Marina Calderone è stata riconfermata alla presidenza del nuovo Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro per il triennio 2014-2017: per lei si tratta del quarto mandato dal 2005, a testimonianza di un suo rinnovato impegno per la categoria.
Il Consiglio nazionale. Questi i componenti del Consiglio nazionale e del Collegio dei revisori dei conti:
- Marina Calderone, presidente
- Vincenzo Silvestri, vice presidente
- Annamaria Giacomin, tesoriere
- Sergio Giorgini, segretario
- Luca De Compadri, consigliere
- Rosario De Luca, consigliere
- Francesco Duraccio, consigliere
- Giovanni Marcantonio, consigliere
- Fulvio Morelli, consigliere
- Luca Paone, consigliere
- Antonella Ricci, consigliere
- Stefano Sassara, consigliere
- Francesco Sette, consigliere
- Davide Siravo, consigliere
- Paolo Stern, consigliere
Collegio dei revisori dei conti:
- Marcello De Carolis, presidente
- Roberto Bracco, revisore
- Patrizia Gagliardi, revisore.
Il discorso programmatico. Nel suo discorso di insediamento Marina Calderone ha annunciato la necessità di dar vita ad un nuovo ciclo della storia della professione maggiormente aderente ai cambiamenti epocali che la società sta attraversando: «Il nuovo percorso del consulente del lavoro passa dalla costruzione di ulteriori competenze e dal mantenimento di quelle già ottenute. Nostro obiettivo è quello di diventare sempre più dei professionisti di cui l’impresa ha necessità per tutte le scelte strategiche legate alla valorizzazione del capitale umano e alle nuove sfide legate ad un ripensamento necessario del nostro tessuto socio-economico, a seguito della crisi che ci ha colpito negli ultimi anni. Cambiano gli scenari del lavoro nei quali le aziende, i lavoratori e i consulenti del lavoro sono chiamati ad operare: la sfida del cambiamento è stata raccolta dalla categoria negli anni passati, ora si dovrà proseguire nell’azione di tutela e valorizzazione delle funzioni riconosciuteci dal legislatore in una pluralità di norme e interpretazioni. Riteniamo fondamentale contrastare la concorrenza nella consulenza del lavoro e al tempo stesso implementare l’assistenza agli iscritti in materia fiscale e tributaria, affinché le ultime competenze acquisite siano, con quelle già riconosciute, un tangibile patrimonio della categoria».
Sburocratizzazione. La riconfermata presidente dei consulenti del lavoro, in materia fiscale e di lavoro, ha ritenuto che occorre dar vita ad un’enorme semplificazione e sburocratizzazione del sistema per cercare di far ripartire l’economia, che continua nella sua fase stagnante. Tra i nuovi impegni quello di accompagnare la riflessione sulla riforma del lavoro e dei decreti collegati, sulla manovra di stabilità e su come essere di supporto alle aziende in questa fase di difficoltà. Il sistema attuale di accesso al mercato del lavoro è considerato uno dei peggiori al mondo: di qui l’idea di ripensare a come dare dignità sia al lavoro sia alle persone coinvolte.