Edilizia popolare | Milano

Manutenzione straordinaria con bonifica da amianto

La manutenzione straordinaria di due palazzine di proprietà Aler nel comune di Pero (località Cerchiate) ha richiesto la bonifica da amianto, il rifacimento delle facciate con sostituzione del cappotto, una nuova copertura, un nuovo impianto di riscaldamento e una nuova pavimentazione per i parcheggi. I maggiori problemi di cantiere si sono creati dopo il montaggio dei ponteggi quando si è riscontrata la presenza di amianto nei locali caldaiette dei singoli alloggi.

I due edifici oggetto dell’intervento sorgono su un’area periferica del Comune di Pero, località Cerchiate, in prossimità del confine con Rho. Le opere hanno riguardato la rimozione e la bonifica di tutte quelle porzioni di strutture (copertura, pareti…) contenenti amianto, il rifacimento delle stesse, oltre alla realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento e una nuova pavimentazione dei parcheggi.

Per limitare al minimo la possibilità di contatto e d’interferenza tra gli operatori e i fruitori degli edifici, la rimozione dell’amianto è avvenuta prevalentemente in area confinata ed è stato previsto l’utilizzo di un’area di cantiere adeguatamente isolata e recintata per il carico/scarico delle merci e per le operazioni di accatastamento temporanee.

La nuova copertura

Si è provveduto alla rimozione delle lastre di copertura contenenti amianto-cemento, e dello strato di coibentazione sottostante, in lana di roccia contaminata da amianto, si è proceduto alla pulizia del sottotetto dai residui di amianto e alla rimozione dei pannelli del parapetto della copertura contenenti amianto.

Si è proceduto poi a montare una nuova copertura realizzata con lastre isolanti a profilo grecato ondulato, costituite con lamiera d’acciaio zincato 6/10 con procedimento Sendzimir secondo Uni 5753-75, protetta nella faccia superiore da un rivestimento anticorrosivo a base di asfalto plastico stabilizzato e da una lamina di alluminio naturale goffrato; mentre nella faccia inferiore da un primer bituminoso termostabile e da una lamina di alluminio naturale goffrato, posate con sovrapposizioni laterali. È stata anche realizzata una piccola porzione di copertura piana per l’alloggiamento della centrale termica, insieme a nuove copertine e scossaline.

Interventi sulla facciata

Dopo avere provveduto alla rimozione del vecchio cappotto di soli 3 cm di spessore si è provveduto alla realizzazione di un nuovo isolamento termico con pannelli in polistirene espanso sinterizzato a cellula chiusa con spessore di 9 cm.

Grazie alla composizione al 98% di aria, questo materiale offre ottime caratteristiche tecniche a fronte di un impegno molto ridotto di materie plastiche, garantendo una bassissima impronta ambientale, inoltre è rigenerabile al 100% con un impatto ambientale irrisorio e mantiene nel tempo le sue caratteristiche senza deteriorarsi.

Si è proceduto alla posa di una rete di armatura in fibra di vetro resistente e specifica per sistemi termoisolanti a cappotto. È stato creato un rivestimento in fibrato organico minerale, a base di resine acriliche all’acqua e silossani idrofobizzanti, flessibile, resistente e compatibile con i sistemi termoisolanti a cappotto.

Successivamente si è proceduto al ripristino dei cementi decorativi dei parapetti dei balconi, dei contorni delle finestre, delle terrazze e delle scale; insieme al ripristino del calcestruzzo nelle travi, pilastri, setti, eseguito dopo aver posato a pennello sui ferri delle armature prodotti anticorrosivi.

Sono state eliminate le crepe, le fessure e ogni tipo di corrosione. Infine, si è proceduto al risanamento dei parapetti in ferro esistenti previa spazzolatura, antiruggine e finitura a smalto.

Opere impiantistiche

Sono state realizzate opere di adeguamento alle vigenti normative in materia di tutti gli impianti elettrici comuni e dell’impianto di messa a terra, al quale sono stati allacciati sia gli impianti delle parti comuni, sia la predisposizione all’allaccio degli alloggi.

Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento, durante la fase di progetto, era stata prevista la sostituzione delle caldaiette autonome dei singoli alloggi; mentre in fase di cantiere, avendo riscontrato una presenza di amianto nei locali caldaiette dei singoli alloggi, si è deciso di realizzare un impianto centralizzato, uno per ogni edificio, posizionati in copertura.

Ciascun impianto è costituito da una caldaia a condensazione, composta da un bruciatore modulante a gas metano con basse emissioni inquinanti, una pompa di circolazione modulante con potenza al focolare 66,9 kW, potenza termica utile (80/60 °c) 65 kW, insieme ad armadi tecnici di contenimento adatti per il posizionamento esterno, uno scambiatore di calore a piastre in acciaio inox, un disconnettore e riduttore di pressione per il riempimento e il reintegro impianti di riscaldamento ad acqua calda completo di valvole d’intercettazione ingresso e uscita, una stazione di riempimento e reintegro per impianti di riscaldamento ad acqua calda dotata di contatore con display elettronico, oltre a valvole, tubazioni e filtri. Inoltre, sono stati realizzati nuovi impianti citofonici, sostituendo l’apparecchio ricevitore negli alloggi e creato un nuovo impianto di antenna televisiva.

Parcheggi

Lo stato della pavimentazione dei parcheggi era in pessime condizioni con cedimenti, avvallamenti, con un conseguente ristagno d’acqua e di usura degli autobloccanti. Si è proceduto quindi alla demolizione della pavimentazione esistente, attraverso uno scavo di circa 40 cm, realizzando un sottofondo in ghiaia di diverse pezzature, opportunamente compressa con un rullo, e sono stati posati dei nuovi autobloccanti drenanti in cemento bicolore per dare un po’ di vivacità.

Per evitare ristagni di acqua piovana si è proceduto anche al rifacimento completo della fognatura del cortile, alla sostituzione dei pozzetti e alla realizzazione di una griglia continua all’ingresso dei parcheggi per evitare l’arrivo di acqua dalla strada comunale. È stato realizzato un nuovo impianto d’illuminazione nei parcheggi e nei giardini utilizzando lampioni Disano Clima.

Cantinette

I tavolati divisori delle cantinette situate al piano terra erano realizzati con pannelli contenenti amianto, si è proceduto alla loro rimozione previo confinamento statico degli ambienti, realizzato con due strati di polietilene di adeguato spessore, posati a pavimento e fissati alle pareti, sigillati ai bordi con schiuma poliuretanica.

I nuovi tavolati sono stati realizzati in blocchi cavi prefabbricati in conglomerato di cemento, con faccia finita a vista, isolati con pannelli in lana di roccia legata con resine termoindurenti sul lato confinante con gli alloggi. Sono state revisionate e verniciate tutte le porte delle cantinette e realizzate due porte di sicurezza agli ingressi esterni. Infine, è stato rifatto l’impianto elettrico, compresa l’installazione di nuovi corpi illuminanti (Lampade Mareco Bellatrix 20 W led).

Problematiche di cantiere

L’inizio dei lavori è stato piuttosto accidentato. Il progetto iniziale risale alla fine del 2010, la gara d’appalto al 2011; i lavori furono sospesi e la consegna degli stessi avvenne nel novembre 2016. Dopo il montaggio dei ponteggi, si è riscontrata la presenza di amianto nei locali caldaiette dei singoli alloggi; per questo motivo era necessario un intervento di bonifica confinata previo smontaggio delle caldaiette.

Tutto ciò avrebbe comportato il non funzionamento del servizio di riscaldamento per un periodo di alcune settimane e la mancanza di acqua calda. Queste problematiche hanno convinto i progettisti, la direzione lavori e il responsabile del procedimento a valutare la possibilità di realizzare due impianti centralizzati, uno per ogni edificio, che avrebbero avuto anche il vantaggio di costi di esercizio inferiori e minore inquinamento, utilizzando macchinari più sofisticati e dotati di un migliore sistema di filtraggio dei fumi rispetto alle caldaiette singole.

L’unico elemento di preoccupazione rimaneva quello del pagamento delle spese condominiali che, considerata la criticità economiche e sociali degli abitanti dell’edilizia pubblica, presenta un notevole tasso d’insolvenza. Si è deciso di procedere comunque con la previsione di impianti centralizzati considerando che il problema dell’insolvenza, che riguarda anche gli affitti, dovrà essere affrontato e riportato a percentuali fisiologiche tollerabili per la contabilità generale dell’Ente.

Un’altra problematica importante è stata quella, operando in uno stabile abitato, del confronto con gli inquilini, a volte particolarmente difficile anche in considerazione del prolungarsi dei tempi, determinato dai motivi tecnici per la redazione del progetto di modifica dell’impianto di riscaldamento e dai motivi amministrativi per l’approvazione della perizia di variante.

Criticità che si è manifestata soprattutto nel primo stabile dove si è provveduto a montare il ponteggio, ma poco dopo i lavori si sono bloccati in attesa della redazione della perizia. Il responsabile del procedimento e il direttore dei lavori hanno continuamente richiesto all’impresa di non bloccare il cantiere procedendo alla realizzazione dei lavori non coinvolti dal progetto di variante, ma l’impresa, considerando le interferenze di molte lavorazioni con la realizzazione dell’impianto di riscaldamento e le relative diseconomie di scala, ha rifiutato di procedere con il necessario impegno, limitandosi a piccole lavorazioni con la presenza al massimo di due/tre operai.

Pur scontando i notevoli disagi per gli inquilini l’esito finale dell’intervento può considerarsi più che soddisfacente da un punto di vista estetico, anche in considerazione dello stato iniziale di conservazione dei due edifici, con un notevole risparmio energetico sia per il tipo di impianto di riscaldamento realizzato sia per l’isolamento termico delle facciate, ottenuto con un cappotto in polistirene espanso sinterizzato a cellula chiusa con spessore di 9 cm. Tenuto conto delle somme a disposizione, in questa fase non si è potuto provvedere alla sostituzione dei serramenti che avrebbe ulteriormente migliorato l’isolamento termico.

Chi ha fatto Cosa

Arch. Enzo Ranieri | Direttore lavori.
  • Committente Aler Milano
  • Progettazione Studio Associato Ingegneria Civile Ambientale Ing. Andrea Protti
  • Responsabile del procedimento Arch. Raffaella Arcamone
  • Direzione lavori Arch. Enzo Ranieri
  • Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione Ing. Maurizio Franchini
  • Imprese esecutrici Impresa Appaltatrice: RTC composta da Crea.Mi. srl e Easy Service srl; ing. Emilio Rovagnati (direttore tecnico impresa Crea.Mi srl); ing. Diego Zongaro (responsabile lavori impresa Crea.Mi srl); Abou Sena Asem Moustafa Abdel (operaio capo squadra impresa Crea.Mi srl); Carbonel Espinoza Richard Miguel (Ooperaio capo squadra impresa Crea.Mi srl); Ggeom. Giorgio Crippa (responsabile lavori impresa Easy Service srl)
  • Materiali Cappotto Pannelli Kone – rivestimento Keracover Eco Kompact – rete di armatura Kerakoll rinforzo V 50
  • Lastre di copertura Ondulit Coverib 850
  • Pavimentazione parcheggi autobloccanti Record
  • Illuminazione lampioni esterni Disano Clima – cantine lampade Mareco Bellatrix 20 W led – vani scala Disano Fosnova Tortuga 28
  • Pavimentazione vani scale Rubber gomma a bolli – collante Kerakoll
  • Tubazioni gas Emmeti Gaspex

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