Professioni | Edilizia

Stipendi adeguati, bonus economici e formazione per attrarre le oltre 1.000 figure professionali mancanti in edilizia

Sono circa 1.000 le figure professionali ricercate in tutta Italia da piccole e medie realtà operanti nel settore dell’edilizia. È questa l’urgenza riscontrata dallo studio condotto da Marketing al Millimetro su un campione 286 imprese. Per attrarre nuovi talenti, propone l’imprenditore e marketer Guido Alberti, è necessario un cambio di mentalità, offrendo stipendi adeguati, bonus economici e formazione.

Nel mondo dell’edilizia c’è mancanza di personale. Questo è quanto è emerso da un’indagine condotta da Marketing al Millimetro, agenzia di consulenza strategica fondata da Guido Alberti, marketer, blogger e imprenditore edile, su un panel di 286 responsabili di piccole e medie aziende che operano in edilizia.

Dai muratori, ai responsabili della sicurezza, fino ad arrivare agli architetti e agli ingegneri, sarebbero almeno 1.000 le figure professionali ricercate in tutta Italia da piccole e medie realtà operanti nel settore dell’edilizia. Una ricerca che assume anche un carattere di urgenza, se si tiene conto delle allettanti opportunità offerte dai vari bonus statali in questo momento, e che per molte aziende potrebbero rappresentare un’opportunità di crescita notevole.

Il 39% degli intervistati ha difficoltà nel trovare muratori, percentuale che sale al 45% nel caso di operai più specializzati. Circa il 14% di chi cerca lavoro rifiuta proposte come muratore, mentre il 29% rifiuta per paura di infortuni sul lavoro, che nel 2021 sono aumentati dell’8,5%, con quasi 800 decessi.

Difficoltà anche nel trovare personale per compiti extra cantiere. Più di 1 azienda intervistata su 2 (54%) è attualmente alla ricerca di un responsabile della sicurezza, mentre il 47% non riesce a trovare architetti o ingegneri.

Secondo Guido Alberti, il primo passo da fare per cambiare l’impostazione aziendale è quello di cambiare mentalità ed allargare i propri orizzonti, formare le persone affinché diventino i migliori del loro campo, proporre benefits e incentivi per attrarre i talenti e offrire più degli altri, sia materialmente, con stipendi adeguati e bonus economici, sia immaterialmente, prendendosi cura dei loro bisogni. Per farlo è ovviamente necessaria una buona disponibilità di denaro, e questo si ottiene facendo più profitto.

Potrebbe sembrare un cane che si morde la coda: per fare profitto servono i talenti, ma per attrarli servono soldi. Per sciogliere il nodo, Guido Alberti, che da anni assiste aziende del settore dell’edilizia, nel libro “Più profitti in Edilizia” (edito da Dibuono Edizioni) spiega come, grazie agli strumenti di marketing, si possa aumentare profitto e, al tempo stesso, attrarre talenti, puntando su altri aspetti del lavoro.

Guido Alberti | Fondatore Marketing al Millimetro.

Guido Alberti | Fondatore Marketing al Millimetro

«Dall’indagine svolta e dai colloqui fatti con molti imprenditori di settore, emerge una grande difficoltà nel trovare personale, sia qualificato, sia alle prime esperienze. Molte di queste piccole realtà sono in grado di offrire ottime prospettive lavorative, e di garantire standard di sicurezza che, in molti casi, sono anche al di sopra di quelli di nomi ben più blasonati. Inoltre, si tratta di aziende che desiderano attirare talenti che le aiutino a crescere, e, proprio per questo, che vogliono far crescere le risorse al loro interno, perché sanno bene che da questo dipende la loro sopravvivenza e il loro percorso. Il problema, però, è che queste aziende così virtuose e preparate nel proprio campo, non si sappiano raccontare e, per questo motivo, non riescono ad attrarre le giuste figure. Dunque, in base alla mia esperienza, credo che sia necessario un cambio di paradigma, e che nel settore ci sia un gran bisogno di puntare anche sul marketing per attrarre talenti. Eppure, sono davvero pochi gli imprenditori edili che oggi ricorrono a questo strumento, pensando che serva esclusivamente a vendere più prodotti. In realtà, si tratta di una leva strategica indispensabile per costruire una buona reputazione, farci conoscere, attirare talenti e presentarci come la scelta migliore agli occhi dei clienti ma anche di potenziali collaboratori. Insomma, ciò di cui ora ha bisogno l’intero comparto. Ricordiamo che, come nella maggior parte dei settori, se un imprenditore edile vuole fare profitto, deve avere più persone che lavorano per lui, e queste devono essere brave. Spesso si è convinti che sia sufficiente offrire un lavoro per trovare e tenere con sé i collaboratori. Questo era vero qualche decennio fa, quando l’offerta era poca e la domanda tanta. Oggi è diverso, bisogna convincere le persone a scegliere di lavorare per te piuttosto che per un tuo concorrente, proprio come già accade per i clienti». (vb)

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