Luoghi di degenza

L'estetica del colore come terapia

Un ambiente accogliente e «familiare» contribuisce infatti al mantenimento dell’equilibrio psico – fisico.

Il Gruppo Boero ha sviluppato un metodo progettuale da applicare all’interno di luoghi di degenza come ospedali e hospice per affiancare i programmi terapeutici. La produzione collabora con le strutture sanitarie e i progettisti nella scelta delle corrette cromie da applicare sulle diverse tipologie di spazi anche in base al loro utilizzo.

Il colore, utilizzato all’interno delle strutture di degenza è una delle componenti della qualità ambientale, uno degli stimoli sensoriali attraverso i quali canalizzare le energie verso sensazioni positive come ottimismo e creatività, distraendo dalla condizione di disagio e contribuendo a generare un processo di autostimolazione attivo nell’avversare la sofferenza e la malattia. Tale operatività consiste nell’affiancare le strutture sanitarie e, se presenti, i progettisti nella scelta delle corrette cromie da applicare all’interno di luoghi di degenza come ospedali e hospice. Il Gruppo Boero in questi anni ha sviluppato un metodo progettuale da adattare a ogni singola situazione, che può essere parte importante del programma terapeutico, oltre che un dovuto riconoscimento della dignità della persona a prescindere dallo stato di salute. I pazienti, la categoria più fragile, percepiscono l’ambiente come estraneo, oggetto di ansie e insicurezze. Gli operatori vivono e utilizzano spazi e ambienti che con le loro caratteristiche condizionano lo svolgere delle loro mansioni e di conseguenza la loro vita. In questo caso la progettazione del colore non parte da una mera valenza estetica ma pone l’individuo come tema centrale. Il colore coinvolge ognuno emotivamente e in questa applicazione diventa segnale, stimolo di volta in volta ragionato in funzione anche della tipologia di struttura dal punto di vista di tipologia di ospiti presenti, della destinazione d’uso dei diversi locali, dello stile architettonico di ogni ambiente. La progettazione prosegue con la scelta dei materiali idonei alla coloritura, dove chiaramente si privilegiano finiture all’acqua che siano smalti o idropitture fino ad arrivare a un materiale ipoallergenico. Nello specifico il convegno realizzato a Villa Duchessa di Galliera, Residenza sanitaria assistenziale e centro diurno, ha raccontato il progetto eseguito per questa struttura di quattro piani che è ancora in fase di ultimazione e al termine interesserà circa 5.500 m di pareti.

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