Cdp | Edilizia scolastica

Mutui per la ristrutturazione dell’edilizia scolastica

Per la messa in sicurezza degli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e per lavori di adeguamento antisismico gli enti locali proprietari degli immobili hanno a disposizione un nuovo strumento che potrà favorire l'ottenimento di un co-finanziamento statale. La piattaforma per le domande è stata predisposta e avviata da Cdp.

Allo scopo di favorire interventi straordinari di messa in sicurezza e adeguamento antisismico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e allo scopo di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, due provvedimenti del governo riguardano la possibilità per gli enti locali di ottenere un co-finanziamento statale e attribuiscono agli enti locali maggiori poteri in tema di acquisti di beni e servizi di affidamento dei lavori a imprese specializzate.

Il ministro delle Infrastrutture con un comunicato ufficiale ha reso noto che gli enti locali che hanno in corso progetti per interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza e adeguamento antisismico dei locali adibiti a uso scolastico potranno presentare domande di co-finanziamento statale per la redazione dei progetti, co-finanziamento che avrà una dotazione di 90 milioni di euro in tre anni e potrà essere al massimo dell’80% per ogni progetto.

Le domande di ammissione a co-finanziamento potranno essere presentate tramite una piattaforma predisposta da Cdp fino alle ore 14 del 30 agosto.

Le istituzioni finaziarie europee a fianco del Miur per l’ammodernamento delle scuole italiane

Prosegue anche l’impegno delle istituzioni finanziarie europee e internazionali al fianco del Miur a favore della sicurezza e dell’ammodernamento delle scuole italiane.  Sono stati infatti siglati ieri a Roma alcuni accordi che mettono a disposizione importanti risorse per l’edilizia scolastica: 1.555 milioni in tutto stanziati dalla Banca europea per gli investimenti (BEI, per la quota di 1.255 milioni), dalla Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB, 300 milioni). Fondi che saranno utilizzati dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) a beneficio degli enti locali proprietari degli edifici scolastici.

I finanziamenti sono destinati a interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento alle norme antisismiche, efficientamento energetico e nuova costruzione di edifici scolastici.

Le risorse saranno erogate da Cdp a Comuni, Province e Città Metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni, sulla base di graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale triennale 2018-2020 per l’edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che coordina il piano e monitorerà l’utilizzo dei fondi.

Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato e, grazie a specifiche modalità di erogazione, i beneficiari finali potranno utilizzare le risorse senza impatto sul proprio patto di stabilità interno.

Il ricorso ai finanziamenti di Bei e Ceb permetterà allo Stato italiano un notevole risparmio nella spesa per interessi, grazie alle favorevoli condizioni della raccolta obbligazionaria delle due istituzioni internazionali (Bei: AAA/AAA/Aaa; Ceb: AAA/AA+/Aa1).

Nel complesso, con gli stanziamenti erogati oggi e negli scorsi anni dalle istituzioni finanziarie europee e internazionali, sarà possibile realizzare interventi su oltre 9mila edifici scolastici.

Il Piano per l’edilizia scolastica e la collaborazione economica fra gli attori in campo è possibile anche grazie ad avanzati sistemi informativi di mappatura completa degli edifici scolastici in tutta Italia e di monitoraggio degli interventi (accessibili in forma geo-referenziata e in modalità “open data”), che sono considerati un’eccellenza a livello europeo.

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