Bari | Ance Mezzogiorno e Isole

Mezzogiorno: risorse per la riqualificazione delle aree industriali

Per la programmazione 2014 - 2020 De Bartolomeo ritiene fondamentale superare le criticità emerse dall’esperienza passata e operare per la semplificazione degli iter burocratici.

Ieri a Bari il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia ha incontrato Domenico De Bartolomeo, presidente del Comitato nazionale dell’Ance per i problemi del Mezzogiorno e delle Isole, per un confronto sui problemi del territorio e in particolare sulle tematiche che continuano ad affliggere la categoria dei costruttori.

Al termine dell’incontro De Bartolomeo ha commentato positivamente il confronto emerso e ha puntualizzato alcuni aspetti del decreto del Fare da poco varato dal Governo.
«Il settore edile – ha dichiarato Domenico De Bartolomeo – è in grave difficoltà per cui è necessario intervenire tempestivamente su alcuni punti: vanno cantierizzate le opere, bisogna procedere quanto prima al pagamento delle imprese e semplificare le procedure. È inaccettabile in una situazione di crisi economica e di ritardo infrastrutturale che caratterizza oggi il nostro Paese».
De Bartolomeo infatti ha citato uno studio di Confindustria sul Mezzogiorno per la realizzazione di opere con importo pari a 100 milioni di euro di competenza ministeriale e con affidamento dei lavori a procedura aperta, evidenziando che occorrono in media dieci anni e otto mesi in Sicilia, nove anni e nove mesi in Puglia e nove anni e otto mesi in Campania.
Per il ciclo 2007/2013, nell’eventualità di una riprogrammazione, da parte dei costruttori è emersa la necessità che si tenga conto dell’effettiva cantierabilità delle opere, privilegiando interventi che non necessitano di procedure autorizzative complesse, questo nel tentativo di non perdere risorse. Per la programmazione futura 2014 – 2020 risulta fondamentale superare le criticità emerse dall’esperienza passata e operare per la semplificazione degli iter burocratici.
Tra le proposte Ance De Bartolomeo ha segnalato quella di individuare risorse per la riqualificazione e l’ammodernamento delle aree industriali delle regioni del Mezzogiorno per attrarre nuovi investimenti dicendo di accogliere con entusiasmo le modifiche del ‘decreto del fare’ ma esprimendo serie perplessità sull’introduzione del Durt, il documento unico di regolarità tributaria, che può diventare un nuovo ostacolo burocratico.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here