Imu | Zone franche

Obiettivo convergenza e regioni in ritardo di sviluppo

L’obiettivo Convergenza 2007/2013 nella nuova programmazione va a sostituire l’ obiettivo 1 destinato alle regioni meno avanzate.

Esenti dall’imposta Imu gli immobili che si trovano in zone franche che ospitano macro e piccole imprese di nuova attività. Stabilite inoltre nuove zone franche ammissibili all’Obiettivo convergenza.

La legge 221/2012 nell’articolo 37 ha definito alcune agevolazioni a favore delle imprese che si stabiliscono per nuove attività in edifici situati in aree franche che ricadono nell’ Obiettivo convergenza per il 2007/2013.
Tale articolo riprende la legge n. 296 del 2006 in merito alle esenzioni dall’Ici: in particolare si trattava di esenzione valida dal 2008 al 2012 riguardante tutti gli immobili situati nelle zone franche e sedi di nuove piccole e medie attività economiche.

L’esenzione ha trovato applicazione nell’articolo 37 del decreto crescita, anche in materia di Imu pur essendo stata composta specificatamente per l’Ici. In particolare, la nuova normativa lascia ancora maggiore spazio alle agevolazioni prorogando il termine per godere dell’esenzione.
Il decreto crescita ha stabilito l’applicabilità per le zone franche (definite dalla delibera Cipe n. 14/2009) ed intende aggiungere nuove aree che si trovano nelle regioni ammissibili all’Obiettivo convergenza, come da articolo 5 della legge europea n. 1083/2006.

Tra le zone franche di nuova approvazione vi è la provincia di Carbonia- Iglesias con riguardo al programma di sviluppo del “Piano Sulcis”. Condizioni, limiti, modalità e termini di decorrenza e durata, come stabilito dal dl 178/2012 all’articolo 37, comma 4, verranno definite con decreto dal ministro dello Sviluppo economico insieme dal ministro dell’Economia e Finanze.

Stessa procedura è stata utilizzata anche per la zona franca della provincia de L’Aquila (istituita con delibera Cipe n. 39/2010) a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici. Per questa area il dl n. 1 del 24 gennaio 2012, convertito in legge 27 del marzo 2013 ha stabilito che l’esenzione Imu a favore delle pmi è valida anche per le imprese già costituite o che si attiveranno entro il 2014 e ha rimandato al ministero dello Sviluppo economico l’onere di determinare le condizioni, i tempi e i limiti dell’agevolazione.
Infine,  il dm del 26 giugno 2012 ha determinato le condizioni, i limiti e le modalità di applicazione per l’esenzione Imu per gli edifici (sedi di pmi) situati nella zona franca urbana di L’Aquila (zfu) in riferimento all’anno 2012.

Cos’è l’Obiettivo convergenza. Riguarda gli Stati membri e le regioni il cui Pil pro capite è inferiore al 75% della media comunitaria ed è volto ad accelerare l’avvicinamento degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, migliorando le condizioni per la crescita e l’occupazione.
In Italia le regioni ammissibili sono la Campania, la Puglia, la Calabria e la Sicilia, a cui si aggiunge la Basilicata ammessa a beneficiare di questo obiettivo a titolo transitorio. All’obiettivo Convergenza è destinato l’81,54% delle risorse complessive dei Fondi strutturali, ovvero 282.855 milioni di euro (dei quali 21.641 milioni destinati all’Italia).
L’obiettivo Convergenza 2007/2013 nella nuova programmazione va a sostituire l’ obiettivo 1 destinato alle regioni meno avanzate. In particolare, il nuovo obiettivo si pone le seguenti priorità: condizioni più propizie alla crescita e all’occupazione, favorendo investimenti nelle persone e nelle risorse fisiche, innovazione e sviluppo della società della conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell’ambiente, efficienza amministrativa.
Giovanna Ferraresi

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