Ance Veneto | Emergenza casa

Luigi Schiavo: «Piano con interventi coordinati per il recupero urbano»

La proposta di Ance Veneto, in concomitanza dell’Home Day, è quella di sviluppare un patto con istituti bancari, parti sociali, enti locali, Regione e associazione dei costruttori per destinare fondi europei al recupero e alla manutenzione del patrimonio esistente.

L’emergenza abitativa che assilla l’Italia non tralascia nessuna regione e rischia di aggravarsi e di raggiungere nei prossimi anni anche il Veneto, terra che non aveva mai conosciuto questo tipo di emergenza.
La domanda potenziale di abitazioni cresce ogni anno, 30mila nuove famiglie a fronte di 11mila permessi di costruire, gli sfratti per morosità aumentano superando quota 4500, ma il mercato immobiliare in cinque anni si è dimezzato, segno che sempre più famiglie sono escluse dal diritto alla casa per un fattore economico e per le difficoltà di accesso al credito.

Permessi di costruire: calo del 72,5% in 7 anni
Fra l’altro, secondo il Dossier Casa elaborato dal centro studi Ance, negli ultimi sette anni il numero di permessi di costruire in Veneto è calato del 72,5% rispetto al picco del 2004 e il dato sulle compravendite segna –54,1% al confronto con il 2006.
Soltanto l’Emilia Romagna segna performance peggiori. Anche i nuovi mutui per la casa sono crollati del 59,2% rispetto al 2007. Di contro gli sfratti per morosità sono raddoppiati in 10 anni raggiungendo quota 4500 con una crescita quest’anno del 5%.

Fondi europei e fondo per lo sviluppo e la coesione 2014 – 2020?
È in questo contesto che Ance Veneto ha lanciato la proposta di un patto civico che coinvolga la Regione, le banche, le parti sociali e la stessa associazione dei costruttori per la formulazione di un piano che preveda interventi coordinati per il recupero urbano e la manutenzione dell’esistente, la realizzazione di abitazioni destinate alle fasce deboli, insieme a proposte per una gestione più equa dell’edilizia residenziale pubblica e del social housing.
Il piano potrebbe essere finanziato da fondi europei e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014 – 2020. L’appello per la costituzione di un tavolo regionale, cade nel giorno dell’Home Day, iniziativa promossa a livello nazionale dall’Ance per fronteggiare l’emergenza abitativa e risollevare l’economia>>. In Veneto c’è molta attesa dunque per gli effetti del protocollo firmato tra Cassa Depositi e Prestiti e Abi che prevede l’assegnazione di un plafond (2 miliardi a livello nazionale) destinato a mutui per le fasce deboli e la possibilità di acquistare per la stessa finalità obbligazioni bancarie garantite per 3 miliardi con il coinvolgimento del sistema creditizio locale.

Luigi Schiavo, presidente di Ance Veneto
«Gli ultimi provvedimenti governativi hanno introdotto nuovi strumenti agevolativi sulla casa. Sono presenti ancora due forti criticità: una tassazione eccessiva e la difficoltà per le famiglie di accedere al credito e di beneficiare del diritto alla casa. La proposto che stiamo portando avanti necessita di interventi mirati con un forte intervento manutentivo sugli edifici e una linea di indirizzo che punti soprattutto sulla rigenerazione urbana».

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