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Massimo Buccilli neo-eletto presidente di EdilegnoArredo

«Risentiamo ancora della recessione ma gli indicatori macroeconomici ci fanno ben sperare»: così il neo-eletto al vertice della filiera italiana del legno arredo commentando i dati emersi dal Centro Studi di FederlegnoArredo e dalla ricerca realizzata dal Cresme per EdilegnoArredo.
Massimo Buccilli | Neo-presidente EdilegnoArredo
Massimo Buccilli | Neo-presidente EdilegnoArredo

«Stiamo ancora risentendo del colpo di coda della recessione, ma tutti gli indicatori macroeconomici ci fanno ben sperare»: così ha commentato Massimo Buccilli, neo-presidente di EdilegnoArredo (che riunisce le imprese produttrici di elementi in legno per l’edilizia e finiture) considerando positivamente quanto emerge dagli indicatori macroeconomici per il futuro del comparto che riunisce le imprese produttrici di elementi in legno per l’edilizia e finiture. Un comparto competitivo all’estero, soprattutto nei Paesi extra-Ue.

5 miliardi e 90mila addetti. Il sistema edilizia-arredo, comprendente porte interne e d’ingresso, infissi e serramenti, pavimenti, arredo urbano e per esterno, risulta essere una delle colonne portanti della filiera italiana del LegnoArredo: vale infatti 5 miliardi di euro e occupa circa 90mila addetti. Nonostante il ridimensionamento del mercato nazionale (a causa della generale crisi dell’edilizia), il sistema continua a dimostrare la sua competitività conquistando nuove posizioni sui mercati esteri. A evidenziare il dato è il Centro Studi FederlegnoArredo >>: tra il 2009 e il 2013 la crescita delle esportazioni è stata superiore al 30%.

Export. Lo scorso anno l’export verso l’area Ue è cresciuto del 13,4%, con un totale di 301 milioni di euro.
Quello verso l’area extra-Ue con 371 milioni presenta incrementi superiori al 50%. In questa area si registrano i risultati più significativi: Europa non Ue (Russia, Turchia…) +58,6%, Medio Oriente (+76,8%), Stati Uniti e Canada (+84,7%).

LO STUDIO CRESME PER EDILEGNOARREDO
Note positive per il comparto vengono dalle spese generali per la riqualificazione edilizia ed energetica. In base alla ricerca realizzata per EdilegnoArredo dal Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio) hanno raggiunto quota 27,8 miliardi nel 2013, superando i 10 miliardi di euro nei primi quattro mesi di quest’anno.

Il mercato delle costruzioni ha mostrato nella prima parte dello scorso anno alcuni segnali di arresto della caduta e avvio di una nuova fase:

  • nei primi tre mesi le compravendite residenziali sono aumentate del 4,1% e quelle commerciali del 4,7%, con crescite molto importanti nella grandi città (Roma +19,6%)
  • i mutui erogati alle famiglie sono aumentati, secondo l’Abi del 26,5%, l’Istat ci dice che le intenzioni di acquisto delle famiglie sono tornate a crescere
  • anche i dati sugli appalti pubblici nei primi mesi del 2014 sono tornati a crescere
  • cresce la vendita di macchine movimento ed è tornata a crescere la produzione di diversi prodotti impiegati in edilizia.

Sono molti dunque gli indicatori che cominciano a virare sul lato positivo: infatti, anche solo qualche mese fa non si avevano segnali di arresto della caduta e di avvio di una nuova fase.
Ma a guardare bene non è tutto il settore delle costruzioni che torna a crescere: la crisi continua a segnare il mondo delle nuove costruzioni, sia residenziali che non residenziali. I segnali qui sono tutti negativi, basterà ricordare che nel 2014 si ultimeranno nel nostro Paese 138mila nuove abitazioni, contro le 338mila del picco 2007 e le 157mila del 2013.

Ristrutturazioni e riqualificazione energetica. Allo stesso tempo nel 2013 le famiglie italiane in casa loro e nei condomini che abitano hanno speso 27,8 miliardi di euro di interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica beneficiando degli incentivi fiscali e nei primi quattro mesi sono stati spesi oltre 10 miliardi di euro. Nel 2013, su 174,6 miliardi di euro del valore della produzione, poco meno di 117 miliardi di euro sono dovuti alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, di cui 47 di edilizia residenziale (dei quali 28 realizzati grazie agli incentivi), e solo 50 miliardi sono di nuove costruzioni, di cui meno di 20 nella nuova edilizia residenziale.

Verso una nuova fase. La lettura dell’attuale ciclo di mercato evidenzia così da un lato la fine della caduta, dall’altro l’inizio turbolento di una ripresa che non riguarda tutti e che fissa invece elementi importanti di riconfigurazione che investono le diverse tipologie di prodotto e le filiere distributive. La crisi e lo sviluppo del digitale stanno portando profonde innovazioni anche in settori tradizionalmente lenti nel cambiamento: la «bazarizzazione» della distribuzione è certo un effetto della crisi, così come la crescita del peso del «Fai da te», ma l’abitudine a documentarsi e informarsi da parte di utenti che vedono, comparano, valutano su internet prezzi e prodotti che poi «vedono» dal vivo nei negozi tradizionali è il segno di una nuova fase rivoluzionaria anche per il settore delle costruzioni.

Chi è Massimo Buccilli | Friulano, classe 1961, Buccilli ha vissuto a lungo da giovane negli Usa conseguendo il diploma di scuola media superiore presso la Wakefield High School di Arlington, Virginia, e quindi la laurea in marketing presso la Northern Virginia Community College. È stato agente di Real Estate presso Dolley Madison Towers. Tornato in Italia ha conseguito la laurea in Traduzione (Inglese e Spagnolo) presso l’Università degli Studi di Trieste. Dopo un’esperienza di export manager presso la Conceria Bernardo Finco spa di Bassano del Grappa (Vi), è diventato amministratore delegato di Velux Italia spa. Nel 2006 ha ottenuto l’Mba in Business Administration presso lo Sda Bocconi di Milano. Nel 2012 è stato chiamato a far parte del Consiglio della Employee Foundation del Gruppo Vkr Holding a/s, proprietario di Velux a/s.

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