Edilizia residenziale | Erba, Como

Recupero del sottotetto a fini abitativi

L’intervento di ampliamento, attraverso sopralzo del sottotetto, ha permesso di completare e reinterpretare il progetto di quest’abitazione privata 20 anni dopo. Il manufatto fu edificato su un solo piano negli anni ’50, sopraelevato nel 1964 e ristrutturato nel 1992. Ora nel sottotetto sono stati ricavati un locale studio, un bagno, una camera e un’ampia zona giorno/svago. Sulla falda di copertura posta a ovest è stato integrato un impianto fotovoltaico a servizio dell’intero edificio.

L’edificio si trova in un contesto collinare al limitare del bosco, alle pendici del monte Bollettone, in una zona residenziale con ampi giardini e spazi verdi. L’immobile residenziale, si sviluppa su tre piani fuori terra come un’unica unità abitativa di cui fa parte anche il sottotetto recuperato a fini abitativi.

Vista dell’edificio ad ampliamento completato.

La struttura è in laterizio e pietra con finiture in intonaco e pietra locale. Nel 1992 è stata effettuata una prima ristrutturazione da parte dei precedenti proprietari (il progetto vinse il terzo concorso riabita nel 1994 e fu selezionato al premio “Magistri Comacini 1997” Como). Il manufatto è stato edificato su un solo piano negli anni ‘50 e sopraelevato nel 1964. I lavori del 1992 furono una ristrutturazione complessiva che diede alla costruzione una fisionomia che rispecchiava l’architettura locale. Il tetto fu sostituito eliminando gli spioventi a mansarda laterali. Il nuovo muro di pietra riprendeva il lungo muro di recinzione e i muri di contenimento delle balze circostanti. I serramenti furono sostituiti con nuovi infissi in legno a specchiatura unica. L’interno fu modificato senza variare la struttura portante originaria.

Recupero del sottotetto a uso abitativo

L’ultima ristrutturazione ha previsto il rifacimento del tetto e il recupero del sottotetto a uso abitativo come ampliamento dell’unità immobiliare esistente, senza aumento di unità abitative, si tratta infatti di spazi a uso dei figli degli attuali proprietari.

Per garantire gli standard di abitabilità richiesti è stato necessario variare la quota di gronda e di colmo della copertura. La copertura è stata sopralzata di un metro raggiungendo l’altezza media ponderata di 240 cm. Nel sottotetto è stato ricavato un locale studio, un bagno, una camera e un’ampia zona giorno/svago.

Le opere edilizie hanno quindi riguardato il sopralzo del tetto e il recupero del sottotetto, conservando sia le strutture portanti in muratura sia l’orditura primaria della copertura. Le variazioni ai prospetti, dovute alle modifiche della copertura, sono state concepite con lo stesso linguaggio stilistico del resto dell’edificio.

Le facciate dell’edificio sono state un rivestite a cappotto, sono stati rispettati gli sfondati rivestiti in multistrato marino e le porzioni di facciata rivestite in pietra del 1992. Inoltre è stato realizzato un impianto fotovoltaico a servizio dell’intero edificio, sulla falda di copertura posta a ovest rivestita in lamiera grecata di colore grigio.

Il piano sottotetto è stato ridistribuito con modifiche dei tavolati per una diversa distribuzione degli spazi. Il prospetto sud, che affaccia verso la valle, è caratterizzato da ampie vetrate e dagli sfondati rivestiti in multistrato marino.

Con il progetto di sopralzo il timpano preesistente è stato rimosso e sostituito da un ampio balcone panoramico ricavato tramite uno sfondato arretrato rispetto alla facciata, mantenendo la soletta del sottotetto preesistente senza realizzare nuovi volumi in aggetto.

L’impiantistica è collegata al resto dell’abitazione per quanto riguarda l’impianto elettrico e l’impianto idraulico, mentre l’impianto termico sfrutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico grazie alla pompa di calore esterna.

Isolamento termico

I livelli d’isolamento proposti per il contenimento del fabbisogno durante la stagione invernale agiscono in modo positivo anche nel periodo estivo riducendo gli apporti di calore all’interno attraverso le superfici fortemente irraggiate (per esempio, le coperture).

Gli isolamenti interni sono realizzati principalmente in lana di roccia con conseguente miglioramento delle condizioni di benessere termico e riduzione del rischio di formazione di condensa superficiale e interstiziale.

L’isolamento dell’involucro è stato fondamentale sia per garantire basse dispersioni (e quindi basse potenze d’impianti) sia per incrementare le condizioni di benessere. I serramenti sono in rovere con vetrocamera e caratteristiche prestazionali elevate e contribuiscono all’efficientamento energetico.

Impianti

Per quanto riguarda l’impianto termico si è optato per la generazione dell’acqua calda sanitaria per mezzo di una caldaia a metano a condensazione (già esistente e funzionante, in quanto parte dell’impianto dell’abitazione sottostante).

L’emissione della potenza termica negli ambienti avviene per mezzo di un impianto con ventilconvettori e pompa di calore. La pompa di calore è stata posizionata esternamente a lato del balcone mascherandola nei fascioni laterali e schermandola con un pannello di compensato marino lavorato a griglia per garantire l’areazione.

È stata ricercata una totale integrazione delle soluzioni impiantistiche con le scelte architettoniche e di arredo, l’impianto elettrico infatti risulta perfettamente integrato con le scelte architettoniche.

Per il contenimento dei consumi energetici si è riusciti a realizzare una distribuzione capillare e integrata delle reti impiantistiche di distribuzione e resa. Per l’impianto idraulico sono state mantenute le predisposizioni impiantistiche esistenti collegate all’abitazione sottostante.

Fasi di cantiere

Si è proceduto inizialmente alla rimozione di una porzione della copertura e al posizionamento di teli protettivi sulla porzione di solaio scoperta, per evitare infiltrazioni ai piani sottostanti; lo stesso procedimento è stato poi applicato all’altra porzione di copertura.

Una volta realizzata la nuova corea e i rialzi per gli appoggi della trave di colmo, la copertura è stata riposizionata ed è stata realizzata una nuova orditura secondaria e il rivestimento con nuovo manto in pannelli di allumino aggraffati. È stato poi posato l’impianto a pannelli fotovoltaici sulla falda esposta a sud ovest.

La falda nord est è provvista di lucernari per l’illuminazione zenitale degli ambienti bagno e cameretta. La coibentazione della copertura e stata realizzata internamente in lana di roccia interposta ai travetti e sostenuta dalla struttura metallica del rivestimento interno realizzato in pannelli di cartongesso.

I tavolati preesistenti in mattoni forati sono stati alzati fino a raccordarsi alla nuova copertura. La porzione di solaio del balcone è stata impermeabilizzata con una doppia membrana bituminosa.

L’intero edificio è stato isolato esternamente, tramite pannelli di polistirene espanso sintetizzato spessore 10 cm, posato con collante tasselli e paraspigoli, infine si è provveduto a una doppia rasatura con interposta rete e rivestimento finale acrilsilossanico di colore bianco come la facciata esistente. La scelta progettuale è stata quella di mascherare i fascioni marcapiano e i pluviali esistenti.

Lo studio del dettaglio di copertura ha permesso di realizzare un canale di gronda in lamiera nascosto dietro il profilo della facciata, sono visibili solo scossaline ridotte. I tavolati divisori sono stati realizzati in Gasbeton. La canna fumaria del camino al piano terreno, una volta coibentata, è stata mascherata con una contro parete in cartongesso con mensole in legno, ricavando così una libreria per il locale studio.

Arretramento della facciata

Per non appesantire le strutture preesistenti, la trave di colmo nella porzione a sbalzo lungo il lato sud è stata mascherata. Si optato per l’utilizzo di una struttura per cartongesso rivestita in lastre in cemento rinforzato con rete di armatura in fibra di vetro sulle due superfici, adatte per impieghi in ambienti esterni. Le strutture per cartongessi con le quali è stato realizzato lo sfondato a sud sono state rivestite in pannelli di compensato marino.

Finiture

Ultimata la facciata arretrata sono stati posati i serramenti scorrevoli della facciata a sud, il serramento ovest a vasistas e le porte interne in multistrato di pioppo. Il serramento a vasistas della facciata ovest è stato studiato in dettaglio, grazie ai pilastrini in ferro successivamente rivestiti in compensato marino, è stato possibile realizzare un serramento a nastro lungo gran parte della facciata.

Il parapetto in cristallo è stato fissato alla soletta esistente e rivestito con un carter in acciaio, che essendo dello stesso spessore della soletta consente di mascherarla. È stato posato parquet in legno massiccio per i pavimenti, optando per la resinatura di tutte le superfici del bagno.

La pavimentazione galleggiante del nuovo balcone è realizzata in doghe di 2 cm di spessore. Infine è stato possibile recuperare spazio anche alla radice della copertura facendo disegnare dal progettista l’angolo cottura.

CHI HA FATTO COSA

Arch. Marco Ortalli | Progettista.
  • Progettazione architettonica Arch. Marco Ortalli, Erba
  • Collaboratore Arch. Chiara Recalcati
  • Progettista termico Antonio Giudici, Dario Melotti
  • Impresa Edile Impresa Luigi Lietti di Giuseppe Lietti &C. srl, referente: arch. Alessandro Lietti, Erba
  • Posa pavimenti in legno Roberto Bertocchi, Erba
  • Serramenti Arnaboldi Falegnameria sas, referente Rodofo Arnaboldi, Canzo
  • Impianto elettrico RP impianti, referente Paolo Ratti, Albavilla Como
  • Impianto Termoidraulico Zappa impianti srl, referente Lino Zappa, Monguzzo, Como
  • Impianto fotovoltaico e lattonerie Energianaturale srl, referente Simone Pozzoli Erba
  • Opere da gessista MW di Massa Walter, Barni, Como
  • Cappotto esterno e pitturazioni Bianchi fratelli snc, referente Raffaele Bianchi, Pontelambro
  • Foto Marcello Mariana

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