Unacea | Analisi di mercato

Macchine per costruzioni: mercato italiano in crescita

Ottima la crescita del mercato interno, che nei primi sei mesi di quest’anno ha fatto segnare un +29%. Positivo anche l'andamento dell'esportazione e dell'importazione. In flessione solo le macchine per il calcestruzzo.

Nel primo semestre del 2015 sono state immesse sul mercato nazionale 4.030 macchine per costruzioni, che rappresentano una crescita pari al 29% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dello scorso anno. Le vendite di macchine per il movimento terra sono state 3.871 (+25%) e 159 le macchine stradali (+308%).Macchine per costruzioni

Esportazione. Positivo l’andamento delle esportazioni di settore che, tra gennaio e aprile, hanno registrato un +6%. Nel dettaglio: cresce l’export delle gru a torre (+30%), delle macchine stradali (+20%), delle macchine per il movimento terra (+7%) e delle macchine per la perforazione (+5%). Stabile l’export delle macchine per la preparazione degli inerti (+1%), mentre continua la flessione per le macchine per il calcestruzzo (-4%).

Importazioni. Positiva anche la dinamica delle importazioni, che crescono del 36%. La bilancia commerciale, in avanzo di oltre 600 milioni di euro, si mantiene stabile rispetto allo stesso periodo del 2014.

Paolo Venturi | Presidente Unacea
Paolo Venturi | Presidente Unacea

Paolo Venturi | Presidente Unacea
«Nel primo semestre dell’anno assistiamo ad un risultato importante in quanto è il segno che il mercato interno si sta risollevando, pur con tutte le difficoltà del caso. La congiuntura economica generale resta infatti incerta e, anche se la fiducia degli operatori sta moderatamente crescendo, occorre stimolare opportunamente questi primi segnali di ripresa. Unacea >> continua a sostenere l’esigenza di un piano nazionale di intervento sul dissesto idrogeologico, anche facendo ricorso ai fondi della Banca europea degli investimenti, così come fatto con il protocollo d’intesta firmato dal Governo per l’edilizia scolastica, che va proprio nella direzione di un uso razionale degli strumenti di finanziamento dell’Unione».

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