Disegno legge | Green economy

Novità per «l’appalto verde»

Una sintesi delle novità del disegno di legge approvato dal Senato ed ora in discussione alla Camera. Inserito l’obbligo per le stazioni appaltanti di indicare nel bando di gara il metodo di misurazione dei costi di ciclo di vita del progetto e dei criteri ambientali minimi.

Nel disegno di legge sulla green economy approvato al Senato ed ora posto all’esame della Camera in terza lettura, contenente alcune norme innovative riguardanti la disciplina degli appalti pubblici, in particolare sono compresi:
-obbligo per le stazioni appaltanti di indicare nel bando di gara del metodo di misurazione dei costi del ciclo di vita del progetto e dei criteri ambientali minimi che dovranno essere previsti anche nei bandi tipo dell’Anac;
-sconti sulle cauzioni e titoli preferenziali per gli appaltatori in possesso di qualificazioni ambientali;
-offerta economicamente più vantaggiosa da valutare in riferimento alla sostenibilità ambientale.
Palazzo_Montecitorio_Rom_2009Un primo intervento del provvedimento riguarda la disciplina delle garanzie a corredo dell’offerta nei contratti pubblici di cui sono modificati gli articoli 75 e 83 del Codice dei contratti pubblici. Potrà essere concessa la riduzione dell’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo agli operatori economici in possesso di specifiche qualificazioni ambientali. E’ previsto che il bando nel caso di previsione del criterio riguardante il ciclo di vita indichi il metodo che l’amministrazione aggiudicatrice utilizza per la valutazione dei costi relativi (inclusa la fase di smaltimento e recupero).
E’ stato deliberato che siano da considerarsi titolo preferenziale nella formulazione delle graduatorie (oltre alla registrazione al Sistema comunitario di ecogestione) anche il possesso di altre certificazioni in via alternativa, la certificazione ambientale, ai sensi della norma Uni En Iso 140001; la certificazione Iso 5001 relativa a un sistema di gestione razionale dell’energia; il possesso del marchio di qualità ecologica Ecolabel Ue ai sensi del regolamento Ce n.66/2010 per un proprio prodotto o servizio da parte delle organizzazioni pubbliche (oppure private).
Vi è anche l’introduzione nel Codice di contratti pubblici con il nuovo articolo 68bis  dei criteri ambientali minimi che dovranno essere inseriti nei bandi di gara per gli appalti pubblici di diverse forniture e servizi, nell’ambito delle categorie previste dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (Pan-gpp). Di particolare  rilievo è il fatto che siano integrati i criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa con il richiamo dei profili attinenti alle caratteristiche ambientali e al contenimento dei consumi energetici con la specifica che questi criteri debbono riferirsi anche la servizio e non solo al lavoro e al prodotto.

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