Oice/Informatel | Gare pubbliche

Nel 2018 cresce il mercato dei servizi d’ingegneria e architettura

L’Osservatorio Oice/Informatel fornisce i dati di crescita del mercato dei servizi d'ingegneria e architettura al 31 dicembre 2018. L’anno appena passato si conferma positivo per i servizi, un po’ meno per la sola progettazione. Scicolone (Oice) auspica che piccole modifiche al Codice possano rilanciare il settore. Ad esempio, l’adeguamento dei compensi per le nuove attività come quelle legate al Bim.
Oice/Infromatel: dati aggiornati al 31 dicembre.

L’Osservatorio Oice-Informatel, aggiornato al 31 dicembre, ha confermato i dati di crescita del mercato dei servizi di ingegneria e architettura, valutando il 2018 un anno positivo nel valore e in leggerissima riduzione per il numero dei bandi dei servizi d’ingegneria e architettura.

5.890 gare per un importo complessivo di 1.250,2 milioni di euro che, confrontati con i dodici mesi del 2017, mostrano il calo del 2,5% nel numero (+19,6% sopra soglia) ma l’aumento del 4,6% nel valore (-2,6% sopra soglia).

Sono meno brillanti i dati della parte del mercato che riguarda la sola progettazione di opere pubbliche, dopo il boom del 2017: nei dodici mesi del 2018 le gare sono state 3.178, -10,4% sul 2017, per un importo complessivo di 617,3 milioni di euro, -27,9% sul 2017. Escludendo i maxi bandi Anas il valore dei dodici mesi sarebbe ad un più lusinghiero +9,6%.

I dati del mese di dicembre

Per quanto riguarda i bandi di progettazione, in dicembre sono state bandite 334 gare (132 sopra soglia), per un valore di 86,8 milioni di euro (76,0 sopra soglia), rispetto al precedente mese di novembre il numero sale del 65,3% e il valore del 101,7%; rispetto a dicembre 2017 si registra un aumento del 2,1% in numero ma un calo del 40,6% in valore. Da considerare anche in questo caso il confronto con i maxi accordi quadro Anas già citati.

Nel mese di dicembre sia il numero sia il valore delle gare per servizi di ingegneria e architettura sono aumentati: ne sono state rilevate 573 per un valore di 176,0 milioni di euro, +40,4% in numero e +112,6% in valore rispetto al precedente mese di novembre.

Rispetto al mese di dicembre 2017, -0,3% in numero e -5,3% in valore, calo modesto se si considerano i 35 maxi accordi quadro ANAS per complessivi 104,7 milioni di euro, pubblicati nel mese di dicembre 2017.

I Ribassi

Si mantengono su livelli molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate, in base ai dati raccolti fino a dicembre il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2016 è al 42,9%, per quelle indette nel 2017 il ribasso arriva al 40,1%. Le prime notizie sulle gare pubblicate nel 2018 attestano un ribasso del 41,0%.

Bandi in Gazzetta Ue

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 963 unità dei dodici mesi del 2017, alle 1.152 dei dodici mesi appena trascorsi, con un aumento del 19,6%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita più modesta, +10,6%.

Cresce nei dodici mesi del 2018 l’incidenza del nostro Paese continuando però ad attestarsi su un modesto 3,9%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 24,1%, Francia 24,0%, Polonia 13,1% e Svezia 4,3%.

Le gare miste e gli appalti integrati

Nei dodici mesi del 2018 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 9.358,8 milioni di euro, con 629 bandi.

Gli appalti integrati da soli sono 144 per 2.627,2 milioni di euro, nei dodici mesi del 2017 erano stati 108 per un valore di 1.277,5 milioni di euro, il valore dei servizi di ingegneria compreso nei bandi del 2018 è stimabile in 60,8 milioni di euro.

Gabriele Scicolone | Presidente Oice.

Gabriele Scicolone | Presidente Oice

«Il dato positivo del 2018 è la crescita del mercato dei servizi d’ingegneria e architettura, il dato negativo è rappresentato da un calo della parte del mercato che riguarda i servizi di sola progettazione, anche se va valutato l’impatto dei 59 maxi accordi quadro Anas dell’ultimo bimestre 2017, che hanno pesato per quasi 300 milioni sui conti dell’anno. Comunque è ormai assodato che si è usciti dalla deriva recessiva degli anni precedenti al codice dei contratti pubblici, nei 32 mesi successivi all’entrata in vigore del codice, rispetto ai 32 precedenti, il numero dei bandi è cresciuto del 67,3% e il loro valore del 222,7%. E’ proprio per questo che, dopo questo miglioramento del dato di mercato, siamo preoccupatissimi per il clima destabilizzante relativo alle modifiche del codice che entrano ed escono da provvedimenti all’esame del Parlamento. Temiamo che ciò possa avere ripercussioni sull’andamento della domanda. Auspichiamo che si arrivi presto a quelle piccole e urgenti modifiche necessarie al rilancio del settore. Ribadiamo la nostra contrarietà alla statalizzazione del mercato della progettazione operata con la Struttura di progettazione di cui alla legge di bilancio e al tentativo, già posto in essere con alcuni emendamenti al decreto semplificazioni, di ripristinare l’incentivo per la progettazione da parte delle pubbliche amministrazioni. Si pensi invece a trovare meccanismi per escludere legittimamente le offerte con ribassi eccessivi e si adeguino i compensi alle nuove attività come quelle legate al Bim o ai nuovi oneri derivanti dall’inserimento dei Cam nella progettazione. Il tutto per difendere quel principio di qualità e centralità del progetto e del progettista che riteniamo fondamentale per migliorare l’efficienza della spesa e assicurare criteri di sicurezza».

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