Cdp – Bei - Fei | Strategy meeting 2017

Nuove risorse finanziarie Ue per pmi, eventi calamitosi e social economy

L’accordo firmato tra Bei e Fei con Cassa Depositi e Prestiti ha reso disponibili nuove risorse per il rilancio dell'economia italiana. Si tratta di 530 milioni per la ricostruzione post eventi calamitosi, 100 milioni a sostegno dell’imprenditoria sociale e nuovi strumenti finanziari per le pmi.

I tre accordi firmati in Lussemburgo tra Gruppo Banca Europea per gli Investimenti (Bei e Fei) e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) nel corso dello Strategy meeting annuale rendono disponibili nuove risorse finanziarie per l’economia italiana.

In particolare si tratta di:

  • 530 milioni a famiglie e imprese per i danni da eventi calamitosi
  • 100 milioni dalla piattaforma Social Impact Italia per i progetti di social economy
  • accordo quadro sull’estensione della partnership Cdp e Fei a sostegno delle pmi con strumenti innovativi

Ricostruzione post eventi calamitosi

Si tratta di un’operazione di finanziamento per un totale di 530 milioni di euro da Bei a Cdp, di cui è stata firmata la prima tranche da 230 milioni. I fondi saranno veicolati su un plafond complessivo da 1,5 miliardi di euro che Cdp ha attivato per sostenere la ricostruzione dei danni subiti da famiglie e imprese a seguito di 40 eventi calamitosi (alluvioni, frane) verificatisi negli ultimi quattro anni in 16 regioni italiane.

Il meccanismo di finanziamento è quello del credito d’imposta, giĂ  applicato con efficacia nel caso dei terremoti in Abruzzo, Emilia-Romagna e Italia centrale. Il Plafond ha un duplice vantaggio: da una parte rende immediatamente disponibili le risorse per il territorio; dall’altra permette allo Stato di diluire nel tempo l’onere della ricostruzione.

Come funziona il meccanismo del credito d’imposta

Il plafond di Cdp, parzialmente finanziato da Bei si basa sul meccanismo del credito d’imposta e ha un duplice vantaggio:

  1. rende immediatamente disponibili le risorse per famiglie e imprese dei territori colpiti dagli eventi calamitosi
  2. permette allo Stato di diluire nel tempo gli oneri della ricostruzione, avvantaggiandosi delle condizioni favorevoli in termini di tassi dell’intervento Bei.

La struttura dell’operazione prevede una serie di passaggi:

  • Bei finanzia la provvista che Cdp, in base a una convenzione giĂ  firmata con l’Associazione Bancaria Italiana (Abi), mette a disposizione delle banche che operano sul territorio;
  • famiglie e imprese si rivolgono agli organi preposti per far certificare il danno subito e il relativo ammontare; quindi, presentano allo sportello bancario il documento che concede il contributo con il relativo importo;
  • sulla base del risarcimento danni accertato viene riconosciuto un credito di imposta in capo al soggetto danneggiato (famiglie/imprese), ceduto alla banca per far fronte agli oneri di rimborso del finanziamento agevolato;
    la banca riceve da Cdp l’ammontare indicato e, in base agli stati di avanzamento dei lavori, liquida il pagamento dei danni accertati direttamente a professionisti e ditte incaricate della progettazione ed esecuzione delle opere;
  • la banca, sulla base del credito di imposta ricevuto in cessione dai danneggiati, viene poi rimborsata dallo Stato, in compensazione, per tutta la durata dei finanziamenti.

Social Economy

La collaborazione tra Fondo europeo per gli investimenti (Fei, Gruppo Bei) si rafforza con il lancio della nuova piattaforma Social Impact Italia, che potrĂ  contare su una dimensione complessiva di 100 milioni di euro co-finanziati da Fei e Cdp in parti uguali.

La piattaforma mira a sviluppare il mercato italiano della finanza inclusiva a sostegno dell’imprenditoria sociale: Social Impact Italia investirà nel comparto sociale sia finanziando direttamente intermediari finanziari specializzati (incluso il microcredito) sia indirettamente, sottoscrivendo quote di fondi di investimento attivi nel settore.

Nuovi prodotti finanziari a servizio delle pmi

L’accordo quadro firmato tra Bei e Cdp consolida e amplia la partnership tra le due istituzioni arricchendo la gamma di strumenti a disposizione delle pmi italiane ed europee.

Dal 2015, nell’ambito del «Piano Juncker», Cdp e Fei hanno attivato numerose iniziative congiunte in ambito equity, cartolarizzazioni, garanzie e più recentemente anche prodotti finanziari che utilizzano in maniera efficiente i Fondi Strutturali e che promuovono l’accesso al credito attraverso i canali di finanziamento alternativi e complementari a quelli tradizionali quali i fondi di debito.

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