Decreto produttività | Detassazione

Misure sperimentali per incrementare la produttività

Il presidente del consiglio ha firmato il decreto che regolarizza la detassazione per il 2013.

Via libera alla detassazione: firmato il decreto che regolarizza l’agevolazione che potrà essere applicata ai dipendenti con reddito fino a 40mila euro sulle somme legate alla produttività aziendale.

Il presidente del consiglio ha firmato il decreto che regolarizza la detassazione per il 2013. In particolare disciplina lo sconto fiscale da applicare sulle somme retributive legate alla produttività dell’azienda e la soglia di reddito per ottenere l’agevolazione è stata modificata passando da 30mila annui a 40mila, come richiesto dai sindacati.
Il decreto, come dettagliatamente sottolineato nel comunicato stampa diffuso al termine del consiglio dei ministri che lo ha reso attuabile, disciplina le misure sperimentali per l’incremento della produttività nel lavoro nel 2013 come da Legge di Stabilità.
La legge n. 228 del 24 dicembre 2012 ha infatti stanziato una somma ingente proveniente dalle risorse pubbliche: si tratta di 950 milioni di euro per il 2013 e 400 milioni destinati al 2014. Il decreto ha stabilito che le somme erogate a titolo di retribuzione di produttività sono soggette ad un’imposta del 10%.

Limiti di accesso. I beneficiari dell’agevolazione sono i lavoratori del settore privato che abbiano rapporto lavorativo subordinato e che quindi siano titolari di reddito da lavoro dipendente, che è il tipo di reddito che dà la possibilità di misurare il limite di accesso all’incentivo. Tale limite è definito in 40 mila euro come richiesto dalle parti sociali in occasione dell’accordo sulla produttività siglato con il Governo lo scorso 21 novembre (unica esclusa la Cigl).
In sostanza l’agevolazione fiscale consiste nella possibilità di applicare l’aliquota Irpef ridotta del 10% sulle voci variabili della retribuzione riferita agli incrementi di produttività ed efficienza lavorativa.
Sono esclusi i dipendenti di aziende private che hanno avuto nel 2012 un reddito superiore ai 40mila.
Ugo Ciacci

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