Infrastrutture | Finanziamenti

Mobilità sostenibile, arrivano 164 milioni per 81 Comuni

Finanziati da ministero dell’Ambiente e da enti locali, i 164 milioni di euro verranno destinati a pratiche virtuose negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, per decongestionare il traffico urbano e migliorare la qualità dell’aria.

164 milioni di euro, finanziati da ministero dell’Ambiente e da enti locali, verranno destinati alla mobilità sostenibile negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, in 81 città o raggruppamenti di comuni al di sopra dei 100.000 abitanti.

L’obiettivo è innescare pratiche virtuose di mobilità sostenibile per quegli spostamenti che sono ritenuti tra i principali responsabili del congestionamento del traffico urbano e del degrado della qualità dell’aria.

Gli interventi riguarderanno percorsi ciclabili e pedonali, servizi di mobilità condivisa (car/bike/scooter sharing), opere per l’integrazione modale (parcheggi, ciclostazioni), trasporto collettivo, mobility management, sistemi Its (per l’infomobilità), servizi di accompagnamento e moderazione del traffico.

Sergio Costa | Ministro dell’Ambiente

«Promuovendo e finanziando pratiche come l’uso della bicicletta, il bike sharing, il car pooling, la mobilità elettrica collettiva, l’introduzione di mobility manager nelle amministrazioni pubbliche e nelle aziende si punta a qualificare dal punto di vista ambientale la cultura della mobilità, a migliorare la qualità della vita e dell’aria nelle città e a ridurre le emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici. Crediamo che sia importante cambiare il modo di spostarci per cambiare il Paese».

Le richieste di finanziamento giunte al ministero dell’Ambiente sono state complessivamente 114 e i progetti sono stati poi vagliati da una Commissione di valutazione, che ha stilato la graduatoria in base ai punteggi attribuiti alle diverse caratteristiche delle iniziative. L’elenco completo degli enti locali coinvolti è consultabile qui.

Il provvedimento prosegue il percorso iniziato l’anno scorso, con i 500 milioni di euro stanziati per piste ciclabili, bike sharing e ciclovie extraurbane, come parte di un più ampio Piano generale della mobilità ciclistica del Paese. In particolare, 361 milioni sono stati destinati a 10 autostrade della bicicletta, che dovrebbero attraversare l’Italia da Nord a Sud.

Le cifre in ballo sono una scommessa sul nostro turismo a pedali che, secondo il primo rapporto sul tema presentato nel 2019 dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart) e Legambiente, vale 7,6 miliardi di euro e coinvolge l’8,4% dell’intero movimento turistico italiano.

Il rapporto indica che il valore della ciclabilità, in un Paese dove le infrastrutture per la bicicletta sono ancora a uno stato embrionale se non addirittura penalizzante, potrebbe arrivare a circa 12 miliardi di euro annui.

Molte di queste ciclovie sono già esistenti, per lo meno in parte, quello che manca è la visione d’insieme e la volontà di curare i percorsi, ad esempio rattoppando le buche sulle parti asfaltate e costruendo tunnel, ponti e zone in sicurezza là dove il percorso interseca pericolosamente la viabilità ordinaria.

di Benedetta Bianco

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