli in c.a. ai quali sono state vincolate le piastre metalliche atte a ricevere le pannellature in X-Lam.

L’edificio, concepito in un programma di social housing in cui la committenza è fortemente impegnata e presente sul territorio cittadino, vuole essere un luogo aggregativo e di socialità tra i suoi abitanti. Residenza intesa come luogo di aggregazione sociale e non solo come disponibilità di alloggi a canone agevolato fanno di questo intervento un’importante testimonianza di rapporto con la comunità locale e di sperimentazione di nuove forme dell’abitare.
Massima importanza è stata quindi data ai luoghi di spazio comune quali ballatoio, l’area gioco bimbi condominiale e gli orti urbani, che si trovano nella porzione retrostante l’area d’intervento.

Fasi di posa del sistema costruttivo in X-Lam.
Fasi di posa del sistema costruttivo in X-Lam.

Il cantiere. Le prime opere realizzate sono state le paratie a confine con i lotti confinanti, necessarie per contenere il terreno limitrofo in quanto il piano interrato occupa buona parte del lotto di terreno oggetto d’intervento. Si è poi proceduto con le opere di scavo, propedeutiche alla successiva realizzazione delle opere di fondazione.
Tutto il piano interrato è realizzato in cemento armato, compreso il solaio a quota zero. Su quest’ultimo si trovano i cordoli in c.a. ai quali sono state vincolate le piastre metalliche atte a ricevere le pannellature in X-Lam.
I pannelli (realizzati in Austria dalla ditta Stora Enso) arrivano in cantiere già tagliati in misura e pronti per essere montati. Le connessioni sono tutte in acciaio (piastre e controventature) e i fissaggi sono realizzati con viti.

I pannelli realizzati in Austria dalla ditta Stora Enso sono arrivati in cantiere già tagliati in misura e pronti per essere montati. Le connessioni sono tutte in acciaio (piastre e controventature) e i fissaggi sono realizzati con viti.
I pannelli realizzati in Austria dalla ditta Stora Enso sono arrivati in cantiere già tagliati in misura e pronti per essere montati. Le connessioni sono tutte in acciaio (piastre e controventature) e i fissaggi sono realizzati con viti.

guzzo xlam

Scelta e posa del cappotto. Una fase molto importante è stata la posa del cappotto termico in eps. Essendo uno dei principali elementi dell’involucro edilizio, questa fase ha previsto una quotidiana verifica delle modalità operative di realizzazione, in quanto una cattiva esecuzione avrebbe potuto compromettere tutto il lavoro svolto. La scelta dell’eps, se pur dettato da esigenze economiche, si è sposata bene con il sistema legno. Essendo il legno un materiale igroscopico per natura ed essendo dotati tutti gli alloggi di un efficiente sistema di ventilazione meccanica controllata, l’umidità non raggiunge mai il sistema a cappotto, evitando possibili accumuli di condensa tra il supporto ligneo e il cappotto stesso.
11Tutte le divisioni interne sono state realizzate a secco, tramite l’impiego di tramezzi realizzati con doppia lastra in cartongesso e interposta lana minerale per garantire i valori termoacustici richiesti in fase di progetto. La tenuta all’aria del sistema è stata realizzata in maniera quasi maniacale: ogni giunto tra pannelli in legno, ogni piastra, ogni strato di freno a vapore è stato verificato e opportunamente nastrato. Infatti, il sistema legno offre innumerevoli vantaggi, ma se realizzato in maniera non corretta può comportare altrettanti problemi.

guzzo telo traspiranteI corpi radianti. Un edificio prestante come quello di cui stiamo parlando, edificio con limitate dispersioni energetiche grazie a un involucro edilizio molto spinto ed efficiente, ha bisogno di un sistema impiantistico che permetta di compensare eventuali abbassamenti di temperatura interna in maniera veloce (è previsto il raggiungimento della classe energetica CasaClima A). Scartato il sistema radiante a pavimento, che per via della sua inerzia termica avrebbe dovuto funzionare in maniera continua senza che ve ne fosse la necessità, si è optato per un sistema a ventilradiatore con piastra radiante.

Tutte le divisioni interne sono state realizzate a secco, tramite l’impiego di tramezzi con doppia lastra in cartongesso e interposta lana minerale. Tutte le divisioni interne sono state realizzate a secco, tramite l’impiego di tramezzi con doppia lastra in cartongesso e interposta lana minerale.
Tutte le divisioni interne sono state realizzate a secco, tramite l’impiego di tramezzi con doppia lastra in cartongesso e interposta lana minerale.
guzzo ed sociale

Sistema brevettato che abbina la ventilazione di un tradizionale fancoil all’irraggiamento di un calorifero. Il brevetto è nato con l’dea di migliorare il livello di comfort e ridurre la rumorosità del fancoil tradizionale. Il sistema modula la velocità di ventilazione in relazione alla temperatura impostata in ambiente e quella reale.

Posa del cappotto in eps.
Posa del cappotto in eps.

Una volta raggiunta la temperatura di comfort, si spegne la ventilazione e mantiene la temperatura grazie alla piastra radiante frontale (concetto dei più tradizionali radiatori a muro). Così abbina la velocità di messa a regime della ventilazione con il comfort statico e silenzioso dell’irraggiamento.

Arch.Vincenzo Guzzo | progettista, direttore lavori e consulenza energetica
Arch.Vincenzo Guzzo | progettista, direttore lavori e consulenza energetica

Arch. Vincenzo Guzzo | I vantaggi di un buon progetto esecutivo
«Un buon edificio nasce già dal suo progetto: progetti ben concepiti fanno risparmiare tempo e denaro, anche in fase di gestione dell’edificio finito. La difficoltà progettuale permette una direzione lavori meno critica e più ‘divertente’ in quanto ogni aspetto è stato verificato in ogni suo dettaglio a tavolino, limitando a pochi casi isolati gli imprevisti e le criticità esecutive.
Citando l’architetto Walter Gropius che dice: ‘l’architetto inizia dove finisce l’ingegnere’, forse in tale progetto non è propriamente azzeccato. Infatti ogni aspetto e fase di progetto (architettonico, statico e impiantistico) è frutto di un lavoro di un team continuamente in stretto rapporto. Sarebbe impensabile mandare in produzione il legname senza avere chiaro dove posare l’interruttore del locale x dell’appartamento y. Ogni aspetto è definito a tavolino quasi millimetricamente. Ogni elemento non può essere lasciato al caso: ogni tassello deve coincidere con l’altro. L’impegno da parte dei progettisti è quindi elevato, ma tale sforzo viene poi premiato in fase di cantiere, dove l’assemblaggio delle singole porzioni e il ‘montaggio’ del progetto richiede meno sforzi e controlli. Occorre definire tutto in fase di progetto, in quanto errori di progettazione esecutiva potrebbero comportare ritardi e aggravi economici».

Il sistema di persiane scorrevoli.
Render: sistema oscurante di tipo ‘tradizionale’ (persiane) attualizzato da un sistema scorrevole a incasso.

Chi ha fatto Cosa
Committente: Cocec, Consorzio cooperativo edilizio, Cinisello Balsamo
Progetto architettonico, direzione lavori e consulenza energetica: arch. Vincenzo Guzzo, arch. Ilaria Vanzulli (collaboratore)
Progettista c.a: arch. Massimiliano Crevenna
Progettista X-Lam: Borlini & Zanini sa
Collaudatore strutture: ing. Maurizio Rizzi
Progettista impianti: p.i. Giorgio Schinetti
Impresa esecutrice opere: Galimberti Gianni sas di Daniele Galimberti & C.
Impresa impianti elettrici: Elettroimpianti srl
Impresa impianti meccanici: Beretta Impianti snc di Beretta Giuseppe & C.
Fornitore serramenti: Cocif soc. coop.

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