Puliture

Omogeneità di tecniche e materiali utilizzati

Sono stati riportati alla luce gli affreschi presenti nel piano nobile di villa Imperiale di Terralba a Genova.
Affresco della sala amore e psiche durante pulitura volta.

Villa Imperiale di Terralba, eretta nella seconda metà del XV secolo, subì nel secolo successivo radicali trasformazioni a livello architettonico. A quest’epoca risale la gran parte dell’apparato decorativo interno ancor oggi visibile. Modifiche ulteriori, anche se di minore entità, si sono avute nei secoli successivi sino ad arrivare alle ultime risalenti ai primi anni del ‘900.

Gli interventi qui descritti riguardano le sale del piano nobile e più precisamente: la stanza del «Concilio degli Dei» (stanza 4.07), l’antiloggia (stanza 4.11), la loggia posteriore (stanza 4.12), il vano antistante la cappella (stanza 4.08), la cappella privata (stanza 4.09), la sala detta di «Amore e Psiche» (stanza 4.14). Tutte queste sale presentavano, a fronte di una omogeneità nelle tecniche e nei materiali impiegati, uno stato di conservazione assai differente. Per quanto riguarda la tecnica pittorica si trattava di pitture murali a calce e a tempera su base applicata ad affresco. Le decorazioni delle stanze 4.12, 4.09, 4.14 erano state scialbate e sono state riscoperte nel corso del restauro; nelle sale 4.09 4.14 sono state eliminate le ridipinture recuperando ampie porzioni delle pitture precedenti.

Stato di conservazione
Micro e macro distacchi dell’intonaco dal supporto murario erano presenti in tutti gli ambienti, ma nelle sale 4.07 e 4.14 erano evidenti diversi fenomeni di degrado dovuti a infiltrazioni d’acqua (esfoliazioni, disgregazioni, efflorescenze). In queste stesse sale, vi erano anche degradi legati a dissesti statici. Soluzioni di continuità negli intonaci erano visibili in più punti ed erano dovute a errate realizzazioni effettuate in passato di impianti elettrici e idrici e, anche se in misura minore, a modifiche della struttura e della distribuzione interna degli ambienti. Erano presenti sopra gli affreschi anche diversi strati di scialbi, alcuni dei quali erano anche ricarbonatati.

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