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Software Fem per calcolare i ponti termici dell’involucro edilizio

Nel Superbonus e nelle riqualificazioni è importante considerare i ponti termici nel modello energetico così come verificare la formazione di muffa. Per fare questo in modo semplice ed efficace è possibile utilizzare il software agli elementi finiti Termolog di Logical Soft.

In un involucro edilizio i ponti termici sono quelle discontinuità nelle pareti e nelle strutture caratterizzate da un maggiore flusso termico. Le discontinuità possono essere geometriche o dovute ai materiali costruttivi e compromettono la corretta trasmissione del calore. Possono causare formazione di muffa, aumento dei consumi energetici e peggioramento del comfort abitativo.

Nel Superbonus e in tutti quei casi in cui si affronta un’analisi energetica è sempre obbligatorio considerare i ponti termici. Nel Superbonus dobbiamo fare un confronto tra due edifici: la situazione ante e post-intervento. In entrambe queste fasi i ponti termici devono essere considerati, con opportune differenze:

  • Ante intervento: i ponti termici possono essere calcolati con un abaco precalcolato. Il valore da determinare è la trasmittanza termica lineica, il flusso termico bidimensionale per metro lineare di sviluppo. Lo stesso metodo può essere utilizzato nella fase post-intervento per edifici nei quali si eseguono solo lavori sugli impianti.
  • Post-intervento: in edifici nei quali prevediamo interventi sull’involucro, i ponti termici devono essere obbligatoriamente studiati con un solutore agli elementi finiti. La verifica di assenza di formazione di muffa è obbligatoria e si basa sulla determinazione della temperatura superficiale del nodo. L’unico modo per farlo è calcolare i ponti termici con un software agli elementi finiti (Fem), come Termolog di Logical Soft.

    Logical Soft | I ponti termici devono sempre essere presenti nel modello di calcolo. In viola nel modello 3D di TERMOLOG si notano i ponti termici angolo, balcone, pavimento e serramento.

Verifiche di trasmittanza e ponti termici

Se la riqualificazione coinvolge l’isolamento termico dell’edificio allora è necessario rispettare le trasmittanze limite o il valore di H’t, vale a dire il coefficiente di scambio termico medio di progetto. Come si classifica un intervento in Superbonus:

  • Ristrutturazione importante di primo livello: l’isolamento coinvolge più del 50 per cento della superficie disperdente e contestualmente si sostituisce l’intero impianto.
  • Ristrutturazione importante di secondo livello: l’isolamento supera il 25% della superficie disperdente; è il tipico caso di interventi trainanti del comma 1a della Legge 77/2020.
  • Riqualificazione energetica di involucro: agisce su meno del 25% della superficie disperdente.

Le verifiche di trasmittanza da eseguire sono tre:

  • verifica del coefficiente di scambio termico H’t: è la media delle trasmittanze di tutti i componenti e comprende i ponti termici associati alle strutture oggetto di intervento. Questa verifica è obbligatoria per le ristrutturazioni importanti di primo e secondo livello.
  • Verifica sulla trasmittanza termica media: è la media delle trasmittanze delle strutture suddivise per tipologia e comprende i ponti termici. Questa verifica è richiesta per la ristrutturazione importante di secondo livello e la riqualificazione energetica di involucro.
  • Verifica di trasmittanza per le detrazioni fiscali: è la verifica introdotta dall’Allegato E – Decreto Requisiti Tecnici Ecobonus, ed è necessaria per l’accesso a Superbonus ed Ecobonus. In questo caso il valore da verificare non comprende i ponti termici.

    Logical Soft | Verifica di assenza di formazione di muffa e calcolo della trasmittanza lineica in un ponte termico tra parete verso esterno e solaio verso zona non riscaldata.

Verifica dell’assenza di muffa

La verifica di assenza di formazione di muffa nei ponti termici è un obbligo per tutti gli edifici nuovi e per tutti gli interventi di Superbonus ed Ecobonus che riguardino l’involucro dell’edificio.

Questo significa che tutti i ponti termici formati da strutture oggetto di intervento devono essere sottoposti a verifica di assenza di muffa. Vale anche per i ponti tra serramento e parete; anche se si isola la parete ma non si sostituisce il serramento; e anche se il serramento non è parte comune di un condominio. La verifica di assenza di formazione di muffa si esegue ai sensi della norma Uni 13788.

Logical Soft | Verifica di formazione di muffa con Termolog. A sinistra il modello di calcolo. Al centro il nodo calcolato, con la temperatura minima di 13,9°C nel vertice tra telaio e soglia.

Muffa nei ponti termici: come si corregge

La muffa si forma sempre quando si incontra una superficie fredda o mal isolata con aria umida interna. È necessario quindi alzare la temperatura tra telaio e soglia. Abbiamo due possibili soluzioni:

  • Scaldare di più il telaio e aumentare leggermente la fuoriuscita di calore dall’interno: possiamo cambiare il materiale del contro davanzale interno e interrompere la soglia.
  • Trattenere il freddo all’esterno e dare maggiore continuità all’isolamento. Interrompiamo quindi il davanzale sotto al telaio: inseriamo un materiale isolante che permette il taglio termico tra esterno ed interno.

    Logical Soft | Grazie ai comandi Taglia e Unisci è possibile interrompere il davanzale interno ed esterno e introdurre l’isolante sotto al telaio per evitare la formazione di muffa.

In conclusione: per il Superbonus e le riqualificazioni dobbiamo sempre considerare i ponti termici nel modello energetico. Inoltre, è necessario verificare l’assenza di formazione di muffa, sia per le nuove costruzioni sia quando eseguiamo interventi sull’involucro usando il Super Ecobonus. Infine la verifica di muffa sui ponti termici va fatta con un software agli elementi finiti come Termolog. (vb)

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