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Marco Zanuso e Milano

L'autore, che insegna Architettura degli interni al Politecnico, traccia di Zanuso un ritratto che ne esalta la sua costante ricerca di modernità, ricordando che egli, assieme a Gio Ponti, può essere considerato, dall’inizio degli anni Cinquanta, il principale promotore del design italiano sulla ribalta internazionale.

È questo il sesto volume (con testi in italiano e inglese) della collana Itinerari di architettura della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, dedicato all’architetto milanese (1916-2001).

L’autore, che insegna Architettura degli interni al Politecnico, traccia di Zanuso un ritratto che ne esalta la sua costante ricerca di modernità, ricordando che egli, assieme a Gio Ponti, può essere considerato, dall’inizio degli anni Cinquanta, il principale promotore del design italiano sulla ribalta internazionale.

Definisce la sua opera architettonica concepita come mediazione tra tecnica artigianale e tecnologia evoluta di produzione industriale; come necessario passaggio dalla tradizione alla modernizzazione.

Dialoga con Ennio Brion, noto produttore di radio-televisioni, rievocando i più famosi protagonisti produttori e progettisti del design italiano.

I dieci progetti selezionati, descritti e illustrati con le immagini concesse dall’Archivio del Moderno di Mendrisio che cura e ordina il Fondo Marco Zanuso, sono le Case Shapira, 1960; Feal in via Laveno, 1960; in viale Gorizia, 1946; in via Senato, 1947; l’ Asilo al Lorenteggio, 1953; il Pensionato Le Carline, 1956; l’Istituto Italo-Africano, 1974; il Teatro Studio ex-Fossati, 1985; il Nuovo Piccolo Teatro, 1998; la Sede Ibm a Segrate, 1979.

di Roberto Gamba

  • Marco Zanuso e Milano
  • Manolo De Giorgi
  • Fondazione OAMi (Milano), 2019
  • Pp. 120 , € 16

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