Dissesto idrogeologico | Formazione

Ordini architetti Puglia: 120 professionisti per la protezione civile

Come più volte evidenziato dal presidente nazionale dell’Ance Paolo Buzzetti tra le priorità cui si deve porre mano vi è la messa in sicurezza del territorio nazionale, notevolmente compromesso dal dissesto idrogeologico. Dagli ordini degli architetti della Puglia, risposte positive sulla necessità di formare figure professionali competenti in attività di monitoraggio e di verifica della sicurezza degli edifici.

«Mettere in sicurezza il territorio italiano fortemente compromesso dal dissesto idrogeologico è la prima manovra economica che il nuovo Governo deve fare. Piccole e medie opere che metterebbero al riparo i cittadini e darebbero lavoro, occupazione e crescita. Carte alla mano possiamo dimostrare che i soldi per partire ci sono, le competenze pure e le procedure anche per varare subito un grande piano di manutenzione: il Paese non aspetta altro. Credo che l’Europa ci debba ascoltare, nessuno può ostacolare l’allentamento del patto di stabilità per mettere in sicurezza scuole, fiumi, edifici pubblici: ci sono 5 miliardi di euro degli enti locali bloccati dal patto di stabilità che con un po’ flessibilità a livello europeo si potrebbero utilizzare. Per non parlare del miliardo e mezzo di competenza dello Stato e mai speso» così il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti facendo presente che su queste tematiche l’associazione dei costruttori ha promosso insieme a Legambiente, architetti e geologi una grande alleanza e un progetto importante come #DissestoItalia, web inchiesta che ha già raggiunto 70mila visualizzazioni.

Architetti Puglia | Dissesto idrogeologico  e formazione
Architetti Puglia | Dissesto idrogeologico e formazione

Sempre in tema di dissesto del territorio e per rispondere alle emergenze e alle calamità naturali ci preme segnalare un’iniziativa della Federazione degli Ordini degli architetti della Puglia che ci viene illustrata da Massimo Crusi, al vertice della stessa federazione, dopo la conclusione, a Foggia, del primo corso per la formazione degli architetti ai fini della Protezione civile del territorio pugliese, che da oggi potrà giovarsi di 120 architetti, in prevalenza competenti in attività di monitoraggio e verifica della sicurezza degli edifici (ricordiamo che i corsi si sono tenuti a Lecce, Trani e Foggia).

Massimo Crusi | Presidente Federazione Ordini architetti Puglia
«È motivo di grande orgoglio aver potuto maturare, come Ordini pugliesi, un percorso formativo di tale impegno e rilevanza. Esperienza che, per la prima volta in Italia, è stata realizzata con il sostegno finanziario istituzionale, in questo caso quello della Regione Puglia. Da oggi gli architetti che hanno frequentano il corso, ricevendo regolare attestato dopo la verifica, sono a disposizione, gratuitamente, della Protezione civile. Il che significa che, in caso di calamità naturali dal forte impatto ambientale, la Puglia può fare riferimento a personale espressamente preparato per le attività di monitoraggio e verifica della sicurezza degli edifici. Tenuto da esperti, durato complessivamente 3 mesi, il Corso promosso con la collaborazione e il coinvolgimento di tutte le sedi territoriali degli ordini, rappresenta nella nostra regione una vera e propria novità, e un approdo lungamente e tenacemente perseguito».

Architetti Puglia | Dissesto idrogeologico  e formazione
Architetti Puglia | Dissesto idrogeologico e formazione

Gaetano Centra | Presidente  architetti Foggia, coordinatore regionale Protezione Civile
«Il 12 maggio 2010 fu stipulato un protocollo d’intesa tra gli ordini degli architetti e la Protezione Civile con il quale fu disciplinata l’attività formativa sul tema della gestione tecnica dell’emergenza e dell’agibilità post-sismica, permettendo agli ordini professionali riuniti in federazioni e consulte d’intraprendere l’organizzazione di percorsi formativi qualificati. Oltre al suo concreto significato di ciclo formativo qualificato, che ha innescato tra l’altro un proficuo ed efficace rapporto di collaborazione tra il sistema ordinistico degli architetti e gli organismi nazionali e regionali di Protezione Civile, è da evidenziare il forte segnale di un’esplicita volontà di sensibilizzazione alla consapevolezza del delicato equilibrio del territorio su cui viviamo. Formazione intesa come approccio alla pianificazione e preparazione alle emergenze nonché come prevenzione per arginare e limitare nuove situazioni di pericolo. Mi auguro che questo sia solo il primo atto di un percorso virtuoso al quale seguiranno ulteriori iniziative finalizzate anche a una proposta di una normativa che incentivi la demolizione di edifici di scarsa qualità costruttiva con la ricostruzione di nuovi edifici sicuri, realizzati con le ultimissime tecnologie antisismiche sperimentate e collaudate nel territorio dell’Aquila, con il riconoscimento di ragionevoli incrementi di cubatura. Per questo è necessario un grande lavoro di sensibilizzazione e una grande opera di coinvolgimento dei privati, sia proprietari delle abitazioni sia delle imprese».

Luca Limongelli | Regione Puglia, sirigente servizi Protezione Civile
«Spesso, quando accadono le catastrofi, il ritardo nella valutazione della stabilità degli edifici è una delle prime cause nell’allungamento dei tempi di ritorno alle condizioni di vita ordinaria. Ed è un ritardo dovuto anche alla scarsa presenza di tecnici, qui come nel resto d’Italia. Da adesso, la Protezione Civile regionale pugliese ha a disposizione una platea rilevantissima di professionalità e di tecnici adeguatamente formati, utili in caso di bisogno. Peraltro, a costo zero, perché è bene sottolineare che gli architetti partecipanti al corso di formazione forniranno la loro assistenza in forma di volontariato».

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