Scenari Immobiliari | Change The World

Mercato immobiliare italiano: cambiamenti climatici e sociopolitici al centro del Forum

Il 26mo Forum di Scenari Immobiliari previsto per il 14 e 15 settembre a a Santa Margherita Ligure presenta un mercato immobiliare in crescita in Italia con un fatturato a fine 2018 che si attesta sui 125 miliardi di euro (+5,3 % sullo scorso anno). Verrà presentato il Secondo Osservatorio sulla Sostenibilità e sulla Sicurezza con l’approfondimento dei nuovi paradigmi della sostenibilità degli ambienti costruiti e degli impatti sul mercato immobiliare e verrà premiata Cassa depositi e prestiti Sgr come Eccellenza 2018 nel Real Estate.

Il 26mo Forum di Scenari Immobiliari si terrà nei giorni 14 e 15 settembre a Santa Margherita Ligure ed ha come titolo Change The World, con al centro i cambiamenti climatici, quelli politici ed economici in atto.

Presentazione del 26mo Forum di Scenari Immobiliari. Nella foto Marco Sangiorgio e Mario Breglia.

Nel corso dell’evento Cdp sarà premiata come Eccellenza 2018 nel Real Estate per il suo ruolo nella valorizzazione del territorio e attenzione alla sostenibilità ed eticità degli interventi.

Marco Sangiorgio | Direttore generale Cdp Investimenti Sgr.

Marco Sangiorgio | Direttore Generale Cdp Investimenti Sgr

«Il premio a Cassa Depositi e Prestiti testimonia il lavoro che stiamo svolgendo all’interno del Gruppo su varie asset class dell’immobiliare, dall’housing nelle varie forme al turismo passando per lo smart working e la rigerenerazione di grandi aree. I risultati sono già noti alla business community dell’immobiliare, mi auguro si rendano presto visibili a un pubblico più ampio sul territorio, trasversalmente a tutte le nostre linee del prodotto real estate».

Sostenibilità e sicurezza

In apertura del Forum verrà presentato il Secondo Osservatorio sulla Sostenibilità e sulla Sicurezza che prosegue con l’approfondimento, iniziato nel 2017, dei nuovi paradigmi della sostenibilità degli ambienti costruiti e degli impatti sul mercato immobiliare.

L’impatto degli edifici è pari al 36% delle emissioni e al 40% dei consumi energetici dell’Unione Europea. Processi decisionali dall’alto (dalle direttive comunitarie ai piani urbanistici), innovazioni tecnologiche del mondo fisico e del mondo virtuale e nuovi stili di vita in questo momento confluiscono in una spinta all’innovazione dell’edilizia, con inevitabili ripercussioni sul mercato immobiliare.

Francesco Giaccio | Managing Director Johnson Controls Italia

Francesco Giaccio | Managing Director Johnson Controls Italia.

«La seconda edizione dà continuità agli aggiornamenti e nuovi spunti di indagine, che vede in prima linea i sistemi integrati e soluzioni tecnologiche per il costruito, accanto a developer e gestori di fondi del Real Estate. Dal report emerge senz’altro un quadro in evoluzione, che si sta sviluppando, un tema di sicurezza di vivere all’interno dell’edificio. Altro punto chiave è il risparmio energetico, legato alla sostenibilità, il ruolo delle certificazioni energetiche, l’analisi del ritorno economico per gli operatori impegnati in sviluppi immobiliari e investitori.
L’analisi prende in esame diverse tipologie edilizie, attraverso casi studio caratterizzati da un’elevata concentrazione di contenuti innovativi, in grado di mostrare esempi concreti dei vantaggi offerti dalle tecnologie più recenti e dei nuovi processi evolutivi, passando dal data center alla piattaforma logistica, dal centro commerciale alle infrastrutture».

Francesca Zirnstein | Direttore generale Scenari Immobiliari

Francesca Zirnstein | Direttore Generale Scenari Immobiliari.

«I contenuti del rapporto di quest’anno si articolano a partire da uno sguardo globale alle nuove sfide della sostenibilità energetica, passando alle strategie in ambito urbano racchiuse nel tema delle Smart City, per arrivare, infine, alla scala del singolo edificio. L’obiettivo dell’osservatorio è verificare le ricadute sul mercato immobiliare delle recenti innovazioni finalizzate al conseguimento di un’elevata efficienza energetica, alla riduzione dell’impatto ambientale e al miglioramento del comfort e della sicurezza degli ambienti indoor. Le conclusioni dell’osservatorio si concentrano in un’analisi del mercato immobiliare italiano, con uno sguardo rivolto verso i mercati internazionali più avanzati. Quali sono le opportunità che l’innovazione del prodotto offre agli investitori? Quali i costi? Cosa desiderano i nuovi tenant? A che punto si trova l’Italia nelle delle nuove sfide del mercato immobiliare, all’orizzonte di una futura low carbon economy?».

I dati del mercato immobiliare italiano

Il 2018 si conferma positivo per il mercato immobiliare italiano, anche se investitori e famiglie si sono mostrati più cauti nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2017. L’incertezza su quali saranno le politiche fiscali e occupazionali del nuovo governo mette un freno al mercato, rallentato anche dalla carenza di prodotto di qualità, sia nel nuovo residenziale (sceso sotto il 10% dell’offerta) che nel non residenziale, soprattutto nelle grandi città: questi alcuni dei dati emersi da discutere al 26° Forum di Scenari Immobiliari.

Mario Breglia | Presidente Scenari Immobiliari

Mario Breglia | Presidente Scenari Immobiliari .

«Il comportamento del mercato immobiliare è sempre più simile a quello finanziario con le incertezze sulle politiche fiscali e in generale il silenzio nei confronti delle tematiche immobiliari che rallentano gli acquisti sia da parte degli investitori che delle famiglie. Sarebbe utile un segnale chiaro sulla direzione di marcia della politica economica in questo settore, che rappresenta quasi un quinto del Pil del Paese».

Investimenti dall’estero

Gli investitori esteri hanno ancora un sentiment positivo nei confronti dell’Italia e nel primo semestre hanno acquistato (per due terzi uffici e il resto commerciale) per quasi due miliardi di euro. È quasi la metà rispetto allo scorso anno. Gli investitori istituzionali italiani (fondi, assicurazioni) hanno comprato per poco più di un miliardo. La contrazione rispetto allo stesso periodo del 2017 è pari al 48,2 %. Ma, al momento è un calo fisiologico rispetto ad un anno straordinario come il 2017 e dovuto anche alla carenza di prodotto di qualità sul mercato. Tra i fatti nuovi la maggiore attenzione verso Roma, con la ricerca di immobili di alto livello da trasformare in alberghi. È indubbio, però, che gli investitori esteri siano più cauti nella ricerca, soprattutto quelli di matrice extraeuropea, e sottolineano l’aumentato rischio politico.

Settore terziario e uffici

Proprio a causa di queste incertezze i prezzi del settore terziario/uffici rimangono ancora in calo nel primo semestre del 2018, con lo 0,5 per cento in meno rispetto a fine 2017. E le previsioni rimangono in campo negativo anche per la fine dell’anno con lo 0,3 per cento in meno sul 2017. In calo anche i canoni di locazione, esclusi i business district.

Settore commerciale

Migliore la situazione del commerciale, specie per i negozi delle high streets, che trainano un andamento in ascesa dei prezzi medi nominali. Nel primo semestre 2018 i prezzi della piccola distribuzione hanno raggiunto il primo risultato positivo dal 2007, con lo 0,2 per cento in più sul secondo semestre 2017 e il consolidarsi di questa tendenza è atteso per la fine dell’anno con lo 0,5 per cento in più. Di fatti, anche i consumi delle famiglie sono stimati in aumento dall’Istat negli ultimi mesi.

Andamento del fatturato immobiliare italiano (milioni di euro e var%).

Residenziale e mutui

Anche se il mercato dei mutui ha registrato una battuta d’arresto nell’ultimo semestre, che si potrebbe definire come una normale manovra dopo un brillante 2017, il mercato residenziale sembra non conoscere crisi. Le compravendite nel primo semestre hanno registrato 290mila transazioni, con un aumento dell’11,5 per cento rispetto al primo semestre 2017, quando se ne contarono 260mila.

Il dato lascia propendere per un risultato ancora più positivo per la fine dell’anno, per una stima intorno a 600mila compravendite, ovvero l’8,9 per cento in più rispetto al 2017. Si ricorda però che le transazioni riguardano soprattutto lo stock esistente. A dare una spinta alle transazioni è il persistente calo dei prezzi, che perdono ancora lo 0,2 per cento nel primo semestre dell’anno in corso, facendo così spostare la previsione verso un dato positivo ancora di un anno.

Milano si conferma leader in Italia sia nell’andamento dei prezzi che nelle compravendite, in ripresa il mercato della Capitale. La previsione per il fatturato a fine 2018 (anche se ridimensionata rispetto a febbraio) rimane positiva a 125 miliardi di euro con un più 5,3 per cento sullo scorso anno. Tutti i comparti di mercato hanno previsioni positive, dopo quasi dieci anni.

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