Produzione | Mapei

Mapei “Top Job 2021-2022”

La multinazionale italiana Mapei si è classificata al primo posto per la chimica nella ricerca effettuata dall’Istituto Tedesco Qualità ITQ con il metodo del Social Listening Index.

Nella terza edizione della ricerca che premia i migliori datori di lavoro in Italia, Mapei si è classificata al primo posto per il settore della chimica.

Lo studio, condotto dall’Istituto Tedesco Qualità ITQF e dal suo Media Partner La Repubblica Affari&Finanza col metodo del Social Listening Index, ha svolto un’accurata indagine sul web, raccogliendo in 12 mesi oltre 1 milione di citazioni online (su social media, blog, forum, portali news, video), che contengono riferimenti sui 2.000 datori di lavoro analizzati.

Il risultato è la classifica Top Job – Best Employes 2021, che fotografa il gradimento dei datori di lavoro nel nostro Paese. Fra gli aspetti analizzati rientrano il clima di lavoro, lo sviluppo professionale, le prospettive di crescita, la sostenibilità e i valori aziendali.

Marco Ceraico | Direttore risorse umane Mapei Italia.

Marco Ceraico | Direttore risorse umane Mapei Italia

«È per noi motivo d’orgoglio eccellere in questa classifica che si basa sulla reputazione online. Mapei continua a credere e investire molto nel processo di digitalizzazione della gestione delle risorse umane e del lavoro stesso, un processo accelerato e messo alla prova dalla pandemia. Questo riconoscimento dimostra che il nostro impegno è stato apprezzato sia dai nostri dipendenti sia dai nostri interlocutori».

Mapei oggi

Fondata nel 1937 a Milano, Mapei è uno tra i maggiori produttori mondiali di prodotti chimici per l’edilizia e ha contribuito alla realizzazione delle più importanti opere architettoniche e infrastrutturali a livello globale. Con 89 consociate distribuite in 57 Paesi e 81 stabilimenti produttivi operanti in 36 nazioni, il gruppo occupa 10.600 dipendenti nel mondo. Nell’anno 2020 il gruppo Mapei ha registrato un fatturato consolidato di 2,8 miliardi di euro. Alla base del successo dell’azienda: la specializzazione, l’internazionalizzazione, la ricerca e sviluppo e la sostenibilità.

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