Convenzione Mit-Anci | Contributi per progetti

Mini-enti: fondi per infrastrutture, territorio e impianti

Il bando distribuirà 100 milioni di euro di risorse a favore dei piccoli comuni italiani per finanziare progetti relativi a infrastrutture. Finanziamenti anche per aree dismesse, messa in sicurezza di edifici e riqualificazione energetica. Il contributo è fino al 100% della spesa ammissibile.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale del 6 marzo 2015 recante «Approvazione della convenzione Mit-Anci disciplinante i criteri per l’accesso all’utilizzo delle risorse del programma Nuovi progetti di interventi». I piccoli comuni potranno finanziare progetti per il recupero di aree dismesse, la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, la messa in sicurezza di edifici, le fonti rinnovabili.Mini enti

L’assegnazione delle risorse avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, secondo appositi separati plafond regionali. L’istanza di finanziamento, firmata digitalmente dal sindaco o dal dirigente responsabile, dovrà essere inoltrata al Ministero esclusivamente per posta elettronica certificata.

Chi può far domanda. Possono presentare domanda di contributo finanziario i comuni che, sulla base dei dati anagrafici risultanti dal censimento della popolazione 2011, avevano una cittadinanza inferiore ai 5mila abitanti. Possono presentare domanda di contributo le unioni di comuni composte esclusivamente da comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti e i comuni risultanti da fusioni tra comuni ciascuno dei quali con popolazione inferiore a 5mila abitanti.
Nel caso di domande da parte di unioni, dovrà essere presentato contestualmente l’elenco dei comuni a quel momento associati. Nel caso di domande presentate da comuni istituiti a seguito di fusione, se il nuovo comune ha una popolazione pari o superiore a 5mila abitanti dovrà produrre contestualmente l’elenco dei comuni preesistenti alla fusione. I comuni possono partecipare anche avvalendosi dell’ausilio tecnico-organizzativo delle strutture delle unioni di comuni o della convenzione di cui sono parte.

Non possono partecipare. Non possono presentare istanza di contributo finanziario i comuni che non abbiano rispettato i vincoli di finanza pubblica ad essi attribuiti e i comuni beneficiari del finanziamento o dei rifinanziamenti previsti a favore delle richieste già presentate ai sensi dell’art. 18, comma 9, del dl 21 giugno 2013 n. 69.

Tipologie. Ogni soggetto interessato potrà presentare un solo progetto. Gli interventi oggetto delle richieste devono rientrare in almeno una delle tre tipologie previste dalla norma. Sono finanziabili:

  • progetti finalizzati alla qualificazione e manutenzione del territorio mediante recupero e riqualificazione di volumetrie esistenti e di aree dismesse
  • progetti finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico
  • progetti finalizzati alla riqualificazione e all’incremento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico
  • progetti per la realizzazione di impianti di produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili
  • progetti finalizzati alla messa in sicurezza degli edifici pubblici, con particolare riferimento alle strutture socio-assistenziali di proprietà comunale, agli edifici scolastici, alle strutture di maggiore fruizione pubblica.

Per quanto concerne le volumetrie esistenti, le aree dismesse, il patrimonio edilizio pubblico e gli edifici pubblici oggetto degli interventi, devono sempre essere di proprietà comunale o, in alternativa, il soggetto interessato dev’essere in possesso di titolo documentato per attuare le tipologie degli interventi previsti.

Contributi. Sono finanziabili progetti per investimenti da 100mila a 400mila euro. Nel caso di importo superiore, il soggetto interessato dovrà indicare la copertura economica della restante parte a proprie spese con risorse già disponibili e spendibili. Il contributo richiesto potrà coprire fino al 100% della spesa ammissibile.

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