Def | Grandi opere

Opere incompiute? C’è il maxi-fondo!

A fine mese il Def verrà vagliato a Bruxelles. Tutti i decreti dovrebbero ottenere il nulla osta a giugno. Arriva lo sblocca incompiute, il fondo annuale per il finanziamento delle opere di rilevanza strategica a livello nazionale iniziate ma non ancora completate.

Il Documento di Economia e Finanza (Def) è stato inviato alle Camere secondo copione di legge e a inizio maggio sarà vagliato a Bruxelles. A fine aprile il Consiglio dei ministri dovvrebbe provvedere all’approvazione di un primo gruppo di decreti attuativi della Riforma Fiscale mentre gli altri decreti dovrebbero ottenere il nulla osta nei primi giorni di giugno.Boschi_Renzi

PROFILO BASSO
Il Governo si sta muovendo in un contesto internazionale favorevole e già quest’anno la diminuzione dei tassi d’interesse porterà ben 5 miliardi di minori interessi sul debito. Il Governo (già con le dichiarazioni del ministro Boschi) ha mantenuto un profilo basso sulle stime di crescite e sulle privatizzazioni. Se sulle stime di crescita si può accettare questo comportamento visto che all’Unione europea occorre giustificare il protrarsi del percorso verso il pareggio di bilancio, non si riesce a capire perché di privatizzazioni (e dismissioni) non si parla quasi più anche perché i proventi attesi dalle privatizzazioni scendono di 20 miliardi (da un importo pari al 2,8% del pil in 4 anni a 1,7%).

FLESSIBILITA’
Il Def ha delineato la strategia per l’anno in corso e per il prossimo confermando la linea scelta dal Governo: ovvero il rispetto delle regole UE ma cercando di usufruire della flessibilità che la Commissione Europea ha voluto concederci.
Si è parlato di tagli e il Governo intende imporre tagli per 10 miliardi di euro. Forse sono pochi 10 miliardi anche perché la clausola di salvaguardia per il prossimo anno prevede l’aumento di tasse per 16 miliardi di euro in assenza di interventi di copertura. Il presidente Renzi ha escluso tagli alla spesa sociale e alle pensioni (promette di aumentarle) e a questo punto parte dei risparmi dovrà arrivare dagli acquisti della Pubblica Amministrazione, facendo funzionare le cosiddette procedure centralizzate. Con molta probabilità verrà attuata una politica di riduzione delle agevolazioni fiscali, di aiuti alle imprese e alle famiglie (voci che comporterebbero un risparmio di 2,5-3 miliardi).

FINANZIAMENTI
Discorso imprese: qui i finanziamenti potrebbero non bastare neppure a copertura per l’anno in corso e confermare gli sgravi alle imprese che assumono anche nel 2016 potrebbe essere arduo anche se il Governo ha annunciato la volontà di non rinunciarvi. Un ulteriore aiuto nella ricerca dei fondi potrebbe arrivare dalla flessibilità dell’Unione Europea.

STOP A TASI E IMU: ARRIVA LA LOCAL TAX
Imu e Tasi verranno sostituite dalla Local Tax: nei piani del Governo c’è volontà di semplificare e a partire dal prossimo anno sulla casa vi sarà un solo tributo. Infatti la Local Tax assorbirà tutti i tributi comunali sugli immobili.

FONDO PER LE OPERE INCOMPIUTE
Ecco in arrivo lo sblocca incompiute: si tratta del fondo annuale per il finanziamento delle opere considerate di rilevanza strategica nazionale iniziate e non completate. La regia di questi interventi secondo il Def spetterà alla Presidenza del Consiglio (con il coordinamento dei dicasteri delle Infrastrutture e dell’Economia) e verranno individuati annualmente quegli investimenti prossimi al completamento che per problematiche di varia natura non sono fruibili dalla collettività ma il cui completamento risulta essere di rilevanza strategica e nazionale. Nel Def si prevedono incentivi per le amministrazioni che riescono a chiudere i cantieri nei tempi stabiliti e invece sanzioni per le amministrazioni che sono in ritardo nella consegna delle opere. In particolare, si tratta di 25 opere su cui il Governo ha posto la massima attenzione: un piano da 69,2 miliardi di cui 46,2 disponibili e 6,7 miliardi messi a disposizione da privati, un programma di ampio respiro che per essere completato richiederà nel prossimo triennio risorse per 3,4 miliardi.

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Tratto dell’autostrada Salerno Reggio Calabria

INTERVENTI PER STRADE
Venezia-Mestre A4
Le due pedemontane: la lombarda (4,1 miliardi) e la veneta (2,2 miliardi)
La tangenziale est di Milano (1,6 miliardi)
Completamento della Salerno-Reggio Calabria (2 miliardi)
Agrigento-Caltanisetta (1,5 miliardi)
La Grosseto-Siena
Il quadrilatero Umbria-Marche (2,1 miliardi)
La Olbia-Sassari (800 milioni)
La Statale Jonica (7,3 miliardi)

ALTA VELOCITA’ E VALICHI
Torino-Lione (2,6 miliardi)
Brennero (4,4 miliardi)
Terzo valico (6,2 miliardi)
Alta velocità Napoli-Bari (1,6 miliardi di risorse disponibili a fronte di 2,6 miliardi di costi)
Alta capacità Brescia-Verona
Ferrovia Messina-Catania-Palermo (739 milioni)

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Metro C di Roma nel tratto Piazza dei Mirti

METROPOLITANE E OPERE MINORI
La metro C di Roma (2,6 miliardi)
La linea Milano M4-Linate (1,8 miliardi)
La linea Monza e la linea Torino
La linea 6 di Napoli (1,4 miliardi il costo) e la linea 1 (2,4 miliardi)
La Circumetnea (880 milioni)
La metro di Bologna (363 milioni)
La tranvia di Firenze (259 milioni)

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Venezia | Il Mose Bocca di porto di Malamocco

GRANDI OPERE
Ritenuto centrale nella strategia del Decreto sblocca opere l’intervento per il Mose che alla fine dei lavori (2017) avrà un costo di 5,4 miliardi di cui 5,2 già stanziati per un fabbisogno nel triennio stimati in 221 milioni.

(a cura di Elisa Sabini)

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