Edilizia residenziale | Coloreto, Parma, Complesso Casamia

Obiettivo: qualità dell’abitare

L’obiettivo «qualità» è stato preponderante in sede progettuale: dalla scelta di un sistema costruttivo che garantisse un ottimo isolamento termico e acustico, ai più piccoli accorgimenti come il ricambio d’aria naturale e l’illuminazione in tutti i bagni principali o un impianto di raffrescamento in tutte le unità. Per garantire l’isolamento sia acustico sia termico delle singole abitazioni (sia verso l’esterno sia verso le altre limitrofe) si è scelto di adottare un sistema costruttivo in muratura portante realizzata con Lecablocco Bioclima.

A Coloreto il complesso Casamia è posto nella primissima periferia sud-est di Parma, zona agricola nella quale è possibile riconoscere tutti gli elementi tipici del paesaggio della pianura padana: i segni della centuriazione, le direttrici radiocentriche verso la città (sulle quali si insediano pievi e monasteri); il sistema storico della piantata, la varietà tipologica degli insediamenti rurali. In questo paesaggio, su di un asse che vede tutte queste caratteristiche (via Budellungo), una villa residenziale plurifamiliare, priva di valore storico-testimoniale, è stata demolita per dare vita a un nuovo intervento residenziale.

L’insediamento di nove unità abitative ha uno sviluppo planimetrico articolato con porticati, logge, terrazze e giardini affacciati a sud e coperture a due falde a diversi livelli.
L’insediamento di nove unità abitative ha uno sviluppo planimetrico articolato con porticati, logge, terrazze e giardini affacciati a sud e coperture a due falde a diversi livelli.

Il nuovo insediamento (9 unità abitative in linea, a 2 e 3 piani, con zona giorno al piano terra e zona notte ai piani superiori) vede uno sviluppo planimetrico articolato fatto di porticati, terrazze, logge, balconi e giardini tutti affacciati verso sud, coperture a due falde a diversi livelli. Quest’articolazione ha lo scopo di richiamare le tipologie costruttive del territorio e il conseguente, piacevole, risultato di una composizione volumetrica alleggerita e varia che caratterizza le unità abitative. Non solo: l’orientamento a sud dell’edificio, con l’esposizione degli spazi di filtro e delle superfici illuminanti principali, comporta un tangibile beneficio in termini di qualità della vita.

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Il sistema costruttivo. Tutti i muri, sia quelli perimetrali sia quelli interni, sono stati realizzati in muratura portante, anche in zona sismica, utilizzando blocchi multistrato in calcestruzzo di argilla espansa Leca tipo Lecablocco Bioclima Zero27p Portante (spessore 38 cm) e con blocchi tipo Lecablocco Bioclima Sismico (spessore 38 cm. e 25 cm) e malta di posa di tipo >M10 per murature portanti in zone sismiche.

L’area preesistente tipica del paesaggio padano antecedente la demolizione.
L’area preesistente tipica del paesaggio padano antecedente la demolizione.

La scelta di questa tipologia di blocchi ha consentito di raggiungere, in soli 38 cm di spessore, una trasmittanza termica U di 0,27 W/m2K e un’inerzia termica che garantisce il massimo comfort climatico sia d’estate che d’inverno. Accorgimenti tecnologici, quindi, e un’oculata scelta dei materiali utilizzati, uniti a un’opportuna scelta tipologica, fanno del complesso Casamia un perfetto esempio di risparmio energetico: la combinazione di tutti questi elementi, infatti, ha permesso il raggiungimento della classe energetica A+.

Sbancamento e fondazioni.
Sbancamento e fondazioni.

La realizzazione delle strutture | Fondazioni. Sono a nastro del tipo continue, eseguite in sezione di scavo con calcestruzzo a resistenza certificata R’Bk 300 (C25/30) armate con acciaio FeB44K (B450C) nella quantità determinata dai calcoli strutturali e a seguito di una preventiva relazione geologica. I cordoli di fondazione e le travi rovesce sono state eseguite in opera con calcestruzzo a resistenza certificata R’Bk 300 (C25/30), spessore cm 30, 40, armati/ e mediante la posa di acciaio FeB44K (B450C) in opera debitamente ancorati alla fondazione mediante staffatura.

Particolare del getto.
Particolare del getto.

Il riempimento interno del sottomassetto è stato ottenuto mediante posa di un vespaio e cappa di completamento in calcestruzzo debolmente armato in modo da costituire una superficie uniforme atta a ricevere il battuto di sottopavimentazione e la guaina impermeabilizzante: – battuto di sottopavimentazione soprastante il vespaio, realizzato in calcestruzzo dosato a ql 3 di cemento 3,25 per mc d’impasto, spessore medio cm 10, armato mediante posa di rete elettrosaldata con diametro 6 mm e maglie 20×20; – guaina bituminosa allo stacco delle murature del piano seminterrato tipo «ruberoid», posata per un primo strato sul livello del battuto e un secondo dopo il primo corso di mattoni.

Casseratura dell’interrato.
Casseratura dell’interrato.

Muratura portante. I muri in elevazione perimetrale e interni sono stati eseguiti in muratura portante, anche in zona sismica, poi intonacata, realizzata con blocchi multistrato in calcestruzzo di argilla espansa Leca tipo Lecablocco Bioclima Zero27p Portante (spessore 38 cm) e con blocchi tipo Lecablocco Bioclima Sismico (spessore 38 cm e 25 cm).

L’interrato.
L’interrato.

Le pareti sono state posate con malta tipo >M10 per murature portanti in zone sismiche. Pareti in c.a. I muri in elevazione dei lati contro terra sono stati realizzati in calcestruzzo a resistenza certificata R’Bk300 (C25/30) armato in elevazione mediante la posa di acciaio FeB44K (B450C). La superficie interna ed esterna liscia fondo cassero non è stata intonacata. Solai. I solai di calpestio ai piani, calcolati per una portata utile di 545 kg/mq oltre al peso proprio, sono stati realizzati in struttura latero-cementizia del tipo a pannelli e/o travetti/pignatte, spessore cm 20, oltre a soletta collaborante con spessore di cm 5; il tutto ancorato alle strutture in elevazione mediante cordoli di radicamento in c.a. armati con ferro FeB44K (B450C).

Getto del massetto.
Getto del massetto.

Le opere in cemento armato verticali, orizzontali e inclinate quali travi in spessore di solaio, ribassate, rialzate, solette balconi, solette rampe scale, realizzate in calcestruzzo R’Bk300 (C25/30) in opera con casserature lignee e armatura in acciaio FeB44K (B450C). Isolamenti. La coibentazione al piano abitativo è stata ottenuta mediante l’esecuzione di una soletta alleggerita in cemento o polistirolo (polimix) con spessore e densità determinate sulla base dei calcoli derivanti dal dl 192/2005 e dl 311/2006. Sono stati posati pannelli coibenti ad alta densità predisposti per ospitare le tubazioni del riscaldamento a pavimento.

Impermeabilizzazione dei muri contro terra.
Impermeabilizzazione dei muri contro terra.

La copertura degli edifici è stata eseguita con il sistema del tipo «tetto ventilato », solaio di copertura con struttura portante principale e secondaria in legno lamellare ancorata alle murature con cordoli di cemento armato non a vista; sull’orditura secondaria è stato fissato il pacchetto composto da: assito in legno, barriera al vapore, pannelli coibenti in fibra di legno fissati tra i moraletti in abete, impermeabilizzazione, orditura in magatelli di legno perpendicolari alla linea di gronda a formare un’intercapedine ventilata di 4 cm, lastre sottocoppo in fibrocemento, manto finale di copertura.

Innalzamento delle pareti portanti.
Innalzamento delle pareti portanti.

Il manto di copertura è in coppi e per ridurre la trasmittanza acustica le murature divisorie fra le unità abitabili contigue sono state disposte in modo che interrompessero la falda del tetto. Pareti divisorie. La separazione tra le varie unità è stata ottenuta mediante muratura portante da cm 38, in blocchi multistrato in argilla espansa Leca (Lecablocco) posato con apposita malta di calce.

Casseratura del primo solaio.
Casseratura del primo solaio.

Le pareti di divisione interna sono state eseguite con blocchi di laterizio forati spessore cm 8, posati con malta cementizia comprensive di architravi in laterizio. Nella zona di contatto tra le pareti e il pavimento è stata predisposta una guaina isolante in polietilene espanso reticolato (Isolmant). Gli intonaci interni/ esterni, del tipo civile liscio a base di calce e cemento premiscelati, sono stati eseguiti a mano o a macchina mediante la posa di un primo strato di malta a media granulometria e un secondo strato di finitura a granulometria fine tirata a frattazzo.

Posa del primo solaio.
Posa del primo solaio.

Serramenti esterni. Tutte le chiusure esterne sono state scelte tenendo conto di tre aspetti: funzionalità, sicurezza ed estetica e le finestre sono state dotate di vetrocamera a basso emissivo. I portoni d’ingresso sono blindati e coibentati per esterni con serratura di sicurezza a tre punti di chiusura. I telai a vetri per finestre e porte-finestre sono in legno di «Hemlok» (spessore 70 mm) smaltato, con doppia guarnizione di tenuta in pvc composito, a una o due ante predisposte per ricevere i vetri mediante fermavetri, maniglie cromo-satinate, zanzariere. Gli scuri esterni sempre in legno di «Hemlok» mordenzate con apertura a una/due ante.

Carpenteria corpo scala.
Carpenteria corpo scala.

Finiture. La salubrità delle unità abitative è stata garantita anche dalla scelta dei materiali di tinteggiatura. Le facciate esterne e i marcapiani sono stati tinteggiati con colore chiaro ai silicati o «silossanica» della migliore qualità additivata da appositi prodotti fissativi data in opera sino alla completa copertura delle superfici intonacate. Le facciate laterali (unità 1 e 9) e i pilastri sono stati rivestiti con mattone faccia vista (di San Marco, prodotto «Terrae»). Le pareti e i soffitti di tutti i vani interni sono stati intonacati al civile con malta di calce premiscelata e tinteggiati con pittura traspirante bianca. Le autorimesse, le cantine e i locali di disimpegno sono stati tinteggiati a tempera bianca semilavabile. Tutte le pitture sono state date a più mani fino ad avere una copertura perfetta e uniforme.

Carpenteria dei cordoli di copertura.
Carpenteria dei cordoli di copertura.

Pavimentazioni. I pavimenti interni sono stati posati su sottofondi in battuto di cemento tirati a riga perfettamente livellati, previa formazione di caldana sottostante con materiale isolante. I battiscopa, legno o ceramica, sono stati posati con idoneo collante. La pavimentazione esterna di portici, logge, terrazzi, marciapiedi contro le case e aree esterne è stata realizzata in klinker speciale per esterni antigelivo e antisdrucciolo. Quella delle autorimesse, invece, con monocottura.

Posa del tetto in legno.
Posa del tetto in legno.

Impianti tecnologici. Per la climatizzazione estiva, invernale e per la produzione di Acs è stato scelto un impianto tecnologico meccanico di tipo autonomo che utilizza le ultime tecnologie per elevare l’efficienza energetica complessiva del sistema edificio/impianto: – pompa di calore aria/acqua a ciclo invertibile (Rotex Hpsu) – impianto solare termico (Rotex, modello Solaris) – sistema di riscaldamento a pavimento – impianto fotovoltaico. L’impianto di riscaldamento a pavimento nei bagni è stato integrato con un radiatore elettrico.

Particolare nodo trave-muratura.
Particolare nodo trave-muratura.

Canne di esalazione e fognature. Le cucine sono state dotate di canne di aspirazione fino al tetto in pvc con imbocco in acciaio inox e sono state munite di griglia di areazione nei sottofinestra. Le aspirazioni sono raccolte in comignoli prefabbricati di calcestruzzo realizzati in rame o con «tegola» per le singole ventilazioni. I condotti di fognatura interni alle unità, sia orizzontali sia verticali per le acque nere e grigie, sono di tipo «Geberit» con giunzioni meccaniche in altro materiale equivalente, con giunzioni saldate, e sono stati alloggiati in apposite cassette sporgenti protette con tavelle di laterizio.

Posa del pacchetto di copertura.
Posa del pacchetto di copertura.

I tratti orizzontali all’interrato sono stati appesi a soffitto e protetti da cassonetto in cartongesso o alloggiati nel sottopavimento in assenza di interrato. Le colonne di scarico dei bagni sono state costruite con tubi insonorizzati. Tutte le colonne di scarico sono ispezionabili mediante tappo a vite con guarnizione di tenuta, prima del raccordo con la fognatura principale. Le condutture esterne, separate per acque bianche e acque nere, sono state eseguite con tubazioni in pvc e rinfiancate in calcestruzzo con pozzetti d’ispezione prefabbricati in calcestruzzo con chiusini in ghisa e con griglia carrabile nella rete per le acque bianche. È stato anche installato un depuratore biologico a ossidazione totale il cui refluo si immette in un rio.

Ing. Matteo Calvani
Ing. Matteo Calvani

Chi ha fatto Cosa
Oggetto Demolizione e ricostruzione di fabbricato residenziale in zona agricola
Progetto architettonico e strutturale Doser spa
Progetto strutturale e direzione lavori Ing. Matteo Calvani
Progetto impianti Ing. Giuseppe Fontechiari
Impresa edile EffeBi Costruzioni srl
Lavorazione legno coperture Caem Group srl
Impianto elettrico Tm Impianti di Tasini Matteo
Impianto fotovoltaico Tm Impianti di Tasini Matteo
Impianto Termico-Sanitario Renato Monica srl

Chi ha fornito Cosa
Sistema costruttivo Laterlite spa
Serramenti Progetto Ed srl
Legno coperture Master Legno srl

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