Drenaggio | Polo museale

Nuova Fondazione Prada: il sistema di drenaggio della pavimentazione esterna

Per la superficie di circa 5mila mq di pavimentazione esterna della Nuova Fondazione Prada di Milano sono stati impiegati corpi canali e caditoie scelti per le caratteristiche tecniche e per la linea estetica dal design essenziale e minimale in armonia visiva con il contesto architettonico circostante.

Un’ex distilleria del 1910 trasformata in uno dei punti di riferimento dell’offerta culturale di Milano: in largo Isarco, in zona Porta Romana, laddove un tempo si produceva il brandy ha trovato spazio la nuova sede della Fondazione Prada.
Un complesso architettonico di grande pregio, inaugurato recentemente, che si propone di ampliare il repertorio delle tipologie spaziali in cui l’arte può essere esposta e condivisa con il pubblico.

Fondazione Prada a Milano, cortile (© Sailko).
Fondazione Prada a Milano, cortile (© Sailko).

Il progetto, firmato dallo studio di architettura olandese Oma guidato da Rem Koolhaas, ha coinvolto un’area di 19mila metri quadrati e combina sette edifici preesistenti (magazzini, laboratori e silos) e tre nuove costruzioni: Museum, spazio espositivo per mostre temporanee; cinema, auditorium multimediale; torre, ancora in via di costruzione, che diventerà uno spazio espositivo permanente di nove piani per la collezione e le attività della Fondazione.

Le dimensioni della conservazione e dell’ideazione coesistono e si confrontano reciprocamente in un processo di continua interazione «quasi fossero frammenti destinati a non formare mai un’immagine unica e definita, in cui un elemento prevale sugli altri», spiega l’architetto Rem Koolhaas.

La caratteristica della nuova sede della Fondazione è così quella di avere ambienti diversi tra loro che coabitano: vecchio e nuovo, orizzontale e verticale, ampio e stretto, bianco e nero, aperto e chiuso che, come sottolinea Koolhaas, «stabiliscono la varietà di opposizioni che descrive la natura della nuova Fondazione. Introducendo numerose variabili spaziali, la complessità del progetto architettonico contribuisce allo sviluppo di una programmazione culturale aperta e in costante evoluzione, nella quale sia l’arte che l’architettura trarranno beneficio dalle loro reciproche sfide».

Fondazione Prada a Milano, cortile (© Sailko).
Fondazione Prada a Milano, cortile (© Sailko).

Il complesso, di forma rettangolare e con ingresso a est, è organizzato lungo due assi perpendicolari: l’uno, l’asse est-ovest, conduce alla Torre, l’altro, l’asse nord-sud, distribuisce i flussi tra gli edifici già esistenti e i nuovi involucri. I volumi storici dell’ex distilleria sono collocati lungo il perimetro del complesso, con ambienti stretti con pianta a cannocchiale sui lati nord e sud, mentre a ovest si trova un grande magazzino industriale che ospita una collezione di «veicoli d’artista».

Sul fronte est si affacciano altre costruzioni d’epoca e un edificio di quattro piani, la Haunted House, ricoperto di foglie d’oro. Le nuove costruzioni del Podium e del Cinema sono invece disposte trasversalmente rispetto al resto del complesso e sono separate da un’ampia piazza. Il Podium, collegato a sud e a nord agli stabili della vecchia fabbrica, si sviluppa su due livelli: quello inferiore, aperto e interamente vetrato, e il primo piano, più chiuso e con vista sulla Haunted House e sulla zona sud della città. Sull’altro lato della piazza il Podium si riflette nella parete a specchio del Cinema, parete che si aprendo consentendo al palco di spostarsi di 90 gradi e all’edificio di diventare teatro di manifestazioni all’aperto, sfruttando l’estensione della piazza.

Fondazione Prada

Per drenare la superficie di circa 5mila mq di pavimentazione esterna (realizzata in parte in porfido e in parte in blocchetti di legno di quercia, ricavati da vecchie traversine ferroviarie), sono stati impiegati circa 700 metri lineari di corpi canali e caditoie prodotti da Aco, scelti per le caratteristiche tecniche e per la linea estetica, dal design essenziale e minimale, in armonia visiva con il contesto architettonico circostante.

I canali di drenaggio di Aco, della serie Drain Multiline V200 0.0 e V200 basso spessore, sono due sistemi di drenaggio lineari in calcestruzzo polimerico, dalla larghezza di 200 mm, dalle elevate proprietà di resistenza meccanica, con profilo a V che migliorano le prestazioni di drenaggio e incrementano l’effetto autopulente.

La tenuta del corpo canale fino al bordo superiore del telaio, unitamente alla superficie liscia, aumenta la capacità drenante anche in caso di massimo carico, come per esempio in caso di forti piogge. La struttura laterale delle pareti di Aco Drain Multiline e la distribuzione bilanciata del materiale conferiscono al prodotto una portata e una stabilità complessiva superiore ad altri sistemi.

Fondazione Prada (3)

A completamento del sistema di drenaggio sono state utilizzate, come elementi superiori a vista, delle caditoie a fessura in acciaio inox, realizzate su misura per rispondere alle diverse esigenze tecniche legate alla struttura e alla composizione della pavimentazione della Fondazione Prada.

Per le parti curvilinee è stata utilizzata una tipologia di canale completamente realizzate in acciaio inox con il metodo della «calandra», con la parte a vista della stessa tipologia della caditoia a fessura, per seguire e delimitare i differenti tipi di pavimentazione delle parti curvilinee.

Per il trattamento delle acque di scarico dei punti di ristoro della Fondazione è stato utilizzato il separatore di grassi Aco Hydrojet estensione 3, realizzato in polietilene rinforzato e con connessione per smaltimento diretto e sistema autopulente idromeccanico automatizzato, il tutto senza alcuna emissione di odori.

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