Produzione | Mapei

Mapei al Fuorisalone con l’installazione “Tangibile & Intangibile”

Progettata da One Works e realizzata in collaborazione con Ica Group, l’installazione di Mapei per il Fuorisalone dal titolo “Tangibile & Intangibile” si trova nel cortile davanti all’Università degli Studi di Milano. Indaga il rapporto tra il materiale e l’immateriale in architettura e in edilizia.

Mapei rinnova la partecipazione al FuoriSalone con l’installazione Tangibile & Intangibile  progettata da One Works, società globale di architettura e design fondata nel 2007 da Leonardo Cavalli e Giulio De Carli, e realizzata in collaborazione con Ica Group per la mostra-evento Design Re-Evolution organizzata e coordinata da Interni (17 – 26 aprile 2023), in occasione del Salone del Mobile 2023 di Milano.

Materiale e immateriale, visibile e invisibile: l’opera indaga il dualismo in architettura e in edilizia tra ciò che è visibile e può essere sperimentato con i sensi e ciò che non è possibile vedere ma può comunque essere percepito.

Un tema noto a Mapei, i cui materiali sono spesso una presenza invisibile in molti interventi di costruzione e recupero. L’azienda ha accolto la proposta con grande entusiasmo, coinvolgendo il laboratorio di ricerca e sviluppo e i tecnici per la fornitura dei materiali e prodotti necessari a realizzare il progetto che sarà installato nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano.

Mapei | Simona Giorgetta e Leonardo Cavalli.

Simona Giorgetta | Membro Cda Mapei

«Siamo molto felici di partecipare per la sesta volta al FuoriSalone e di farlo al fianco dello studio internazionale One Works, con il quale condividiamo l’attenzione alla sostenibilità e la spinta all’innovazione. L’installazione ci ha interessati e coinvolti da subito, perché in modo diretto, mette in mostra il tangibile e l’intangibile dell’architettura, scomponendoli in un’installazione in cui è rappresentata l’essenza di un edificio finito: materiali, ricerca, innovazione, sostenibilità ed esperienza, elementi fondanti del lavoro di Mapei».

Leonardo Cavalli | Cofondatore One Works

«Abbiamo pensato da subito a Mapei per questa installazione del FuoriSalone, che con le sue innovazioni rappresenta un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. L’installazione, sviluppata anche con il prezioso contributo di Ica Group, non è solo un esempio del dualismo e della complementarità tra tangibile e intangibile, ma anche una metafora di come il mondo dell’architettura sia fondato su una strettissima collaborazione tra attori molto diversi, ma reciprocamente essenziali».

L’installazione al Fuorisalone

L’installazione vuole rappresentare il dualismo culturale svelando la reciproca complementarità, ma anche l’estrema opposizione, fra il tangibile e l’intangibile, la scissione tra il costruito e l’immaginario. Materiale e immateriale convivono nello stesso percorso: da un lato ciò che è possibile sperimentare con tutti i sensi, dall’altro ciò che non è possibile toccare fisicamente ma che è possibile comunque percepire in uno spazio nel quale provare emozioni.

Mapei | Installazione al FuoriSalone Milano 2023.

Due totem posizionati lungo un percorso disegnato su una pedana

Uno dei due totem, quello che racconta il tangibile, è composto da strati di vari materiali per l’edilizia, che non siamo abituati a vedere, perché spariscono all’occhio umano quando l’opera architettonica è conclusa: malte, sigillanti, intonaci e altri materiali Mapei si sovrappongono a diversi elementi essenziali per la costruzione, come profili metallici, legno e vetro verniciati con i prodotti di Ica Group e blocchi in mattoni. La colonna, spogliata della sua “pelle”, delle sue finiture, mostra tutta la complessità dando dignità agli elementi che la compongono.

L’altro totem, quello che rappresenta l’intangibile, è definito da un sottile profilo metallico che crea un parallelepipedo visivamente vuoto, che si anima portando il visitatore nel mondo immateriale dell’esperienza virtuale. Scansionando con uno smartphone il QR Code al centro del totem, si accede a un gioco che, attraverso un semplice questionario, consente di visualizzare una città immaginata creata dall’intelligenza artificiale evidenziando come la straordinaria capacità di generare immagini, in edilizia e in architettura, stia ampliando sempre più la distanza tra l’immaginazione e la produzione.

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