Punti di Vista | Nicoletta Viziano, presidente Giovani imprenditori Confindustria Liguria

Pacchetto casa: le misure dello «Sblocca Italia» bastano a rilanciare il Paese?

Nicoletta Viziano, al vertice dei Giovani imprenditori di Confindustria Liguria, focalizza l’attenzione sulla necessità di far ripartire il mercato immobiliare, ritenuto il barometro dell’economia del Paese, e di inserire un piano casa nelle più ampie strategie industriali.
Nicoletta Viziano, | Presidente Giovani imprenditori Confindustria Liguria
Nicoletta Viziano | Presidente Giovani imprenditori Confindustria Liguria

Nell’incertezza che avvolge lo «Sblocca Italia», fra annunci e smentite, con le norme ancora in riscrittura presso i vari ministeri, di una cosa siamo abbastanza sicuri: la grande rivoluzione, quella che avrebbe dovuto far ripartire l’economia del Paese, non ci sarà. Almeno per quel che riguarda il Pacchetto casa. Perché se le misure a costo zero, come le semplificazioni per le ristrutturazioni edilizie, ci saranno, quelle che necessitano di investimenti, come l’ecobonus e le deduzioni fiscali per l’acquisto di immobili da affittare a canone concordato, sono in bilico, e rischiano di finire nella Legge di stabilità. Peccato, perché poteva essere un’occasione per far ripartire il mercato immobiliare, che da sempre è il barometro dell’economia del Paese.

Non è solo Roma però che sottostima l’importanza di questo settore: anche gli enti locali, che soffrono come la capitale di una cronica penuria di risorse da investire, non sanno utilizzare al meglio l’intraprendenza del privato per valorizzare il patrimonio immobiliare.
In Liguria pesa ancora il ricordo delle operazioni di cartolarizzazione all’italiana: per sanare il buco della sanità, infatti, invece di mettere sul mercato le centinaia di immobili Asl, per ben due volte negli ultimi cinque anni la Regione Liguria li ha cartolarizzati trasferendone i titoli a una società del Ministero del Tesoro, Fintecna, e ad un’agenzia regionale per l’edilizia popolare, Arte. E quando queste hanno trovato difficoltà a rivendere sul mercato gli immobili, dato il momento di crisi nera del settore, è spuntata una proposta di legge regionale (poi fortunatamente non approvata) per dare una corsia preferenziale in tema di procedure e premessi di costruire per questi pacchetti di immobili.

In un periodo in cui l’edilizia è in grave crisi, con aziende che chiudono quotidianamente ed operai che perdono il lavoro, operazioni di questo genere fanno levare un grido di dolore, fanno capire che se l’Italia non cambia mentalità non potrà mai «sbloccarsi». Che è necessario fermare l’aggressione fiscale ad un settore che ha pagato uno scotto troppo pesante, con quasi 600mila posti di lavoro persi.
Oggi infatti i prezzi degli immobili hanno forse raggiunto il loro minimo, ma prima di rivedere la ripresa c’è ancora da attendere perché la tassazione continua ad aumentare e, fintanto che non sarà chiaro il trend dei valori immobiliari, ben pochi compreranno nel dubbio di ulteriore caduta dei prezzi.

L’edilizia è un volano per la ripresa, allora, non solo in termini settoriali o di indotto, ma anche perché la certezza del valore del proprio patrimonio è essenziale per ricostruire la fiducia delle famiglie, migliorare le aspettative future e quindi far riprendere i consumi. L’aumento di domanda interna è l’unica via per una stabile ripresa della produzione industriale. Ed è anche per questo che serve includere un piano casa nelle più ampie strategie industriali.
Speriamo che quando la coltre di incertezza sul pacchetto casa si dissolverà, si possa avere la certezza che il Governo abbia capito la rilevanza strategica dell’edilizia e del percorso per riattivarla: la ripresa del Paese «va costruita mattone per mattone!».

Nicoletta Viziano, presidente Giovani imprenditori Confindustria Liguria

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