Italia | Strutture in legno

Materiali tradizionali e di recupero dalle demolizioni

Le soluzioni tecnologiche adottate sono innovative: la struttura della parte inferiore dell’edificio fondazione è realizzata in pannelli strutturali in legno con tecnologia Thoma, mentre il volume superiore in legno ospita un sofisticato sistema di movimentazione di apertura dei pannelli oscuranti.

Il nuovo edificio della fondazione Elisabeth and Helmut Uhl è stato completato a Laives, in provincia di Bolzano, a cinque anni di distanza da un concorso internazionale di architettura che ha visto la partecipazione di quindici team di architetti provenienti da Italia, Svizzera, Austria e Germania, con una giuria composta dagli architetti Thomas Herzog e Hermann Kaufmann, e dai professori Andrea Vidotto e Vittorio Magnago Lampugnani.

 materiali recupero

L’obiettivo era quello di operare una selezione fra le varie proposte per un edificio in grado di ospitare le attività dell’omonima fondazione, che è stata creata da Rainer Uhl nel 2008 con sede centrale a Monaco e si occupa di ricerca nel campo delle arti e delle scienze, promuovendo l’innovazione anche in campo architettonico, con particolare attenzione a soluzioni ecosostenibili. Sorgendo sul declivio di una montagna, su un lotto che può beneficiare di una notevole vista panoramica, il nuovo manufatto concepito dagli architetti Cibinel, Laurenti e Martocchia di modostudio si propone di preservare l’ambiente circostante, andando planimetricamente a insistere sulla stessa impronta degli edifici preesistenti, poi demoliti.

La Uhl Foundation si articola in due corpi di fabbrica: l’edificio fondazione e un piccolo edificio adiacente a uso residenziale. Il primo è composto da una serie di volumi architettonici: quello trasparente in vetro e acciaio ospita le attività di ricerca, mentre quello in legno è adibito a refettorio. Il corpo inferiore su cui poggiano entrambi ospita spazi ricettivi per sostenere le attività della fondazione e una cantina vinicola. Parte del materiale utilizzato è stato recuperato dalla demolizione degli edifici esistenti, mentre le tradizioni locali sono volutamente richiamate attraverso la scelta di alcuni materiali, trattati in modo da diventare un elemento di dialogo con la storia e la cultura del luogo, come le scandole di larice tagliato a mano, l’intonaco esterno a calce e i ricorsi in porfido che ricordano i vecchi edifici di montagna.

materiali recupero

Le soluzioni tecnologiche adottate sono innovative: la struttura della parte inferiore dell’edificio fondazione è realizzata in pannelli strutturali in legno con tecnologia Thoma, mentre il volume superiore in legno ospita un sofisticato sistema di movimentazione di apertura dei pannelli oscuranti. L’edificio risulta classificato in Casaclima A, con la particolarità di non avere alcun impianto di ventilazione controllata interna, potendo contare sulla possibilità di utilizzo dell’aria calda generata nel volume in vetro, che agisce come una zona buffer. Una grande cisterna di 20000 litri, isolata termicamente, è in grado di ospitare acqua necessaria al riscaldamento radiante di tutto il complesso, dotato di un impianto solare termico e di una caldaia a biomassa.

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