Edilizia residenziale | Pozzo d’Adda, Milano

La Casa Cubo, per una grande famiglia

Una casa su due livelli dal disegno geometrico e lineare, interamente realizzata con elementi prefabbricati in legno. Una scommessa per i tempi di cantiere, sei mesi, e per la sostenibilità e i bassi consumi energetici dell'edificio. Progetto di Riccardo Minelli di studio ARCHIlabs, progettazione e realizzazione delle opere strutturali di Marlegno.

La casa unifamiliare a Pozzo d’Adda, in provincia di Milano, è stata progettata da Riccardo Minelli di studio Archilabs per una famiglia con quattro figli. Il fabbricato si estende su due livelli per 280 metri quadrati ed è immerso in un giardino di 1100 metri quadrati.

Il piano terra si organizza con una cucina molto ampia di 40 metri quadrati, che si affaccia sulla zona living della stessa metratura. Un corridoio separa quest’area dalla camera da letto padronale con cabina armadio e bagno, affiancata da un piccolo studio con finestra bow-window, nella quale è possibile sedersi e sostare. Allo stesso piano trovano spazio i locali tecnici degli impianti, la lavanderia e il box auto.

Al primo piano due camere con due letti, dotate di bagno privato, accolgono i bambini della famiglia. Una grande sala studio è utilizzata come area giochi ed è affiancata allo studio del proprietario, per lavorare da casa. Aggetti della copertura piana, balconi e portici al piano terra circoscrivono aree tra in e outdoor, accessibili da grandi finestre che favoriscono l’entrata, schermata dagli aggetti, della luce naturale. Il sistema dei balconi al primo piano corre su tre lati del perimetro. Le tapparelle blindate hanno doghe distanziate a riprendere il disegno tipico dei sistemi schermanti.

Cantiere efficiente, come l’architettura

La casa ha una struttura completamente in legno, con un involucro a cappotto finito da un intonachino in una duplice cromia, grigio chiaro e scuro a distinguere i volumi aggettanti dal piano basamentale. I tempi della costruzione sono stati molto rapidi. Il cantiere è iniziato a giugno del 2019 e ha visto ultimata la parte strutturale nel mese di ottobre. In sei mesi la casa è stata completata con impianti e finiture e pronta per essere abitata. La scelta del legno è stata dettata dalla volontà di costruire una casa che garantisse ottime prestazioni energetiche.

Il disegno di quest’abitazione è molto minimale e il legno dà grandi vantaggi compositivi, soprattutto se si prevedono volumi in aggetto. Il legno garantisce spessori ridotti ed elevate resistenze; si sono potuti quindi realizzare con facilità terrazzi che sporgono rispetto al volume del piano terra. Dal punto di vista del linguaggio architettonico il legno consente di poter gestire con grande versatilità strutture e volumi. Per i progettisti è un materiale sfidante, affascinante, oltre che sostenibile.

La parte strutturale è stata definita insieme a Marlegno, studiando sin dalla fase progettuale il sistema costruttivo delle fondazioni, la stratigrafia delle pareti e della copertura e tutti gli impianti. Una collaborazione che sin dall’inizio del progetto ha consentito al fabbricato non solo di essere realizzato in tempi brevi, limitando gli imprevisti di cantiere, ma anche di modellare impianti e stratigrafie sulla specificità del caso, conseguendo la classificazione A4.

Sistema virtuoso alimentato solo da elettricità

L’impianto è composto da una pompa di calore con pannelli fotovoltaici posti sulla copertura piana e un sistema di ventilazione forzata con recuperatore di calore. A pavimento il sistema radiante garantisce ottime condizioni di riscaldamento e raffrescamento in tutti gli spazi della casa, e altrettanto ottime condizioni igrometriche. La casa prevede solo alimentazione elettrica, con un allaccio trifase da 15 kW e un’autoproduzione di 10 kW proveniente dai pannelli fotovoltaici. La bolletta di tutte le utenze si aggira attorno ai 3.000 euro all’anno, un costo davvero ridotto rispetto alla metratura dell’abitazione e al numero degli abitanti.

A livello di sostenibilità è un edificio avanzato, con un comfort abitativo dato dal particolare isolamento termico della casa: la struttura presenta un cappotto esterno di 10 cm, un cartongesso interno da 4 cm, riempito in lana di roccia a bassa densità, che consentono durante l’inverno di mantenere il lato interno delle pareti perimetrali fino a 19-20 °C con temperature esterne intorno allo 0 °C.

Inoltre, la ventilazione meccanica controllata permette il ricambio d’aria, senza necessariamente aprire le finestre e disperdere così il calore interno. Gli impianti funzionano a regime minimo quando raggiungono la temperatura a sistema, abbattendo così i costi dell’energia elettrica. Non c’è nessun impianto a gas metano, anche i fornelli sono a induzione.

Sensori monitorano il comportamento dell’edificio

Per la prima volta in questa casa è stato installato un sistema di sensori che rileva il comportamento sia strutturale che energetico dell’edificio. Il sistema IoT è un insieme di sensori, applicato con delle piastre alla struttura in legno in punti strategici, in modo da controllarne i movimenti statici o le diversità nell’umidità. La finalità del sistema IoT è leggere la statica dell’edificio e controllarne la vivibilità.

Quindi avere informazioni sulla qualità dell’ambiente e la sicurezza, aspetti che fanno parte dell’idea complessiva di sostenibilità dell’edificio. Questo è un nuovo metodo per misurare questi aspetti. Infine, la casa è gestita con un sistema domotico che consente di regolare le temperature, le schermature e attivare le telecamere di sicurezza, tutto da remoto. La domotica consente di gestire il carico energetico e di attivare gli elettrodomestici in funzione della priorità di utilizzo e del loro consumo energetico, rimanendo all’interno della potenza disponibile del contatore della luce.

Stratigrafie collaudate ed efficienti

Lo scavo delle fondazioni è avvenuto all’interno di un terreno agricolo delimitato su due lati dalle strade. Non si è trattato di un contesto problematico, ma la scarsa portata del terreno ha previsto l’abbassamento dello scavo di 160 cm su cui sono state posate le fondazioni. Né la geometria semplice e razionale ha comportato difficoltà a livello produttivo degli elementi prefabbricati.

Nel pacchetto stratigrafico del pavimento di 16 cm sono stati posati gli impianti (idrico, sanitario ed elettrico). E nella soletta di calcestruzzo alleggerito con polistirolo, è stato installato il riscaldamento a pavimento. Le pareti a telaio sono state tutte prefabbricate nello stabilimento produttivo di Bolgare (Bergamo) e presentano una stratigrafia con lana di roccia e controventamento in Osb che le rendono molto isolanti e performanti rispetto al passaggio d’aria.

Geom. Fabio Gaia | Responsabile di cantiere Marlegno.

Geom. Fabio Gaia | Responsabile di cantiere Marlegno

«Si tratta di un edificio ad alta sostenibilità e il comfort abitativo è garantito da un cappotto esterno di 10 cm, un cartongesso interno da 4 cm, riempito in lana di roccia a bassa densità, che consentono durante l’inverno di mantenere il lato interno delle pareti perimetrali fino a 19-20 °C con temperature esterne intorno allo 0 °C. Gli impianti funzionano a regime minimo quando raggiungono la temperatura a sistema, abbattendo i costi dell’energia».

Arch. Riccardo Minelli | Progettista.

Arch. Riccardo Minelli | Progettista

«La scelta del legno è stata dettata dalla volontà di costruire una casa che garantisse ottime prestazioni energetiche. Il disegno di quest’abitazione è minimale e il legno dà grandi vantaggi compositivi, soprattutto se si prevedono volumi in aggetto. Il legno garantisce spessori ridotti ed elevate resistenze; ho potuto quindi realizzare con facilità terrazzi che sporgono rispetto al volume del piano terra. Dal punto di vista del linguaggio architettonico il legno consente di poter gestire con grande versatilità strutture e volumi».

CHI HA FATTO COSA

Opera: Casa unifamiliare a Pozzo d’Adda, Milano
Zona Climatica: E (164 m slm)
Committente privato: Arch. Riccardo Minelli, ARCHIlabs
Impresa esecutrice: Marlegno srl
Progetto architettonico: Arch. Riccardo Minelli, ARCHIlabs
Progetto strutturale e direzione lavori: Studio Micheletti Ingegneria
Responsabile di cantiere Marlegno: Geom. Fabio Gaia
Progetto impianti meccanici: Perito Industriale Marco Scalari
Impianti meccanici e idrosanitari: Fai srl

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