Real Estate | Residenziale

Non si ferma il trend positivo delle compravendite immobiliari, ma solo al Nord

A soffrire ancora della crisi del mattone è il Sud Italia dove i prezzi hanno perso lo 0,5% nei primi tre mesi dell’anno. Le citta capoluogo hanno mantenuto un trend positivo, soprattutto Firenze , Bologna e Venezia mentre Milano supera Roma con un valore medio di 3.256 euro al mq.
Carlo Giordano | Amministratore delegato Immobiliare.it

Carlo Giordano | Amministratore Delegato Immobiliare.it

«È vero che si respira un clima di ritrovata fiducia nei confronti del mattone, ma è anche vero che gli italiani sono diventati più esigenti e selettivi in fatto di casa. La ragione principale risiede nella motivazione più frequente che spinge all’acquisto: il mercato italiano di oggi è un mercato di sostituzione. Questo porta gli acquirenti a cercare immobili migliori di quelli che già possiedono, quindi con una classe energetica più alta, in una zona più appetibile e con caratteristiche che rispondano perfettamente ai loro bisogni. Tutte esigenze che faticano a trovare un riscontro nella maggior parte degli immobili disponibili sul mercato, datati ed energivori».

Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it sul mercato residenziale, relativo al primo trimestre 2018, a livello nazionale i valori sono scesi dello 0,2% e il Nord Italia è l’unica area del Paese dove il calo sembra essersi arrestato.

L’area del Sud Italia è quella che soffre maggiormente: qui i prezzi hanno perso lo 0,5% nei primi tre mesi dell’anno mentre resta più contenuto nel Centro, con valori in discesa dello 0,3%. Se a livello nazionale il prezzo medio per l’acquisto di un immobile residenziale, a marzo 2018, è stato pari a 1.895 euro/mq, questo valore sale a 2.275 euro/mq al Centro e a 1.918 euro/mq al Nord. Più bassi i prezzi al Sud, dove si spendono mediamente 1.583 euro/mq.

Le tabelle dell’Osservatorio sul mercato residenziale di Immobiliare.it, divise per area geografica e per dimensione dei centri urbani.

Crescono i prezzi nelle grandi città

La ripresa dei prezzi immobiliari prosegue nelle grandi città come già si era evidenziato negli ultimi mesi del 2017: i centri con oltre 250mila abitanti hanno visto infatti salire i valori delle abitazioni dello 0,3% in tre mesi; al contrario continua la discesa dei prezzi nei capoluoghi con meno di 250mila abitanti, dove in un trimestre si è perso lo 0,7%.
Le due diverse tendenze hanno ampliato la forbice dei prezzi medi rilevati in queste due realtà: nei grandi centri si spendono in media 2.547 euro/mq contro i 1.643 euro/mq delle città più piccole.

In salita Venezia, Firenze, Bologna

Il trend resta positivo per molti capoluoghi italiani, che hanno chiuso il primo trimestre con un aumento dei prezzi richiesti per le compravendite. Sono Venezia, Firenze e Bologna le tre città dove la risalita dei valori immobiliari è più evidente: nella Laguna i 2.861 euro al metro quadro sono frutto di un aumento trimestrale dell’1,7%; nel capoluogo toscano, che con i suoi 3.580 euro/mq rimane quello più caro in assoluto, i prezzi sono cresciuti dell’1,6%; a Bologna l’oscillazione ha registrato il +1,5% (con una richiesta media di 2.697 euro/mq).

Le variazioni dei prezzi richiesti nei 20 capoluoghi di regione per la tipologia immobiliare residenziale.

Oscillazioni dei prezzi in positivo sono Napoli (+0,3%), Trento (+0,6%), Aosta (+0,7%) e Trieste (+0,8%). Dall’altra parte, nei primi tre mesi del 2018 i valori sono scesi di oltre l’1% a Campobasso (-1,9%), Genova (-1,1%) e Torino (-1%). Più contenute le oscillazioni dei restanti capoluoghi di regione.

Milano ha superato Roma

Positivo anche l’andamento dei prezzi a Milano, dove a fronte di un aumento dello 0,6% in tre mesi, si è consolidato il sorpasso sui costi del mattone a Roma, città in cui si spendono in media 3.224 euro/mq (-0,2%) contro i 3.256 euro del capoluogo meneghino.

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