Invimit - Comune di Bari | Riqualificazione urbana

«Non + Fumo» ha vinto a Bari il concorso «Mani futura»

Il progetto vincitore Non + Fumo si è imposto per l'equilibrata attenzione sia agli aspetti urbanistici e di mobilità funzionali e di servizio al quartiere Libertà sia al rapporto dell'ex Manifattura Tabacchi con la città. Menzioni anche per altri tre progetti.

«Mani futura» è il concorso d’idee indetto da Invimit e Comune di Bari in previsione della riqualificazione dell’ex Manifattura dei Tabacchi.non + fumo

Il concorso poneva ai partecipanti l’obiettivo di realizzare una proposta progettuale per la riqualificazione dell’edificio storico al centro del quartiere Libertà di Bari, capace di connettere le due porzioni del complesso storico: la futura sede del Cnr e gli spazi gestiti dal Comune di Bari.

Il progetto vincitore è stato «Non + Fumo»: la giuria nella valutazione tecnica ha premiato in primo luogo la fattibilità del progetto rispetto agli obiettivi del bando, sia dal punto di vista urbanistico e di relazione con il quartiere sia di conservazione e di rifunzionalizzazione del contesto.non + fumo

Il progetto è del gruppo di progettazione guidato dall’arch. Giovanni Vincenti e composto da Studio tecnico Cnc sstp, Galantino associati studio srl di Milano, società d’ingegneria I&S, 3C+M architettura (Giuseppe Davide Cusatelli, Carolina Cusatelli, Riccardo Campanale, Alessandro Melcore).

Come ha sottolineato l’ing. Giacomo Scarascia Mugnozza (presidente della giuria) «il progetto vincitore è accattivante per la concretezza realizzativa e persegue con compiutezza l’obiettivo principale del concorso, ponendo equilibrata attenzione sia agli aspetti urbanistici e di mobilità che funzionali e di servizio per il quartiere di cui l’edificio è matrice fondamentale».non + fumo

Apprezzate dalla Giuria anche l’analisi urbanistica e il rapporto da instaurare con la città e con il quartiere Libertà, tanto attraverso un’approfondita proposta di riuso del complesso architettonico secondo le esigenze del Cnr, quanto mediante un dettagliato studio delle caratteristiche distributive degli spazi e delle necessarie misure di attualizzazione tecnologica nel pieno rispetto dei caratteri del complesso. Apprezzate anche le soluzioni tecnologiche impiantistiche e strutturali per l’approccio innovativo volto alla sostenibilità energetica, ambientale ed economica.

Tre progetti partecipanti al concorso sono stati menzionati e premiati con un riconoscimento economico.

«Sic et simpliciter» nella rispondenza positiva più generale agli obiettivi del concorso si contraddistingue sia per l’approccio integrato e multidisciplinare del concept sia per le soluzioni architettoniche verticali quale la Torre verde belvedere che orizzontali quali lo scavo abitato all’interno della corte del Cnr secondo una concezione integrata tra spazi pubblici e privati. Sono state ritenute significative anche le proposte relative agli interventi di restauro e di scelta dei materiali nell’ottica della sostenibilità.

Il progetto contraddistinto dal motto «Manifattura della scienza e della socialità» che, nel rispetto più centrale degli obiettivi del Concorso, ha prospettato apprezzate soluzioni spaziali, tecnologiche e funzionali sia delle aree del Cnr che dei servizi innovativi interni del complesso architettonico.

Il progetto contraddistinto dal motto «Libera l’oasi» è stato unanimemente condiviso oltre che per la completezza tecnica rispetto agli obiettivi del concorso anche per l’alta qualità delle suggestioni e delle modellazioni compositive degli spazi aperti pubblici, insieme all’analisi climatico-ambientale e all’originalità del contributo delle energie rinnovabili.

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