Un incendio all’interno di un edificio può portare a conseguenze anche gravi. Se non si interviene immediatamente, persino un focolaio apparentemente innocuo può trasformarsi in pochi minuti in un incendio incontrollabile. Con un adeguato sistema di protezione, come il sistema water mist, è possibile ridurre considerevolmente i danni e i tempi di inattività.
I sistemi antincendio water mist utilizzano come agente estinguente una finissima
nebbia d’acqua, le cui micro-goccioline permettono il controllo, la soppressione e l’estinzione delle fiamme grazie a tre meccanismi:
- raffreddamento delle fiamme e dei gas presenti tramite evaporazione;
- inertizzazione dell’ossigeno tramite evaporazione;
- attenuazione del calore radiante.
L’efficacia del sistema antincendio water mist dipende da alcune caratteristiche proprie dell’impianto, come per esempio la distribuzione delle dimensioni delle gocce, la densità di scarica e la dinamica di funzionamento in relazione ai diversi scenari di incendio nei quali assumono fondamentale importanza fattori quali la protezione del combustibile, la dimensione delle fiamme e le condizioni di ventilazione.
L’uso del sistema antincendio water mist offre diversi vantaggi, soprattutto se paragonato a sistemi con agenti estinguenti gassosi o agli sprinkler tradizionali:
- attivazione immediata;
- elevata efficienza nel sopprimere una vasta gamma di incendi;
- riduzione dei danni causati dall’acqua e dei tempi di inattività;
- basso impatto ambientale e architettonico;
- nessun problema di tossicità.
L’innovativo sistema ad alta pressione Hi-Fog di Marioff è una soluzione di protezione efficace e affidabile che si basa su una tecnologia avanzata per consentire un considerevole risparmio d’acqua.
Le diverse soluzioni tecniche Hi-Fog possono essere installate anche in aree di difficile accesso, in conformità con le normative e gli standard antincendio per gli edifici classificati nella classe di rischio Oh.
Di basso impatto architettonico, il sistema è ideale sia per edifici storici che moderni, in quanto si integra perfettamente con la struttura esistente, rispettando i limiti imposti e senza alterare l’aspetto estetico.
Test antincendio rigorosi, l’alta qualità dei prodotti oltre a un design professionale permettono ad Hi Fog di soddisfare le richieste dei clienti in termini di protezione antincendio in diversi ambiti.
Per proteggere adeguatamente un intero edificio è necessario, a volte, utilizzare diverse tipologie del sistema Water Mist:
il sistema a umido è il più comune, economico e ideale per proteggere aree medio-grandi soggette a rischio d’incendio ordinario. Composto da ugelli sprinkler con bulbo termosensibile, ha il vantaggio di attivarsi esclusivamente nell’area interessata dall’incendio;
il sistema a diluvio offre una protezione completa e omogenea all’interno dei locali e si adatta alla protezione di aree con presenza di macchinari, ovvero locali tecnici caratterizzati dagli incendi di classe B. In questo tipo di impianto le testine erogatrici sono aperte e il flusso dell’acqua è controllato da valvole normalmente chiuse. All’apertura (manuale o tramite rivelatore) della valvola di sezionamento l’acqua nebulizzata viene erogata da tutti gli ugelli presenti nell’area afferente a quella determinata valvola;
Il sistema a secco viene tipicamente utilizzato nel caso in cui l’area sia soggetta a congelamento. A differenza di un sistema a umido, qui la valvola trattiene l’acqua lato pompa. I tubi che collegano la valvola agli sprinkler sono riempiti di aria compressa. In caso di incendio, non appena il bulbo dell’ugello sprinkler si rompe, il sistema rileva una perdita di pressione comandando l’apertura della valvola di sezionamento. L’acqua passa nelle tubazioni raggiungendo gli ugelli che provvedono alla nebulizzazione;
il sistema a preazione viene di norma impiegato nei casi in cui è necessario minimizzare il rischio di falsi allarmi (ideale per i grandi centri di elaborazione dati e per i musei). A differenza del sistema a secco, un sistema a preazione è collegato a un impianto di rivelazione; affinché il sistema si attivi è necessaria sia la rottura del bulbo dell’ugello che l’invio di un segnale di attivazione da parte dell’impianto di rivelazione. (vb)
