Pubblica amministrazione | Costruzioni

Scia: moduli unificati per la semplificazione in edilizia

Al posto degli ottomila moduli sino ad oggi in uso vigerà un solo modulo che, dove necessario, potrà essere adeguato alle specificità della normativa regionale. L’accordo «Italia semplice» si propone come alleanza istituzionale per riformare la pubblica amministrazione attraverso la condivisione di obiettivi da raggiungere nei vari livelli e organismi dello Stato.

Il Ministero per la Semplificazione e la pubblica amministrazione li ha adottati in forza dell’accordo «Italia semplice» siglato il 12 giugno tra Governo, regioni, enti locali: stiamo parlando dell’unico modello valido per tutto il territorio nazionale della segnalazione certificata di inizio attività (Scia).SciaOra, invece degli ottomila moduli sino ad oggi in uso, vi sarà un solo modulo che, dove necessario, potrà essere adeguato alle specificità della normativa regionale. Tra le novità vi è il fermo alla richiesta di documentazione di cui l’amministrazione è già in possesso: basterà quindi una semplice autocertificazione o l’indicazione degli elementi che consentano all’amministrazione di reperire la documentazione.

Le due versioni dei moduli unificati per la Scia e il conseguente permesso di costruire prevedono infatti tutta la casistica degli adempimenti connessi a questi due specifici obblighi su tutto il territorio nazionale. I prossimi atti saranno la verifica dell’effettiva diffusione del modulo e l’adozione degli altri moduli per l’ambiente, l’edilizia, l’avvio delle attività produttive, il proseguimento per la semplificazione delle procedure connesse alle attività edilizie. I modelli unificati puntano ad agevolare l’informatizzazione delle procedure e la trasparenza per i cittadini e per le imprese.

Pa digitaleL’accordo definito «Italia semplice» lancia un’alleanza istituzionale per riformare la pubblica amministrazione tramite la condivisione tra Governo e autonomie di obiettivi da raggiungere insieme nei vari livelli degli organismi dello Stato. Questa intesa prevede il ripensamento dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni territoriali e nazionali, la valorizzazione del capitale umano quale elemento vitale della capacità della pubblica amministrazione di dare risposte certe in tempi rapidi. Tra le priorità vi sono:

  • la mobilità intercompartimentale
  • la staffetta generazionale
  • pochi parametri e limiti alla spesa per il personale
  • l’adozione di un sistema di regole per il personale che coinvolga le società partecipate
  • la realizzazione di un mercato organico della dirigenza su base territoriale che implichi anche un intervento sulla disciplina dei segretari comunali e provinciali
  • il ripensamento del sistema di accesso e norme tendenzialmente uniformi per tutti i soggetti che compongono la pubblica amministrazione
  • la semplificazione per crescere, ridefinire e rendere semplici le procedure
  • la digitalizzazione come unica forma di dialogo fra pa, imprese e cittadini
  • l’open data e la trasparenza come elementi centrali dell’azione amministrativa.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here