Milano | Rigenerazione urbana

Mind prende forma, ecco i progetti del West Gate

Lendlease presenta le proposte per ridare vita all’area che nel 2015 ospitò Expo. Previsti residenze, uffici, negozi, hotel e un parcheggio multipiano e multifunzione. Il masterplan è di Mario Cucinella Architects. Creato il Common Ground, un percorso verde che attraverserà tutta l’area. Chiamati a progettare numerosi architetti italiani e stranieri.

Nei giorni scorsi Lendlease, il gruppo internazionale di real estate e rigenerazione, ha presentato alla stampa il progetto del West Gate, il nuovo quartiere all’interno di Mind, il Milano Innovation District, vale a dire l’area che nel 2015 ospitò l’Esposizione Universale.

Con un’estensione di 300mila metri quadrati, West Gate è il sito in cui Lendlease sperimenterà soluzioni innovative per farne un distretto vocato all’innovazione, alla sostenibilità, alla circolarità, alla competitività e alla cultura.

La prima metà dell’area sarà in consegna a fine 2024 con i primi cinque lotti: residenze, hotel, uffici – con gli edifici Zenith e Horizon – il mobility hub (MoLo) e l’Innovation Hub.

A tenere insieme queste nuove funzioni sarà il Common Ground, un percorso verde che attraverserà tutta l’area per un’altezza di dieci metri.

Render di Mind secondo il masterplan di Mario Cucinella (credits, © Mario Cucinella Architects).
Il masterplan di Mind (credits, © Mario Cucinella Architects)

Il masterplan di Cucinella

Per quest’operazione la società australiana ha lavorato con gli architetti italiani e stranieri più ricercati del momento.

A Mario Cucinella Architects è stato affidato il compito di predisporre il masterplan. Con l’architetto bolognese hanno lavorato, oltre ad Andrea Rossi, sempre di MC A, Giuliana Bonifati di Land, Systematica, Arup e Mara Servetto di Migliore+Servetto Architects.

Lendlease ha affidato la progettazione di ogni singolo edificio a diversi studi di progettazione italiani e stranieri: a Paolo Brescia di OBR, ad Andrea D’Antrassi di MAD Architects, a Francesco Fresa di Piuarch, a Gianluca Peluffo di Peluffo & Partners e a Andrew Waugh di Waugh Thistleton Architects.

Il masterplan parte dalle peculiarità del sito: un’area fortemente infrastrutturata e connessa da trasformare per ospitare lavoro, residenze, verde e mobilità sostenibile.

Tutti gli spazi funzionali solo connessi dal Common Ground quale grande elemento centrale e trasversale, pedonale e aperto alla socialità di dieci metri di altezza (questa è, in altezza, la percezione umana dello spazio; nda). Dieci metri che tengono insieme tutti gli edifici, li attraversano e rendono omogenea e continua Mind. Su questo spazio poggiano gli edifici, con i loro diversi linguaggi architettonici.

Il Common ground sarà il vero cuore di Mind. Un ecosistema urbano fatti di hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione che qui trovano l’idea della città contemporanea.

Il parere del progettista | Mario Cucinella

Arch. Mario Cucinella | Fondatore Mario Cucinella Architects.

«Mind è la sintesi concreta di quale possa essere il vero ruolo dell’architettura per un territorio: creare comunità, favorendo relazioni fra le persone attraverso spazi comuni e pubblici che possano animare una città e che ne diventino il cuore pulsante. Mind sarà la città contemporanea dove trovare un nuovo rapporto tra costruito e natura; dove la struttura ecologica è la nostra città a dimensione umana. Una città innovativa in senso reale: non solo digitale, quindi, ma inclusiva, sostenibile, viva».

Il Common Ground

Il progetto è stato affidato a Land di Andreas Kipar e diventerà una sorta di parco urbano. In questo sistema integrato di spazio pubblico, il verde assume un nuovo ruolo. Il verde in Mind sarà un verde da vivere, da sperimentare, più rurale e meno ornamentale, da ricondurre al concetto di “habitat”, con un nuovo ruolo della natura in città.

Un’attenzione particolare è stata rivolta alla progettazione degli spazi pubblici attraverso la costruzione di luoghi che creino consapevolezza, incentivino la cultura e la sostenibilità.

Con le installazioni dedicate alle persone, progettate dallo studio Migliore + Servetto Architects, si è voluto favorire la costruzione di un’identità consapevole del luogo.

Il Common Ground di Mind (credits, © LAND).
La presenza del verde nel Common Ground (credits, © LAND).

La filosofia di Lendlease

I primi 150mila metri quadrati del West Gate, che ne misura il doppio, saranno consegnati nel 2024. Sorgerà sulla porzione del distretto prossima all’hub trasportistico: la linea metropolitana 1, l’Alta velocità ferroviaria e il Passante ferroviario milanese, il tutto a poca distanza dalla Fiera di Milano Rho.

Sarà un luogo di sperimentazione di soluzioni eco e digitali e risponderà ai più elevati standard di innovazione, tecnologica e di sostenibilità in linea con le certificazioni Leed Platinum, Well Gold e WiredScore Platinum.

West Gate sarà anche la sede di nuove aziende e di nuove sperimentazioni sul vivere la città: Eon, il colosso energetico internazionale che con Lendlease ha siglato una joint venture per dotare il quartiere dell’infrastruttura energetica all’avanguardia, avrà sede proprio qui.

Sul piano dell’innovazione e della tecnologia, gli edifici che Lendlease sta progettando si basano su un’infrastruttura digitale che combina intelligenza artificiale, robotica e tecniche di advanced analytics per garantire spazi flessibili all’insegna di sicurezza, comfort e benessere. Non sarà un’infrastruttura digitale visibile, ma inserita all’interno degli edifici, per far sì che l’innovazione possa assumere un carattere umano. West Gate verrà realizzato senza l’impiego di combustibili fossili e sarà alimentato al 100% da energia rinnovabile.

Dal punto di vista progettuale, la scelta di Lendlease si è tradotta nell’affidare a diversi studi la progettazione degli edifici.

Simone Santi | Mind Developement Director Lendlease

Simone Santi | Mind Developement Director Lendlease.

«Con il West Gate, Lendlease vuole realizzare nuova qualità urbana. L’obiettivo è dar vita a un progetto paragonabile per scala dimensionale a quello di molte città europee, un luogo dove daremo spazio ad aziende, case e hotel per studenti per ricercatori, startupper, imprenditori e professionisti. West Gate vuole essere un nuovo Rinascimento verde del vivere. Il progetto sarà un complesso articolato: oltre al Common Ground, ci saranno edifici di nuova generazione, funzioni miste e interconnesse come l’Innovation Hub e il Mobility Hub. Grazie al sostegno di investitori istituzionali come il fondo canadese Cppib e la collaborazione delle amministrazioni locali, siamo partiti con gli scavi e presto avrà inizio il cantiere».

Mind, secondo i programmi, dovrà essere completato entro il 2032, allorquando i minders, le persone che a diverso titolo vivranno, lavoreranno e studieranno a Mind, saranno oltre 60mila.

Panoramica sugli edifici

Gli edifici del West Gate rappresentano il nucleo iniziale di strutture distribuite lungo la passeggiata verde, principale via d’accesso a Mind e al Decumano, costituito da una grande piazza e un sistema di giardini e canali d’acqua. Qui sorgeranno edifici iconici progettati secondo i più moderni principi di sostenibilità, quali per esempio il legno e il DfMA, destinati a uffici, residenze e retail.

Zenith e Horizon

I due edifici-uffici, Zenith e Horizon, che valgono circa 50mila metri quadrati di superficie, sono palazzi gemelli ideati a quattro mani da Piuarch e dallo studio inglese Waugh Thistleton Architects, specializzato nella progettazione di edifici pluripiano in legno.

Dal punto di vista strutturale la progettazione è caratterizzata da un approccio innovativo e altamente digitale che utilizza il DfMA, il Design for Manifacture and Assembly, nato per standardizzare e realizzare off-site i singoli componenti costruttivi, contenendo tempi e costi di produzione.

Innovazione e sostenibilità passano anche dalla scelta del legno adatto per realizzare la struttura: particolarmente performante dal punto di vista dell’impatto ambientale in tutto il suo ciclo di vita, il legno è considerato il materiale carbon neutral per eccellenza. Con i suoi 13 piani fuori terra e 56 metri di altezza, Zenith sarà l’edificio in legno più alto d’Italia e uno dei più alti in Europa.

Il piano terra di Zenith, secondo la filosofia del Common Ground, si apre alla fruizione, ospitando, oltre alla lobby, funzioni diverse, aperte anche a chi non lavora nell’edificio, realizzando una continuità spaziale tra esterno e interno, tra pubblico e privato, generatrice di socialità, incontro e relazione.

L’edificio pluripiano Zenith e Horizon, progettato da Piuarch e da Waugh Thistleton Architects (credits, Piuarch).

MoLo 

Il Mobility Hub, MoLo, è invece un edificio mixed-use che in tremila metri quadrati di retail ospiterà laboratori, uffici e un parcheggio multipiano con 1.500 posti auto tra pubblici e privati. Progettato dal team formato dall’architetto Andrea Nonni, MAD architects, Open Project e Progeca, il nome sta per Mobility and Logistic hub.

Sarà una cerniera di connessione con le principali infrastrutture della mobilità sul lato verso il confine con il comune di Rho e un punto nevralgico per l’attrattività dovuta al mix funzionale al suo interno.

Il masterplan di Mind è stato impostato per incentivare e potenziare la mobilità sostenibile e leggera, con spazi a misura d’uomo al centro della progettazione e il MoLo diventa allo stesso tempo snodo e approdo, edificio pensato come primo varco che permette di accogliere le auto che devono raggiungere l’area, offrendo la maggior parte della sua superficie per la realizzazione di parcheggi.

Un’architettura-infrastruttura a servizio del sito: oltre al parcheggio, l’edificio ospita anche una centrale impiantistica che serve tutto il West Gate, un supermercato e al piano terra, nella parte sud, locali destinati a uffici, con i laboratori collocati all’ultimo piano.

MoLo, il Mobility Hub di MAD Architects (credits, MAD Architects).

Innovation Hub

L’Innovation Hub è invece il primo edificio che si vede arrivando in West Gate. Disegnato dagli architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi di OBR, è stato pensato come il manifesto di una rinnovata sensibilità ambientale e sociale carbon zero, riunendo attività educative, creative, culturali e di ricerca.

L’edificio è un sistema aperto, caratterizzato da un’architettura dialogica che, partendo dall’ascolto di chi la frequenterà, lavora sul tempo, prima ancora che sullo spazio, accettando i futuri cambiamenti e rispondendo ai mutevoli desideri dei suoi futuri abitanti. Spazio pubblico, accessibile e aperto, sempre vivo e vissuto all’insegna della sperimentazione e dell’inclusione.

L’Innovation Hub progettato da OBR (credits, OBR).

Le residenze 

Particolarità della proposta residenziale di Lendlease è la modalità, rarissima in Italia, del build-to-rent: costruire non per la vendita, ma per l’affitto.

Le residenze sono state progettate da Peluffo & Partners Architettura. Rifacendosi ai maestri dell’astrattismo comasco e ai più importanti sviluppi residenziali milanesi degli anni Cinquanta, i 400 appartamenti previsti sono interamente pensati per rispondere alle nuove esigenze del vivere: diverse aree e spazi comuni a disposizione degli utenti, luoghi d’incontro, aree verdi, un nuovo modo di vivere la casa che diventa sempre più luogo ibrido del fare.

Uno degli edifici residenziali progettati da Peluffo & Partners Architettura (credits, Peluffo & Partners).

Milano Innovation District

Mind, Milano Innovation District, è il distretto dell’innovazione nato dalla riconversione dell’area Expo2015, dove convergono le nuove frontiere della tecnologia e scienze della vita, ricerca, educazione e cultura per l’Italia e l’Europa.

Sviluppato in partnership pubblico-privato da Arexpo e Lendlease, il distretto si estende su una superficie totale di oltre un milione di metri quadrati, per un investimento totale di 4,5 miliardi. Per lo sviluppo privato dell’area, Lendlease ha una concessione di 99 anni: con Mind, Lendlease ambisce a dar vita a una città del futuro sostenibile, carbon neutral e inclusiva.

Lendlease

È un gruppo internazionale leader nel settore del real estate, in particolare nello sviluppo di aree urbane, quotato all’Australian Securities Exchange, con progetti in Australia, Asia, Europa e nelle Americhe. Ha sede a Sydney, in Australia e conta oltre ottomila dipendenti a livello mondiale. L’attività si riflette in tre segmenti di business: Development, Construction e Investment.

Lendlease ha una pipeline di sviluppo nel mondo del valore stimato in 81 miliardi di dollari Usa (al 31 dicembre 2021) e gestisce asset per un valore di 29 miliardi di dollari australiani (21 miliardi USD, sempre al 31 dicembre 2021).

In Italia, Lendlease è attiva a Milano in due dei maggiori progetti di rigenerazione urbana, di spessore internazionale: Mind e Milano Santa Giulia, quest’ultimo in partnership con Risanamento spa, uno dei più grandi interventi di riqualificazione urbana, un progetto terziario e residenziale.

di Pietro Mezzi

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