Oice –Legacoop | Dl Semplificazioni

Incentivo del 2% ai tecnici della pa: «antieconomico e antistorico»

Oice e Legacoop definiscono la proposta all’art. 5 del dl Semplificazioni che vorrebbe riportare l'incentivo del 2% ai progettisti della pubblica amministrazione: un pericoloso passo indietro sul fronte della qualità dei progetti, che rischia di ripristinare opache prassi del passato. Soprattutto ora che la digitalizzazione necessita di un alto livello qualitativo.
Oice e Legacoop sull’art. 5 del dl Semplificazioni.

Sulla proposta contenuta nell’emendamento di M5S e Lega all’art. 5 del disegno di legge Semplificazioni all’esame delle Commissioni prima e ottava del Senato, la presa di posizione dell’Oice e Legacoop: «no al ripristino dell’incentivo a progettare per i pubblici dipendenti; sì a incentivare i Rup sul rispetto dei tempi e dei costi dell’opera».

Oice e Legacoop si sono così espressi: «la proposta di ripristino dell’incentivo del 2% a favore dei tecnici delle pubbliche amministrazioni che progettano, costituisce un pericoloso passo indietro sul fronte della qualità dei progetti e rischia di ripristinare opache prassi del passato. É del tutto antieconomico, antistorico e contrario a ogni logica, soprattutto in una fase nella quale la digitalizzazione dei processi necessita di un livello qualitativo e tecnico professionale elevato, andare a incentivare uffici tecnici ai quali neanche si chiede di dimostrare requisiti di esperienza e di professionalità. Questa proposta della maggioranza – di cui chiediamo con forza il ritiro – abbinata alla disposizione della legge di bilancio che ha introdotto la Struttura di progettazione, rappresenta un evidente segnale del disfavore verso il mondo delle imprese e delle professioni che, in senso diametralmente opposto a quanto avviene in Europa e nel resto del mondo, penalizza chi ogni giorno, sul mercato, cerca di offrire la massima qualità progettuale investendo in ricerca e innovazione. Non abbiamo nulla contro i pubblici dipendenti che, invece, dovrebbero essere incentivati nella loro funzione di Rup e di gestione e controllo delle commesse, con incentivi legati al rispetto dei tempi e dei costi. Soltanto così si garantirebbe realmente l’efficacia della spesa pubblica e non con misure assistenziali slegate dalla realtà e da ogni logica di efficienza come quella che viene proposta».

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